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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Novembre 2008
 
   
  TRIESTE: SISSA - SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI AVANZATI 30 ANNI CON I GIOVANI PER LA SCIENZA IL SALUTO DEL DIRETTORE STEFANO FANTONI

 
   
  Trieste, 26 novembre 2008 - Sono già passati trenta velocissimi anni. Più di mille giovani, talentuosi, curiosi di sapere e di fare, con grandi aspettative e prospettive per il loro futuro, sono stati accompagnati ed educati alla ricerca e con la ricerca e poi lanciati nel mondo della scienza e della tecnologia. Sono stati i nostri migliori collaboratori, quelli che ci hanno dato le motivazioni per competere ai massimi livelli internazionali, per essere dinamici e innovativi nelle nostre strategie, per essere quello che siamo diventati. Alcuni di loro sono ritornati da noi come professori, altri, troppo pochi ahimè, si sono inseriti nel sistema universitario italiano, altri ancora ricoprono ruoli importanti in prestigiose università e istituti di ricerca internazionali. È ora di chiederci se abbiamo assolto al nostro compito di Scuola Superiore, se abbiamo dato il contributo che il sistema dell’alta formazione e della ricerca si aspettava da noi. Noi pensiamo di sì, corroborati in questa nostra convinzione dai numerosi attestati di stima e dalle più che positive valutazioni e riconoscimenti che ci sono stati dati e che ci vengono dati sia a livello nazionale sia internazionale. Noi crediamo che, in sintonia con le migliori pratiche dei sistemi universitari più avanzati in Europa e non solo, siamo riusciti a: individuare e valorizzare il talento e il merito; rispondere alle esigenze di ricerca e formazione di eccellenza; individuare, sperimentare e sviluppare progetti innovativi di ricerca e formazione; costruire modelli trasferibili a segmenti più ampi del nostro Paese. Le prestigiose carriere che i nostri ex studenti e i nostri ex postdoc stanno facendo è certamente il più bel regalo per il nostro trentesimo compleanno. Ci aspettiamo però qualcosa di più. Che la stagione delle riforme più volte annunciata possa veramente essere attuata e che porti a un vero riconoscimento del merito nel sistema universitario italiano, sia nelle procedure di reclutamento o di promozione del personale, sia nella distribuzione delle risorse. Che si affermi una strategia che premi la mobilità, l’internazionalizzazione, che favorisca la progettualità e piani pluriennali per la ricerca e la gestione universitaria. Ci aspettiamo insomma che ai nostri giovani talenti, la vera ricchezza del nostro Paese, vengano date le possibilità e gli stimoli per affermarsi nelle carriere dirigenziali. E che il flusso uscente dei cervelli sia controbilanciato da uno entrante. Ci aspettiamo inoltre che venga riconosciuto il ruolo della rete delle Scuole Superiori a Statuto Speciale nel sistema universitario italiano, così come sta avvenendo in Francia e in Germania e in altri paesi europei. Alle tre Scuole tradizionali, la Scuola Normale Superiore (Sns) di Pisa, la Sissa di Trieste e la Scuola Superiore Sant’anna di Pisa (Sssup) si sono recentemente aggiunte l’Istituto Universitario Superiore (Iuss) di Pavia, l’Imt di Lucca e il Sum di Firenze. Altre due sono in attesa di un eventuale riconoscimento di autonomia, la Scuola Superiore Universitaria di Catania e l’Istituto Superiore Universitario per la Formazione interdisciplinare (Isufi) di Lecce. Il tutto in un quadro che diversifica le aree di ricerca e i livelli di formazione. La Sissa, per esempio, la prima scuola a introdurre il dottorato in Italia, ha avuto e tuttora ha nel terzo livello formativo il suo punto di forza e coltiva alcune delle linee di ricerca di maggior importanza internazionale nell’area della fisica, della matematica e delle neuroscienze. È ben noto a tutti che lo sviluppo socio-economico del Paese non può prescindere dalla ricerca, l’anima del trasferimento tecnologico ad alto contenuto innovativo, e che quindi è imperativo rafforzare il comparto formazione e ricerca. D’altronde rafforzarlo significa anche renderlo più efficiente e capace di valorizzare le conoscenze che produce e il materiale umano che forma. » Il riconoscimento del ruolo di valorizzazione del talento, di individuazione dei livelli di qualità e di internazionalità, di sperimentazione nella formazione e ricerca, che le Scuole Superiori hanno, va certamente in questa direzione. Per parte nostra, nella nostra futura nuova sede, l’ex Ospedale Santorio, finalmente adeguata alle nostre prospettive, cercheremo di rafforzare, ove possibile, l’immagine e il ruolo della nostra istituzione, inserendola sempre più nel contesto internazionale che compete a una Scuola Superiore e al tempo stesso di integrarla nel sistema formativo nazionale secondo le linee strategiche e la missione che il Paese vorrà riconoscerci. Buon compleanno Sissa ! Stefano Fantoni Il direttore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati .  
   
 

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