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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Novembre 2008
 
   
  ECONOMIA FVG: SEGNALI DI CRISI DAL RAPPORTO TERZO

 
   
  Trimestre 2008 Trieste, 26 novembre 2008 - La crisi economica comincia a farsi sentire anche in Friuli Venezia Giulia ma la regione, rispetto al quadro nazionale, sta assorbendo meglio l´impatto. Sono queste, in sintesi, le conclusioni del "Rapporto previsionale dell´economia e del mercato del lavoro" relativo al terzo trimestre 2008, elaborato dalla società Greta per conto dell´Amministrazione regionale e dell´Agenzia del Lavoro e della Formazione professionale. Il rapporto, che è stato presentato ieri a Trieste dall´assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, stima una crescita del Prodotto interno regionale (Pil) nel 2008 pari allo 0,2 per cento, in linea con le altre regioni del Nord Est, e contro una crescita zero dell´Italia. L´economia dovrebbe rallentare ulteriormente nel 2009 (0,1 p. C. ), per poi riprendersi a partire dall´anno successivo, con una stima di crescita del Pil tra 1,1 e 1,4 per cento. Un dato positivo, che conferma i segnali di tenuta dell´economia regionale, riguarda le esportazioni nel primo semestre del 2008, rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente, che vedono il Friuli Venezia Giulia al secondo posto in Italia (dopo il Lazio), con un incremento del 10,2 per cento. Un dato molto migliore di quello relativo al primo trimestre dell´anno, che aveva visto una crescita del 5,5 per cento. Per quanto riguarda i consumi delle famiglie, gli economisti di Greta stimano in regione un rallentamento decisamente meno marcato rispetto al quadro nazionale, mentre si registra una fase di stasi negli investimenti, anche se la dinamica di fondo resta positiva. Il tasso di disoccupazione dovrebbe registrare in Friuli Venezia Giulia un incremento quest´anno e il prossimo, attestandosi tra il 3,3 e il 3,5 per cento, per poi stabilizzarsi nel 2010 e riprendere quindi a scendere. "Le previsioni - così conclude il Rapporto - depongono a favore di un rallentamento della crescita regionale, cui farà seguito una lenta fase di ripresa. Le prospettive di crescita, benché fortemente ridimensionate, sembrano tuttavia delineare un momento di debolezza, ma non un crollo strutturale". Per l´assessore regionale Rosolen, l´evolversi della crisi impone a chi ha responsabilità politiche un´attenzione particolare ai temi del lavoro e del welfare. Proprio domani l´assessore, assieme alla Regione Veneto, avrà un incontro con il sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli, al quale il Friuli Venezia Giulia chiederà un aumento da 7 a 10 milioni di euro degli stanziamenti per gli ammortizzatori sociali in deroga, previsti dalla Finanziaria nazionale. "Questo strumento - ha ricordato l´assessore - è stato già utilizzato in regione per quei lavoratori che non sono tutelati dagli ammortizzatori tradizionali, come nei settori degli spedizionieri e del legno. Con l´aumento delle risorse pensiamo di poter fornire risposte adeguate nel caso di un eventuale aggravamento della crisi". Altre misure in cantiere prevedono un´accelerazione dei bandi per ottenere le risorse del Fondo sociale europeo, per progetti di formazione e riqualificazione professionale e una conferma del ruolo dei Centri per l´impiego provinciali, a cui si aggiungeranno anche i privati accreditati. C´è poi la questione dei fabbisogni di extracomunitari da indicare al Governo entro novembre. Proprio domani in Giunta regionale sarà esaminata un´ipotesi che prevede praticamente un dimezzamento delle richieste, da 6-8 mila a 3 mila (di cui 700 stagionali). Nel formulare quest´ipotesi, ha sottolineato l´assessore, si è tenuto conto di cinque elementi principali: la crescita del numero di lavoratori neocomunitari; l´aumento dei ricongiungimenti familiari; la sempre più ampia presenza di extracomunitari nelle liste di cassa integrazione e mobilità (sono 1. 153, pari al 14,1 per cento del totale); l´accentuarsi dei fenomeni di crisi aziendale; l´aumento del ricorso delle imprese agli straordinari, che comporta un calo della domanda di lavoro temporaneo e flessibile. Di fronte a questa situazione, secondo l´assessore Rosolen, occorre dunque prima di tutto tutelare chi già lavora in regione, e garantire nello stesso tempo una risposta di fronte alle richieste di lavoratori stagionali e domestici. .  
   
 

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