Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Novembre 2008
 
   
  FEDERICO RIGHI NEL CENTENARIO DELLA NASCITA COLORI DI UNA VITA TRIESTE CIVICO MUSEO REVOLTELLA GALLERIA “CARLO SCARPA” - 25 NOVEMBRE 2008 – 1° FEBBRAIO 2009

 
   
  Trieste, 26 novembre 2008 - E’ stato inaugurata ieri alle ore 18 la mostra “Federico Righi nel centenario della nascita. Colori di una vita”, allestita fino al 1° febbraio al Civico Museo Revoltella di Trieste. La mostra, organizzata dal Comune di Trieste - Assessorato alla Cultura e Civico Museo Revoltella, nasce dall´intento di ricordare, nel centenario della sua nascita, un artista triestino originale e versatile, che è stato uno dei protagonisti del panorama triestino per un quarantennio, dall´immediato dopoguerra agli anni Ottanta, compiendo esperienze diverse, partecipando agli eventi espositivi più importanti, affermandosi nel vivace ambiente romano degli anni sessanta. Il centenario della nascita di Federico Righi ha fatto emergere, dopo anni di silenzio, il ricordo vivissimo ancora diffuso tra appassionati d’arte e collezionisti. Dopo la mostra dedicatagli dall’associazione culturale “Linea d’arte” in settembre, l’uscita dell’ampia biografia firmata da Viviana Novak (Editreg) costituisce un’occasione preziosa di approfondimento dell’avventurosa vita di questo grande personaggio. Il volume sarà presentato durante l’inaugurazione di questo pomeriggio dalla stessa Viviana Novak e dal giornalista e scrittore Pierluigi Sabatti. All’inaugurazione saranno presenti inoltre Massimo Greco, Assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Maria Masau Dan, Direttore del Museo Revoltella, Giuliano Righi, uno dei figli dell’artista, Sergio D’osmo e Dante Pisani che ricorderanno l’artista triestino, padre e amico, scomparso nel 1987. La mostra è curata da Maria Masau Dan insieme a Giuliano Righi, che ha messo a disposizione opere e documenti d’archivio, e da Susanna Gregorat, conservatore del Revoltella. La mostra intende riproporre uno sguardo - inevitabilmente parziale di fronte a una produzione enorme – sulla pittura di Righi e comprende una settantina di pezzi, tra cui olii, tecniche miste, disegni e grafiche provenienti dalle collezioni del Museo e di altri Enti (Soprintendenza ai Bsae, Università degli Studi di Trieste, Fondazione Crtrieste, Rai sede regionale del Fvg) e da molte collezioni private triestine, in cui sono stati trovati pezzi di grande qualità e spesso mai visti in altre mostre. La selezione effettuata copre un arco cronologico di quasi mezzo secolo, dagli anni trenta, con le prove giovanili, agli anni Ottanta, la fase estrema della sua attività. Non manca qualche curiosità, che testimonia l’abilità e la versatilità di Righi, di cui è ben nota l’attività di scenografo e decoratore navale, e la straordinaria disinvoltura con cui affrontava tecniche particolari e grandi formati: in mostra, accanto a quadri e disegni, ci sono anche un grande pannello decorativo già installato nel Motel Rosandra, prestato dall’Impresa Riccesi, e due coppie di porte da lui intagliate per la casa dell’amico Guido Botteri. Lo stile di Righi si distingue nettamente da quello degli artisti contemporanei, benchè anch’egli, come tanti, sia passato per le diverse sperimentazioni che caratterizzarono gli anni cinquanta e sia stato affascinato dalla rivoluzione di Picasso. Tuttavia la sua pittura approda a una cifra inconfondibile e moderna pur non allontanandosi mai dal realismo: dopo una prima fase di osservazione dello spazio e della natura, dagli anni sessanta concentra l’interesse sempre più sulla figura umana, trattandola però come un “tipo”, una maschera. Righi diventa allora un osservatore dei vizi e delle paure dell’uomo, sui quali esercita la sua pungente ironia ma esprime anche il suo idealismo e la sua vena narrativa. Il mondo magico da lui ricreato, pieno di figure simboliche, arlecchini, pescatori, pifferai e maliarde, è simile a un coloratissimo, chiassoso teatro, in cui ciascuno recita una parte, tra realtà e finzione. A conclusione della mostra è prevista la stampa di un catalogo, nel quale si vorrebbero inserire anche opere di privati non ancora trovate, che in quest’occasione potrebbero auspicabilmente riapparire, consentendo di ricostruire più puntualmente un percorso che fino ad ora nessuno ha studiato completamente. L’iniziativa si collega ad una parallela manifestazione promossa dal Comune di Cervignano del Friuli, che dal 19 dicembre al 6 gennaio 2008 presenterà nel Centro civico una mostra intitolata “Federico Righi nel centenario della nascita. Gli anni di Saciletto” in cui si ricostruirà l’attività svolta dall’artista triestino nell’ambito del Centro d’arte grafica creato negli anni Settanta nell’antica villa Braida, una suggestiva residenza della bassa friulana. .  
   
 

<<BACK