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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 26 Novembre 2008 |
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BOLZANO: IL COMITATO PROVINCIALE ALLE PARI OPPORTUNITÀ SULLA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE ALLE DONNE
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Bolzano, 26 novembre 2008 - Il Comitato Provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo, nelle persone della sua presidente e vicepresidente, Julia Unterberger e Alessandra Spada, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza maschile alle donne fà alcune riflessioni sulla fattispecie della violenza domestica. "Negli ultimi tempi sono aumentati in modo impressionante i casi di uomini che sterminano tutta la loro famiglia per poi uccidersi. Ma gli omicidi costituiscono solo la punta dell´iceberg di una serie di reati che vengono consumati all´interno delle mura domestiche. Dalle statistiche criminali si evince che per le donne la famiglia è il luogo più pericoloso, la maggioranza di tutti gli assassinii si verifica in ambito familiare. Se i moventi di tali reati possono assomigliarsi fra di loro - l´abbandono, la gelosia, i problemi finanziari o professionali -, appare incomprensibile come mai quasi solo gli uomini reagiscano a tali preoccupazioni con reazioni di violenza di questa intensità. Secondo le statistiche, fra il 90 e il 95 % dei casi, le vittime sono donne e i carnefici sono uomini. In tutto il mondo, la violenza domestica costituisce per le donne la più frequente causa di morte e di danni gravi alla salute - più del cancro, della malaria o dell´incidente stradale. Un quarto circa delle donne subisce nella vita adulta violenza in famiglia, mentre in fase di separazione il rischio di venir uccise aumenta di cinque volte. Si indaga sempre di più sulle cause della tendenza alla violenza dei maschi, e la maggior par-te degli esperti concorda che la responsabilità non è da attribuire agli scherzi del testosterone o alla natura maschile, ma al modello di virilità creato dalla società, che non tollera né debolezze né perdite di potere e di controllo. L’unica vera prevenzione di eventi di questo tipo – cioè delle cosiddette tragedie familiari – sta nell’analisi critica del modello di mascolinità e di femminilità, che dovrebbe avvenire già a partire dalla scuola. " . |
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