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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 26 Novembre 2008 |
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ILENIA, L’ULTIMO FEMMINICIDIO: LA VIOLENZA SULLE DONNE
IN TRENTINO NEL DOSSIER 2007 DEL CENTRO ANTIVIOLENZA
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Trento, 26 novembre 2008 – È con un doppio sentimento di rabbia che il Coordinamento Donne e il Centro antiviolenza di Trento hanno celebrato la Giornata internazionale del 25 novembre contro la violenza sulle donne: rabbia per l’ennesima vittima di femminicidio – la povera Ilenia Graziola, uccisa sabato scorso dal suo fidanzato in Via Zanella – e rabbia “per come i media definiscono questi delitti presentandoli ancora oggi come delitti passionali”. Dal 2001 al 2007 sono stati 12 i femminicidi perpetrati in Trentino, provincia dove il fenomeno della violenza sulle donne è rilevabile tanto quanto e come nel resto d’Italia. Lo dicono i numeri forniti stamane, nel corso di una conferenza stampa, dal Centro antiviolenza di Trento – costituito nel 2002 in partnership con la Provincia autonoma di Trento - che ha presentato l’annuale “dossier” sull’attività svolta nel corso del 2007. Numeri in aumento (nell’allegato i dati statistici riferiti al 2007), non tanto perché il fenomeno stia crescendo, quanto piuttosto perché maggiore è il numero delle segnalazioni e delle denunce: 167 (cento in più rispetto all’anno precedente) sono state le donne che si sono rivolte al Centro, alle quali si aggiungono 47 familiari e/o conoscenti e 157 operatori dei Servizi sociali o professionisti. Due sono le richieste che Delia Valenti, presidente del Coordinamento Donne di Trento, e Barbara Bastarelli, la responsabile del Centro antiviolenza, rivolgono alla nuova Giunta provinciale: una legge provinciale ed una Casa delle donne, una struttura alloggiativa ad indirizzo segreto per accogliere temporaneamente le donne che devono allontanarsi dalla situazione di violenza che stanno subendo. “Con la conclusione della Xiii legislatura – hanno dichiarato – va in sospensione un progetto, già in stato avanzato, iniziato con l’assessora Dalmaso (titolare nella scorsa legislatura delle politiche sociali), che ringraziamo per la sensibilità e l’attenzione che ha sempre dimostrato per tale problematica, venendo incontro a gran parte delle nostre richieste”. . |
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