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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Novembre 2008
 
   
  SEMINARIO A FIRENZE SU AGRICOLTURA, CAMBIAMENTI CLIMATICI ED ENERGIA «UNITE LE SOLUZIONI PER CRISI AMBIENTE ED ECONOMIA»

 
   
  Firenze - «L’ambiente sta pagando a caro prezzo lo sviluppo economico: scarsità d´acqua, perdita di suolo fertile, desertificazione e una crescente concentrazione di gas serra in atmosfera stanno provocando il più rapido cambiamento climatico mai avvenuto. Questa giornata di lavoro offre a tutti noi un´importante occasione per riflettere sulla relazione che esiste tra i cambiamenti globali in atto e le loro ripercussioni sull’ambiente e sull’impoverimento di intere popolazioni». Sono le parole dell´intervento con cui il presidente Claudio Martini ha aperto il seminario, a cura del Lamma, “Agricoltura, cambiamenti climatici ed energia: costruire un futuro sicuro”, tenutosi il 25 novembre presso l´Accademia dei Georgofili nell´occasione della Giornata mondiale dell´alimentazione indetta dall´Onu; obiettivo, valorizzare il ruolo del sistema scientifico toscano per contribuire alla trasformazione dell’agricoltura e dei modelli di sviluppo di fronte alla crisi alimentare mondiale nei paesi in via di sviluppo. «Il mutamento climatico è un problema che riguarda tutti, ma che colpisce ovviamente in modo diverso l´Europa e l´Africa. Per questo è necessario fermarsi a riflettere, e cercare le soluzioni per costruire un consapevole approccio ambientale come presupposto per un adeguato sviluppo economico. E´ questo il paradigma corretto rispetto al rischio che la crisi economica in corso ci faccia deviare verso un pericoloso arretramento culturale, teso a posporre la soluzione dei problemi ambientali rispetto alla soluzione dell´emergenza attuale». Martini ha poi sottolineato come l’iniziativa di stamani offra anche l’occasione per far conoscere quanto alcune istituzioni scientifiche toscane (Ibimet, Iao, Accademia dei Georgofili) stanno realizzando attraverso progetti di cooperazione internazionale, in particola re nel Niger (deserto del Sahel), per arrestare la desertificazione: da 25 anni è attivo un programma della cooperazione italiana grazie alla partecipazione attiva della popolazione locale, ed in particolare delle donne. La Regione Toscana dedica energia e risorse (oltre 16,2 milioni di euro) a molti progetti di partenariato internazionale, e opera, attraverso il sistema toscano della cooperazione (che comprende Enti, associazioni, Ong, fondazioni, semplici cittadini) per dare il proprio contributo allo sviluppo dei paesi che, più degli altri, soffrono le conseguenze di una ineguale distribuzione delle risorse e della ricchezza. Per la lotta alla desertificazione e dell’accesso all’acqua intesa come bene comune, il sistema della cooperazione toscana ha avviato una prima esperienza in Senegal e Burkina Faso, con l’obiettivo di valorizzare e rafforzare l’impegno dei soggetti toscani già attivi da anni in progetti volti al miglior amento dell’accesso alle risorse idriche. Sempre sul tema della lotta alla desertificazione, ma questa volta in Europa, la Regione ha aderito al Progetto Desertnet ¨Monitoraggio ed azioni di lotta alla desertificazione nella regione mediterranea europea¨. Anche la Toscana, infatti, ha sottolineato in conclusione il presidente Martini, è una delle regioni esposte a fenomeni di questo tipo. .  
   
 

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