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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Novembre 2008
 
   
  PIÙ QUOTE LATTE PER L´ITALIA

 
   
  “Vittoria storica per l’Italia: sulle quote latte chiudiamo una vicenda lunga 24 anni”. Con queste parole il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, ha commentato l’accordo sulla revisione della Politica agricola comune (Pac), siglato lo scorso 18 novembre a Bruxelles dal Consiglio dei Ministri Ue dell’Agricoltura, dopo 18 ore di negoziati. L’italia ha raggiunto gli obiettivi prefissati su tutte e quattro le tematiche al centro del negoziato: il futuro delle quote latte; la modulazione, ossia il trasferimento delle risorse dagli aiuti diretti allo Sviluppo Rurale; le misure di sostegno per problematiche settoriali o regionali (articolo 68), e il recupero dei fondi non utilizzati. Sul fronte del latte, l’Italia ha ottenuto un aumento della quota di produzione del 5%. L’accordo prevede anche una revisione del metodo di calcolo della materia grassa nel regime delle quote: ciò significa che per il nostro Paese è prevista la possibilità di un aumento produttivo ulteriore di circa l’1%. Nel complesso l’Italia potrà usufruire di un incremento di circa 620 mila tonnellate, per un valore di mercato annuo di circa 240 milioni di euro. Ciò consentirà agli allevatori di compensare ampiamente i quantitativi in esubero rispetto alla quota nazionale. Peraltro, l’Italia ha ottenuto un trattamento ad hoc: mentre per gli altri paesi Ue è previsto un aumento progressivo dell’1% l’anno, per cinque anni, il nostro Paese potrà invece attribuire ai produttori l’intero aumento già a partire dal 1° aprile 2009. Tale aumento consentirà alle nostre aziende di assorbire le eccedenze produttive evitando il pagamento del prelievo per le prossime campagne. Ma “non ci saranno sanatorie – ha precisato il Ministro – prima si procederà alla regolarizzazione e al pagamento delle multe, poi si passerà alla distribuzione delle quote agli splafonatori. Avere le quote per il futuro non può prescindere dalla regolarizzazione”. In una nota in calce all’accordo sulla revisione della Pac, l’Italia ha reso noto che le quote latte addizionali saranno assegnate in via prioritaria a quei produttori che sono stati responsabili del superamento della quota nazionale di latte. “Si tratta – ha dichiarato il Ministro - di riportare alla legalità coloro i quali, in virtù di un sistema iniquo, sono stati costretti a lavorare al di fuori della legalità". L’impegno del Ministro ha avuto riscontro anche per le altre voci rivisitate nel nuovo accordo. Per quanto concerne il trasferimento delle risorse dagli aiuti diretti allo Sviluppo rurale (modulazione), l´Italia ha sottolineato l’esigenza di non ridurre eccessivamente gli aiuti diretti destinati ai produttori in una fase di mercato contraddistinta da notevoli elementi di incertezza. L’italia ha inoltre chiesto e ottenuto una maggiore flessibilità per l’attivazione delle misure che consentono agli Stati membri di intervenire con misure specifiche in presenza di problemi settoriali o regionali (art. 68). In base al nuovo regime il nostro Paese avrà infatti la possibilità di incentivare la qualità, di sostenere determinati settori produttivi o alcune regioni, con una dotazione annua di circa 420 milioni di euro. Anche la richiesta di predisposizione di meccanismi che consentano di poter utilizzare i fondi del regime di pagamento unico assegnati ma non richiesti dagli aventi diritto ha avuto successo. Con la possibilità di utilizzare il 4% del massimale nazionale, l’Italia avrà quindi a disposizione circa 140 milioni di euro da poter usare quale sostegno specifico. .  
   
 

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