Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Novembre 2008
 
   
  GIORNATA MONDIALE AIDS, MINIMO STORICO DI CASI IN RESIDENTI LIGURI. I DATI DEL BOLLETTINO AIDS/HIV 2008

 
   
   Genova, 27 Novembre 2008 - Minimo storico per i casi di Aids in residenti liguri nel corso del 2007, 47, e tale tendenza sembra confermata anche nel 2008. Infatti al 31 ottobre i casi notificati sono 29. E´ questo uno dei dati più importanti che emerge in occasione del ventesimo anniversario della Giornata Mondiale Aids, prevista per il prossimo 1 dicembre, che avrà come tematica principale "accesso universale a prevenzione, trattamento, cura e supporto" entro il 2010. La Liguria nel campo specifico della lotta all´Hiv/aids è sempre stata all´avanguardia. Infatti, a fronte del recente D. M 31 marzo 2008 - Istituzione del Sistema di Sorveglianza delle nuove diagnosi di infezioni da Hiv- (G. U. 28/07/2008 N. 175) - la nostra Regione può vantare un sistema così concepito fin dal 2004, sistema che ha permesso di ricostruire il trend epidemiologico di questa infezione a partire dal 2001. L´insieme delle attività di sorveglianza svolte ha sempre avuto come obiettivo primario di sanità pubblica il controllo di Hiv/aids, per cui al momento conoscitivo ha sempre fatto seguito la fase degli interventi. Un altro spunto di riflessione deriva dai dati di sopravvivenza dei soggetti affetti da Aids; una maggiore sopravvivenza è, senza dubbio, in relazione con il migliore approccio terapeutico grazie alla disponibilità di farmaci di nuova generazione. Infatti, considerando come spartiacque il 1996, anno dell´introduzione dei farmaci inibitori della proteasi, si può osservare come degli 897 casi notificati dal 1997 fino al 30 ottobre 2008, i soggetti in vita siano oltre l´82. 5% (740/897). La distribuzione dei casi in base al sesso e all´anno di diagnosi evidenzia la maggior diffusione dell´Aids nella popolazione maschile rispetto a quella femminile; infatti, dagli anni ´80 ad oggi, circa il 73% dei casi ha interessato soggetti maschi. Stratificando per sesso e classi d´età, appare evidente come l´Aids, dal 1985 ad oggi, abbia interessato soprattutto i soggetti di età compresa tra i 20 e i 50 anni, evidenziando un picco di maggior incidenza soprattutto nella classe 30-39 anni, più elevato fra i maschi rispetto alle femmine. Sempre a proposito dei casi di Aids si può rilevare che: Le categorie di esposizione principalmente interessate a partire dalla seconda metà degli anni ´90 sono la "tossicodipendenza e. V. " e i "contatti sessuali" i casi segnalati che riconoscono come categoria d´esposizione "contatti sessuali" dal 2001 ad oggi sono sovrapponibili a quelli da "tossicodipendenza" (230 per entrambi) e a partire dal 2005 sono diventati la prima causa. Si può dunque affermare che vi è stato un cambiamento nell´epidemiologia dell´Hiv. Inoltre, così come già sottolineato, l´introduzione di terapie antiretrovirali efficaci nel ritardare l´evoluzione verso l´Aids e quindi nel ridurre in modo significativo l´incidenza dei casi di sindrome conclamata, rende questo tipo di sorveglianza insufficiente per monitorare l´andamento dell´infezione. Appare quindi evidente come l´istituzione del sistema di monitoraggio delle nuove diagnosi da Hiv da parte della Regione Liguria abbia costituito e continui a rappresentare un indispensabile ausilio per fornire, in modo tempestivo, informazioni più accurate sulla diffusione del virus, soprattutto nelle fasi più precoci, essendo noto come l´Aids rappresenti la fase finale, considerata la storia naturale dell´infezione provocata dall´Hiv. I dati relativi alle nuove diagnosi da Hiv si sono ottenuti grazie alla fattiva collaborazione di tutti i centri partecipanti che retrospettivamente hanno analizzato tutti i casi di pazienti seguiti a partire dal 2001. I dati, opportunamente elaborati ed analizzati, consentono di trarre alcune importanti indicazioni sulla circolazione dell´Hiv nella popolazione ligure dall´inizio degli anni 2000 ad oggi. In primo luogo si può affermare che in Liguria si presentano, presso i Centri clinici, mediamente 2-3 persone alla settimana a cui è stata diagnosticata per la prima volta una positività al test anti-Hiv. Le fasce d´età più interessate dal fenomeno delle nuove diagnosi risultano quelle 25-34 e 35-44 anni con percentuali, rispettivamente, del 27,9 e del 34,3, negli otto anni considerati; seguono poi le classi 45-54 anni (18,2%) e gli over 55 (11,3%). Inoltre il contagio da Hiv interessa sempre di più i soggetti di sesso femminile. Nel 2002, infatti, le nuove diagnosi riguardavano circa 1 donna ogni 4 uomini, mentre nel 2005 detto rapporto è diventato circa 1 a 2 e nel periodo 2006-ottobre 2008 i casi tra le donne siano nuovamente scesi intorno al 25%. Andando a considerare la categoria di esposizione, appare chiaramente che la trasmissione eterosessuale nelle donne è presente in circa il 78% delle nuove diagnosi e a queste deve essere aggiunto un 4% di donne che riferiscono di praticare la prostituzione. Il contagio per via sessuale è comunque diventato preponderante anche nei soggetti di sesso maschile costituendo circa il 77% del totale delle nuove diagnosi; di queste circa il 43% riconoscono contatti eterosessuali a cui bisogna aggiungere i soggetti omo/bisessuali che rappresentano un ulteriore 33%. Per quanto riguarda lo stadio clinico al momento della nuova diagnosi, infatti, se è positivo constatare come la maggior parte dei soggetti giunga per la prima volta all´osservazione dei Centri Clinici quando è ancora asintomatica, bisogna tuttavia evidenziare che, mediamente negli otto anni considerati, circa il 21% di questi casi si presenta in stadio clinico di Aids. Detto fenomeno non accenna a diminuire, anzi è costantemente presente negli ultimi anni, a dimostrare come spesso questi soggetti non abbiano la percezione di aver avuto dei comportamenti a rischio, soprattutto per le infezioni a trasmissione sessuale di cui l´Hiv fa parte. Ed è proprio relativamente a questa tematica che si stanno concentrando gli sforzi per raggiungere l´obiettivo che i soggetti che hanno avuto un comportamento a rischio effettuino il test di laboratorio per conoscere il più presto possibile la loro situazione nei confronti dell´infezione da Hiv. .  
   
 

<<BACK