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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Dicembre 2008
 
   
  IL GRUPPO TELECOM ITALIA ILLUSTRA ALLA COMUNITÀ FINANZIARIA GLI ORIENTAMENTI STRATEGICI E GLI OBIETTIVI PER IL TRIENNIO 2009-2011: RIGIDA DISCIPLINA FINANZIARIA PER IL RAFFORZAMENTO DELLA GENERAZIONE DI OPERATING FREE CASH FLOW CHE NEL TRIENNIO SARA’ PARI A CIRCA 22 MLD DI EURO GRANDE IMPEGNO SUL CONTROLLO DEI COSTI E DEGLI INVESTIMENTI IN PARTICOLARE NEL BUSINESS DOMESTICO: RIDUZIONE PER 2 MLD DI EURO NEL TRIENNIO GRAZIE A 7 PROGETTI DI TRASFORMAZIONE DELLA SOCIETA’

 
   
   Milano, 3 dicembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi ieri sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha approvato il piano industriale 2009-2011 del Gruppo. Oggi a Londra l’Amministratore Delegato di Telecom Italia Franco Bernabè e il Cfo Marco Patuano ne presentano alla comunità finanziaria e alla stampa le linee guida strategiche e gli obiettivi per il triennio 2009-2011. “L’obiettivo del piano - ha commentato Franco Bernabè nell’introdurre l’incontro - è di proseguire nel miglioramento della dinamica di ricavi e margini avviata nel corso del 2008 e riprendere un percorso selettivo di crescita caratterizzato da una severa disciplina finanziaria del Gruppo Telecom Italia. Avevamo annunciato con forza un ritorno ai fondamentali, con l’obiettivo della generazione di cassa, della riduzione del debito, della corretta dinamica di ricavi e margini coerenti con la nostra dimensione e con la nostra capacità operativa. Le condizioni dei mercati e dell’economia reale nel frattempo intervenute hanno mostrato come sia necessario essere ancora più incisivi nell’affrontare in modo prioritario la riduzione dell’indebitamento. Alla luce dei risultati, che nel frattempo hanno mostrato la frenata dell’erosione dei margini, siamo oggi in condizione di proseguire con un piano triennale che conferma la direzione di questi ultimi mesi. Continueremo quindi con più determinazione sul lato del controllo dei costi operativi e degli investimenti, con un perimetro di business coerente con le nostre attuali necessità, e con l’obiettivo di abbattere il debito intorno al 2,3 in rapporto all’Ebitda. Sul piano geografico lo sviluppo si concentrerà su Italia e Brasile, senza trascurare il mercato Tlc argentino, e sul piano industriale si focalizzerà sui nuovi servizi e funzionalità abilitate dalla banda larga fissa e mobile. Sul mercato domestico ci concentreremo su una nuova impostazione customer centric, modificando coerentemente la nostra macro organizzazione a partire da gennaio 2009. Continueremo a dare un forte impulso ai business innovativi, lavorando per lo sviluppo complessivo dell’ economia digitale. Al fine di meglio sostenere l’offerta di servizi convergenti, interverremo poi, già nel corso del 2009, sulla nostra architettura di brand nell’ottica di una sua forte razionalizzazione. Le attività non coerenti con queste priorità geografiche ed industriali saranno gestite in un’ottica di valorizzazione finalizzata alla dismissione, quando le condizioni di mercato lo consentiranno”. A) Mercato Domestico - Il primo obiettivo del Piano 2009-2011 sul mercato domestico è l’inversione del trend dei ricavi nel 2010 grazie alla crescita dei ricavi da servizi innovativi (Broadband e business adiacenti) che al 2011 rappresenteranno circa il 28% dei ricavi domestici totali. In particolare, il ritorno alla crescita sul domestico, si fonda su cinque punti : 1. La difesa della market share a valore grazie al nuovo approccio customer centric (consumer, business e Top Client) che sarà completamente operativo da gennaio 2009 con il varo della nuova organizzazione; 2. La chiusura del gap nella penetrazione nel broadband fisso rispetto alla media europea, sia aumentando la soddisfazione dei clienti grazie all’aumento della Qualità del Servizio, sia attraverso l’innovazione dell’offerta in termini di indirizzo di nuovi bisogni e di promozione di suite di servizi di Vas e Connettività per famiglie ed imprese; 3. Lo Sviluppo del broadband mobile difendendo il premio di mobilità, il posizionamento di Tim sui servizi Vas Interattivi ed indirizzando la forte crescita dei clienti broadband convergenti; 4. Lo sviluppo significativo nei business adiacenti (Iptv, Ict, Online Advertising, Digital Home, Service Exposure) per ampliare lo share of wallet sul cliente, la loyalty ; 5. La revisione dell’Architettura di marca del Gruppo per una più coerente percezione del nuovo assetto dell’offerta convergente e della citata impostazione customer centric. I target per l’anno 2009 del business Domestico prevedono: ricavi organici tra 22,7 e 22,8 miliardi di euro; Ebitda organico tra 9,9 e 10 miliardi di euro; investimenti industriali per circa 3,3 miliardi di euro. I ricavi organici sono previsti in leggera crescita (’0,2% medio annuo) per il periodo 2008-2011. E’ atteso il raggiungimento di un Ebitda margin organico di circa il 46% nel 2011 e gli investimenti rappresenteranno circa il 13,0 – 13,5% dei ricavi. B) Riduzione Costi ed Investimenti Parallelamente, il Piano individua 7 aree di intervento secondo un modello Lean Company , per l’aumento dell’efficienza che porteranno a una riduzione complessiva di costi ed investimenti , a livello di Gruppo, di circa 2 miliardi di euro nel 2011, con il conseguimento di oltre il 40% delle efficienze già nel corso del 2009: 3 programmi relativi alle infrastrutture: It, Network Operations, Building & Energy che riguardano interventi di semplificazione e razionalizzazione, con efficienze complessive per ca. 0,8 miliardi di euro di cash cost; 3 programmi relativi all’area commerciale: Sales & Distribution, Customer Operations e Delivery & Assurance che riguardano il re-engineering dei processi in logica customer centric, con efficienze complessive per ca. 0,9 miliardi di euro; • 1 programma di semplificazione organizzativa e razionalizzazione dei processi e delle funzioni di supporto, con efficienze per ca. 0,3 miliardi di euro. C) Brasile Il Brasile rappresenta un solido mercato emergente in cui Telecom Italia vuole rafforzare il proprio posizionamento facendo leva sulle potenzialità del mobile quale enabler dello sviluppo del broadband e sfruttando le opportunità della migrazione fisso-mobile. Le leve d’azione sul mercato brasiliano saranno: il focus sulla qualità del servizio; la leadership nell’innovazione; l’approccio customer centric; il tutto in un contesto di massimizzazione dell’efficienza dei costi. Continuerà la politica di investimenti sull’innovazione con l’obiettivo di far diventare il brand Tim punto di riferimento per i prodotti convergenti. Grazie a ciò Telecom Italia prevede oltre 2,5 milioni di clienti mobile broadband al 2011, con una market share sul segmento stimata intorno al 25%. Per quanto riguarda il fisso, il posizionamento pure mobile di Tim Brasil offre l’enorme opportunità di affrontare con particolare efficacia e senza rischi di cannibalizzazione, un mercato che attualmente vale 41 milioni di linee (45 milioni al 2011). Per il Brasile si evidenziano di seguito i target per il triennio 2009-2011, a parità di perimetro e cambi: Ricavi nel 2009 pari a circa 15,3 miliardi reais e in crescita circa dell’8% medio annuo nel periodo 2008-2011; Ebitda pari a circa 3,6 miliardi di reais nel 2009 con un margine del 27,5% nel 2011; Investimenti industriali pari a circa 2,8 miliardi di reais nel 2009, e pari al 13,5% dei ricavi al 2011. Argentina Telecom Italia ribadisce il proprio impegno in Telecom Argentina dove intende rafforzare la propria presenza attraverso l’esercizio della call option e il conseguente aumento della quota azionaria in Sofora. L’operazione avverrà con il supporto di un partner locale e non comporterà esborsi finanziari per Telecom Italia. D) Valorizzazione asset non core L’analisi del portafoglio di attività di Telecom Italia ha portato a identificare come non core alcune attività che non corrispondono ai razionali strategici e ai criteri dettati dalla disciplina finanziaria che guida il Piano Industriale. Si procederà pertanto a una valorizzazione del portafoglio con un contributo atteso sino a 3 miliardi di euro di flusso di cassa. Piano Triennale 2009-2011 Obiettivi di Gruppo al 2009 Gli obiettivi legati ai principali indicatori economici prevedono ricavi ed Ebitda margin organici stabili. Gli investimenti industriali per il 2009 saranno pari a ca. 4,8 miliardi di euro. Il rapporto Debito Netto/ebitda è previsto intorno a 2,9 a fine 2009. Obiettivi di Gruppo 2008-11 Gli obiettivi legati ai principali indicatori economici prevedono, a parità di perimetro, cambi, oneri e proventi non organici per il periodo 2008-2011: a) Un incremento medio annuo dei ricavi superiore al 2%; b) Ebitda margin al 2011 superiore al 39%. Gli investimenti industriali al 2011 rappresenteranno circa il 13,0%- 13,5% dei ricavi. A fronte di tali obiettivi il Gruppo prevede inoltre un rapporto Debito Netto/ebitda pari a circa 2,3 a fine 2011. .  
   
 

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