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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 10 Dicembre 2008 |
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INCONTRO GALAN-SACCONI A VENEZIA; PROMOSSI GLI IRCCSS VENETI
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Venezia, 10 dicembre 2008 - I 2 Istituti di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) del Veneto, quello oncologico a Padova (lo IOV) e quello neuroriabilitativo al San Camillo del Lido di Venezia costituiscono già un punto fermo nel panorama italiano e sono a pieno titolo inseriti nelle reti dell’eccellenza nazionale in materia di oncologia e neuroriabilitazione. E’ questo, in sintesi, l’esito delle “site visit” effettuate dagli esperti del Ministero della Salute presso le due strutture, presentato ieri a Venezia nel corso di un incontro tra il Presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan ed il Ministro del Welfare Maurizio Sacconi. Erano presenti, tra gli altri, l’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri, il Direttore del Dipartimento Innovazione del Ministero Giovanni Zotta, il Commissario Straordinario dello IOV di Padova Piercarlo Muzzio, il Direttore Generale dell’Irccs San Camillo Padre Carlo Vanzo e i Direttori Generali della Ulss e Aziende Ospedaliere interessate. “Questo – ha tenuto a sottolineare Galan – è il riconoscimento di una lunga battaglia, con momenti anche di forte contrasto con vari Ministri, perché le caratteristiche multicentriche dell’eccellenza sanitaria veneta ci portavano a ritenere che un Irccs nel Veneto non dovesse nascere secondo il modello nazionale con uno schema centralista, ma costituirsi come una rete. Oggi, con orgoglio, possiamo dire che i nostri due Irccs stanno proprio valorizzando la rete e sono un punto d’eccellenza che si diffonde sul territorio un po’ come un ‘Campus’, dove le conoscenze si integrano e circolano a disposizione di tutti”. “Lo IOV e il San Camillo – ha detto Sacconi – sono collocati in un contesto favorevole come la diffusa qualità della sanità veneta, che presenta una serie di reti, non solo queste ma, ad esempio, anche quella dei trapianti, che connettono il tessuto regionale e si integrano perfettamente nelle reti nazionali”. “Positivo – secondo il Ministro – anche il fatto che i due Irccs abbiano caratteristiche diverse: uno pubblico, come lo IOV, ed uno privato religioso come il San Camillo. Il pubblico infatti – ha aggiunto Sacconi – va sempre più inteso come regolatore tendente alla neutralità rispetto all’erogatore; il tutto avendo sempre come obbiettivo il meglio per la persona”. Galan non ha mancato di sollecitare il Ministro rispetto al futuro di alcune importanti strutture venete: “Ad un Ministro veneto – ha detto Galan – la miglior Regione sanitaria d’Italia non può sottacere il grandissimo impegno che si sta profondendo per razionalizzare e modernizzare la rete ospedaliera regionale: siamo impegnati sul nuovo ospedale di Tiene-Schio, su quello dell’Ovest Vicentino, sulla Bassa Padovana, ed ora anche sull’impresa più ambiziosa, che è quella del nuovo Polo ospedaliero di Padova. Tutte opere che puntano a realizzare alcune strutture per acuti di eccellenza, rafforzando poi l’aspetto territoriale dell’assistenza. Su questo – ha detto Galan a Sacconi – chiediamo di non lasciarci soli, con un impegno in cambio: sistemare l’anomalia della provincia di Verona, che in tema di razionalizzazione della rete ospedaliera è molto indietro”. “Il Patto per la Salute 2010, 2011, 2012 – ha detto Sacconi - sarà un banco di prova decisivo sia per l’applicazione del federalismo fiscale, sia per la realizzazione di un modello di concentrazione della risposta alle esigenze per acuti con conseguente diffusione sul territorio dell’assistenza primaria, della riabilitazione, dell’attenzione alle cronicità, della prevenzione. L’obbiettivo è una ripartizione che veda prevalere il territorio con il 54% delle risorse, con il 41% riservato all’area ospedaliera e il 5% alle prevenzione, ed il Veneto è già prossimo a questo modello ideale. Certo – ha concluso – di fronte a percorsi virtuosi non potremo non fare scelte prioritarie”. Sull’importanza dei due Irccs si è concentrato l’Assessore Sandri: “sono strutture fondamentali – ha detto – anche per il lavoro di lobby positiva che abbiamo avviato come Regione presso la Commissione Europea, dove godiamo di molta, meritata stima, essendo stati inseriti nel G6 delle Regioni sanitarie più evolute d’Europa con Catalogna, Fiandre, Scozia, Bassa Austria e North West England. Non dimentichiamo – ha aggiunto – che il Programma di Salute Europeo 2008-2013 è dotato di ben 5 miliardi di euro di finanziamenti, buona parte dei quali saranno dedicati proprio alle tecnologie e alla prevenzione”. Sandri ha anche chiesto a Sacconi “un interessamento per quanto riguarda il problema della carenza di personale nelle strutture sanitarie. Quando è entrato in vigore il Patto di Stabilità – ha detto l’Assessore – il Veneto, facendo le cose per bene, aveva già razionalizzato all’osso, ed ora ha necessità di poter assumere gli operatori indispensabili per garantire l’erogazione dei servizi ai massimi regimi anche temporali”. . |
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