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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Dicembre 2008
 
   
  I DIRITTI UMANI AL CENTRO DELLE RELAZIONI UE-CINA COMMERCIO LEGALE E ILLEGALE DEL MADE IN CHINA

 
   
   Bruxelles, 11 dicembre 2008 - La Cina è uno dei partner strategici dellŽUnione europea. Le loro relazioni economiche risalgono al 1975. Da allora numerosi accordi sono stati stipulati per rafforzare la loro collaborazione nel campo della protezione ambientale, della politica industriale, dellŽeducazione e della cultura. Dopo la recente visita del Dalai Lama al Parlamento e lŽattribuzione del premio Sacharov al dissidente cinese Hu Jia, la Cina ha manifestato fermamente la sua insoddisfazione facendo calare il gelo sulle relazioni con lŽEuropa. La Cina, un partner strategico? Certamente sì se si pensa che il volume degli scambi tra lŽUnione europea e la Cina si sia raddoppiato negli ultimi quattro anni. LŽeuropa esporta beni verso la Cina per un valore di 72 bilioni di euro. Poca cosa rispetto alle importazioni dalla Cina che ammontano a 231 bilioni di euro. EŽ evidente come la relazione commerciale tra i due paesi non sia proprio in equilibrio. Il deficit commerciale a favore della Cina ammonta, nel 2007, a 160 bilioni di euro e continuerà ad aumentare. La spiegazione di questo disequilibrio risiede nelle barriere e restrizioni che le norme europee impongono ai prodotti provenienti dal Paese del Sol Levante. Ogni anno si perdono almeno 21 billioni di euro di prodotti a causa della contraffazione e del non rispetto delle norme di sicurezza dettate dallŽOrganizzazione Mondiale del Commercio (Omc). LŽonorevole Gianluca Susta (Alde), che presenterà nella prossima sessione plenaria un rapporto sulle relazioni Ue-cina, ha fatto notare come ogni anno il 60% dei prodotti provenienti dalla Cina è confiscato dalle autorità doganali europee. Di conseguenza si pone la necessità di adottare un "piano di azione comune" per lottare contro il fenomeno della contraffazione made in Cina. Anche la deputata Corien Worthmann-kool (Ppe-de) sta preparando un rapporto sulle relazioni economiche e commerciali tra la Cina e lŽUnione europea, nel quale sottolinea lŽimportanza di un dialogo aperto con la Cina "basato sul rispetto reciproco e sullŽimpegno a condividere i valori della comunità internazionale e non sulla base di intimidazioni". Per lŽeurodeputato Dirk Sterckx (Alde), presidente della Delegazione per le relazioni con la Repubblica popolare cinese, la Cina e lŽEuropa non hanno scelta: dal loro partenariato commerciale dipendono lŽeconomia e lo sviluppo mondiale. "LŽeuropa però non farà concessioni sui diritti umani e le norme internazionali". Diritti umani, uguali per tutti? Risposta negativa se si parla del rispetto di questi fondamentali diritti in un paese quale la Cina. LŽaver nominato come vincitore del premio Sacharov il dissidente cinese Hu Jia é stato considerato dalla Cina come un affronto al punto da mettere in crisi le relazioni tra i due paesi. Stessa reazione hanno suscitato la visita del Dalai Lama al Parlamento europeo e lŽincontro di questŽultimo col presidente francese Nicolas Sarkozy. Addirittura, nel caso della Francia, le autorità cinesi hanno annullato la loro partecipazione al vertice Ue-cina tenutosi a Lione il primo dicembre scorso. LŽunione europea e la Cina sono impegnate attualmente in "25 dialoghi settoriali" che vanno dalle problematiche relative allŽambiente e allŽenergia, alla cooperazione scientifica e spaziale. LŽeuropa dunque, utilizzando le parole del Dalai Lama, "non dovrebbe abbandonare la Cina (. ) se sei un vero amico, devi evidenziare gli errori del tuo amico". .  
   
 

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