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Notiziario Marketpress di
Giovedì 11 Dicembre 2008 |
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GRUPPO BULGARI: RALLENTAMENTO DELLE VENDITE NEL TERZO TRIMESTRE 2008 FATTURATO: 256 MILIONI DI EURO (+2% A CAMBI COMPARABILI, INVARIATO A CAMBI CORRENTI) UTILE NETTO: 23 MILIONI DI EURO (-44%)
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Roma – Il Consiglio di Amministrazione di Bulgari S. P. A. Ha approvato 13 novembre il resoconto intermedio di gestione del Gruppo Bulgari al 30 settembre 2008, che evidenzia un fatturato di 256 milioni di Euro, in crescita del 2% a cambi comparabili (-0,5% a cambi correnti) rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. Nei primi nove mesi dell’anno il fatturato è cresciuto del 6% a cambi comparabili (+2% a cambi correnti), passando da 744 a 763 milioni di Euro. Tutte le variazioni sotto riportate sono espresse a cambi comparabili salvo diversa indicazione. Fatturato per categoria di prodotto Nel periodo luglio – settembre 2008 il segmento della gioielleria, core business dell´azienda, ha registrato ancora una volta un incremento delle vendite (+4% rispetto al terzo trimestre 2007) portando al 7% la crescita nei primi nove mesi dell’anno. Tale risultato è particolarmente apprezzabile se si considera che la base di confronto include due vendite eccezionali di alta gioielleria realizzate ad aprile e settembre 2007. Le vendite di orologi hanno registrato un calo del 6% nel trimestre e del 3% nei primi nove mesi. Tale performance è stata ancora parzialmente condizionata nel trimestre dalla difficoltà di reperimento di parti componenti che hanno limitato la capacità produttiva e da un rallentamento della domanda nel canale wholesale. Il fatturato della categoria accessori ha registrato un calo del 16% nel trimestre (da confrontarsi tuttavia con un +38% nell’analogo trimestre dell’anno precedente), che porta il tasso di variazione della categoria cumulato nei nove mesi al -2%. Tuttavia la performance dei negozi di proprietà in questa categoria ha registrato una forte crescita a doppia cifra sia nel trimestre sia nei primi nove mesi dell’anno. E’ continuata infine la forte crescita delle vendite dei profumi (+15% nel trimestre, +21% nei nove mesi). Fatturato per area geografica A seguito della crisi mondiale dei mercati finanziari, e dei suoi riflessi sulla domanda di beni e servizi, tutte le aree geografiche hanno registrato un generale rallentamento delle vendite. In particolare l’Europa ha registrato una crescita del 5% nel trimestre (Italia –5%) e del 6% nei nove mesi (Italia –8%) anche grazie al contributo positivo di quasi tutti i Paesi della regione. L’america ha registrato una riduzione dell’8% nel trimestre e del 6% nei nove mesi. Al netto delle vendite eccezionali di alta gioielleria realizzate nel negozio di Fifth Avenue a New York e già citate in precedenza, tuttavia, il mercato ha evidenziato una crescita vicina al 10% sia nel trimestre sia nei nove mesi. In Asia (+2% nel trimestre e +9% nei nove mesi) il Giappone ha mostrato una contrazione del 3% nel trimestre per effetto di minori vendite nel canale wholesale ed una crescita modesta delle vendite retail, mentre si conferma complessivamente in crescita (+2%) nei primi nove mesi dell’anno. Il resto dell’Asia, infine, si riconferma in una fase di crescita (+7% nel trimestre e +18% nei nove mesi). In particolare i negozi di proprietà hanno continuato a mostrare un tasso di crescita aggressivo a doppia cifra. Commento al Conto Economico Il margine di contribuzione è rimasto stabile nel trimestre a 167 milioni di Euro. In termini percentuali, tuttavia, l’incidenza sul fatturato ha raggiunto il 65,4% vs. 64,8% nel 2007. Nei nove mesi la crescita del margine di contribuzione è stata pari al 4%, passando da 478 a 498 milioni di Euro, con un’incidenza percentuale sul fatturato in forte aumento e pari al 65,4% (64,2% nei primi nove mesi del 2007). I costi operativi totali nel trimestre sono passati da 120 a 138 milioni di Euro (+16%) e da 368 a 418 milioni di Euro nei nove mesi (+14%). Analogamente a quanto già avvenuto nei primi due trimestri, anche nel terzo trimestre il confronto con l’anno precedente è fortemente influenzato dalle aperture di importanti negozi flagship avvenute nel quarto trimestre 2007 a cui va ricondotta buona parte degli aumenti nelle voci ammortamenti, altre spese generali (in particolare per quanto riguarda gli affitti) e personale. Le spese di promozione e pubblicità (+18% nel trimestre e +14% nei nove mesi) sono state influenzate, tra l’altro, dagli investimenti a supporto del lancio della nuova fragranza Jasmin Noir presentata a luglio al trade e alla stampa. Come largamente anticipato dalla società, tuttavia, nell’intero anno 2008 la crescita prevista per i costi operativi totali e per le spese di promozione e pubblicità si attesterà su un livello assai più contenuto grazie al fatto che solo nel quarto trimestre la base di confronto dei costi tornerà ad essere omogenea e grazie ai primi significativi effetti della politica di contenimento dei costi avviata già da qualche mese. L´utile operativo è stato pari a 29 milioni di Euro nel trimestre (-38% rispetto a 47 milioni di Euro dell´analogo trimestre 2007) e a 80 milioni di Euro nei primi nove mesi (-27% rispetto a 109 milioni di Euro registrati nei primi nove mesi del 2007) con un’incidenza percentuale sul fatturato del 10,5% (14,7% nei nove mesi del 2007). L´utile netto è risultato pari a 23 milioni di Euro rispetto a 41 milioni di Euro del terzo trimestre 2007 (-44%). Nei nove mesi l’utile netto è passato da 99 a 77 milioni di Euro, registrando un calo pari al 22% e attestandosi al 10,1% sul fatturato vs. 13,3% nei nove mesi dell’anno precedente. Commento allo Stato Patrimoniale L´indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30. 09. 2008 è pari a 331 milioni di Euro rispetto a 177 milioni di Euro al 30. 09. 2007 e a 141 milioni di Euro al 31. 12. 2007. L´incremento dell´indebitamento nei primi nove mesi, rispetto alla fine del 2007, risente della distribuzione di dividendi, avvenuta a maggio, per 96 milioni di Euro, della prosecuzione del piano di investimenti che, seppure in forte rallentamento, ha assorbito cassa per 70 milioni di Euro e di un incremento del magazzino per 146 milioni di Euro. All’incremento del magazzino hanno contribuito in parte fattori esogeni (recente svalutazione dell’Euro, aumento del prezzo dell’oro, recente rallentamento della domanda e incremento dei semilavorati nella categoria orologi determinato dai problemi di approvvigionamento di componenti già citati in precedenza) e, per una quota maggiore, fattori endogeni in linea con la strategia della società (incremento del numero e della superficie dei negozi di proprietà, il generale ampliamento e riposizionamento verso l’alto dell’offerta in tutte le categorie di prodotto e in particolare nella media-alta gioielleria). Al 30 settembre 2008 il numero complessivo dei negozi del Gruppo Bulgari era pari a 259, di cui 161 in proprietà. Francesco Trapani, Amministratore Delegato del Gruppo Bulgari, ha così commentato: "I risultati raggiunti da Bulgari nel terzo trimestre riflettono inevitabilmente la crisi economica in atto - e la ridotta propensione all’acquisto che ne è derivata - che ha colpito tutti i settori a livello mondiale e che ha continuato ad avere ripercussioni anche nel mese di ottobre. Il Gruppo, pur nell’ottica di un contenimento dei costi ancor più rigoroso con l’obiettivo di un ulteriore miglioramento dell’efficienza nel medio periodo, è fortemente determinato a confermare e difendere le strategie di lungo termine adottate finora per preservare ed accrescere la forza e l´attrattività del marchio, l’altissima qualità dei propri prodotti e il fondamentale presidio dei mercati chiave. In un contesto economico ancora turbolento e dall’evoluzione difficilmente prevedibile, ritengo quindi realistico aspettarsi per l’anno in corso un incremento dei ricavi inferiore a quanto finora previsto e, di conseguenza, una riduzione del profitto sia netto sia operativo rispetto all’esercizio precedente. Tale flessione sarà tuttavia di una percentuale inferiore a quella registrata durante i primi nove mesi. Vorrei inoltre sottolineare che, pur trattandosi in tutta evidenza di una crisi senza precedenti, il Gruppo, forte della sua solidità patrimoniale e della provata esperienza del suo management, ha già dimostrato in passato di saper gestire e affrontare con tempestività momenti molto difficili e sono pertanto fiducioso che il marchio Bulgari risulterà ancora una volta ben posizionato e vincente al momento della ripresa economica”. . |
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