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Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Dicembre 2008 |
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PIANO FORMAZIONE FORMATORI CONVEGNO A PERUGIA, “REGIONE IMPEGNATA IN CRESCITA QUALITITATIVA PER INNOVAZIONE UMBRIA”
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Perugia, 15 dicembre 20 08 – “La Regione Umbria si è posta l’obiettivo strategico di rendere l’attività formativa sempre più utile ed efficace per la società umbra, innalzandone la qualità e sostenendone l’innovazione ai fini dell’accrescimento della competitività del sistema Umbria”. Lo ha sottolineato il direttore regionale allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro Ciro Becchetti, l’ 11 dicembre aprendo il convegno promosso dalla Regione Umbria e dall’Agenzia Umbria Ricerche (“Aur”), “Verso un’offerta formativa di qualità”, in cui sono stati presentati i risultati dell’attività di valutazione e ricerca sul sistema di accreditamento della Regione Umbria. “L’accreditamento delle strutture formative finanziate con risorse pubbliche – ha detto Becchetti – non è inteso dalla Regione come un onere, in applicazione del decreto ministeriale in materia e dell’obbligatorietà prevista per accedere alle risorse del ‘Fondo Sociale Europeo’, ma come uno strumento per promuovere la qualità nelle sedi formative e nei soggetti che usufruiscono della formazione. Dopo la prima fase di sperimentazione, iniziata nel dicembre 2002 e conclusa nel 2004 – ha aggiunto – dal gennaio 2005 il sistema di accreditamento regionale è entrato a regime e nel 2007 il percorso per lo sviluppo di ulteriori livelli di qualità è proseguito, con la fase di mantenimento. Dagli iniziali 293 soggetti operanti nella formazione si è passati a 202 nel 205, fino ad arrivare agli attuali 130, cui si aggiungono 30 istituti scolastici e 66 centri che si occupano di consulenza”. “L’accreditamento – ha rilevato il direttore regionale – è un requisito necessario, ma non sufficiente per svolgere attività cofinanziate con fondi pubblici che vengono selezionate sulla base della qualità dei progetti. È uno strumento che va ulteriormente qualificato, affinché si possa incidere sempre più sia sulla formazione sia sullo sviluppo regionale”. “La qualità dell’offerta formativa e delle abilità e conoscenze – ha sottolineato, a sua volta, il presidente dell’Agenzia Umbria Ricerche, Claudio Carnieri – incide, in maniera rilevante, sia sul modello di sviluppo sia su quello sociale. La ricerca che oggi presentiamo sul sistema dei soggetti accreditati in Umbria contribuisce alla ‘lettura’ della realtà della regione e fornisce una base scientifica per innalzare i livelli di qualità e innovazione”. Dopo due indagini sul processo di accreditamento e l’impatto che ha prodotto nella gestione delle attività di formazione finanziate con fondi pubblici, dalle quali è emersa, tra l’altro, “la necessità di accompagnare il sistema con azioni di formazione e avviare progetti di confronto e diffusione delle ‘buone pratiche’, nel dicembre 2007 la Regione ha approvato il “Piano di formazione formatori”. “L’umbria – ha detto il dirigente del Servizio Istruzione della Regione Umbria, Mario Margasini – è stata la prima Regione in Italia ad attuare un Piano così impegnativo ed esteso, allo scopo di garantire la crescita qualitativa del sistema di accreditamento e non dare una mera risposta amministrativa. Il Piano ha previsto ben nove corsi finalizzati allo sviluppo di competenze degli operatori della formazione professionali e si è realizzato nei mesi di giugno, luglio, settembre, ottobre e novembre 2008, rappresentando un’opportunità per le strutture accreditate per adempiere al requisito ‘partecipazione ad almeno un’attività formativa di aggiornamento delle competenze professionali negli ultimi dodici mesi’, obbligatorio per il mantenimento dell’accreditamento. Nel complesso – ha proseguito – sono pervenute 1009 domande di iscrizione, con 813 persone ammesse a partecipare, mentre la frequenza ai corsi è scesa a 594. Partendo dalla valutazione dei punti di criticità, la Regione vuol promuovere un sistema più flessibile e ampio, in cui innalzamento degli standard di qualità e dei livelli di accomunamento del sistema formativo avvengano in partenariato, mettendo insieme il sistema delle ‘inteligenze’”. I risultati dell’“azione di sistema di ricerca, gestione e valutazione” che ha accompagnato il Piano di formazione formatori, affidato dalla Regione Umbria all’Agenzia Umbria Ricerche, sono stati illustrati dal direttore di “Aur”, Anna Ascani. “Sono stati quattro i temi analizzati – ha sintetizzato – la capacità di fare ‘rete’, fondamentale per partecipare ai bandi della Regione Umbria, la gestione delle risorse professionali, le credenziali del potenziale docente, e la valutazione del Piano di formazione formatori, con questionari tra partecipanti ai corsi e docenti. Sono emerse indicazioni importanti per la nuova programmazione regionale. In particolare, la conferma dell’importanza del ruolo svolto dalla Regione nel coordinare e promuovere l’innalzamento continuo della qualità dell’offerta formativa e della necessità di continuare in tale direzione al fine di creare ‘innovazione conoscitiva’ per la promozione di uno sviluppo economico, occupazione e sociale del territorio”. Nel corso del convegno sono stati consegnati attestati di partecipazione ai corsi del Piano di formazione formatori. . |
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