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Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Dicembre 2008 |
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BAROMETRO DELLA CRISI FINANZIARIA FORTE ALLARME PER IL CREDITO ALLE PICCOLE IMPRESE
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Milano, 15 dicembre 2008 - Molto preoccupante la riduzione di accesso al credito delle piccole imprese in questa fase di difficoltà. “Gli effetti della crisi finanziaria continuano infatti ad impattare molto negativamente sugli artigiani e sulle piccole e medie imprese associate”, dichiara Fausto Cacciatori, Presidente di Cna Lombardia. E’ ciò che emerge dallo studio che la Cna ha avviato dal mese scorso e che pubblica con cadenza quindicinale. L’indagine, che coinvolge tutte le strutture Provinciali e Regionali della Cna e il sistema dei Confidi, rileva le tendenze dei parametri legati alle operazioni di credito bancario. Rispetto alla rilevazione effettuata alla data del 15 settembre 2008, in coincidenza del fallimento della Lehman Brothers, si evidenzia un progressivo peggioramento della situazione. Infatti, l’indice sintetico, che misura le condizioni di acceso al credito attraverso le variazioni percentuali, è ulteriormente sceso da -29,0 del 31 ottobre a -40,1 al 15 novembre. Barometro Della Crisi al 15 novembre 2008 (base 15 settembre 2008) - I risultati confermano le preoccupazioni espresse dalle imprese che segnalano difficoltà ad ottenere credito ed inasprimento delle condizioni. Continuano, e in alcuni casi peggiorano, le tensioni nella gestione dei crediti in essere. Il tentativo delle banche di contenere il rischio, sottoponendo a revisione straordinaria gli affidamenti e anticipando i tempi di disimpegno delle situazioni di potenziale difficoltà, sta creando i problemi maggiori agli operatori economici. L’allarme è tanto fondato se si considera che molto del credito utilizzato dalle imprese è “a revoca”. In particolare è preoccupante il saldo relativo alle operazioni di credito per liquidità le cui condizioni sono complessivamente peggiorate nel 60,4% dei casi rispetto al precedente 56,4% e per i consolidamenti la cui tendenza negativa tocca il 58,7% dei casi rispetto al precedente 56,9%. Oltre a ciò appare sempre più generalizzata la crescita del costo del denaro e dei servizi, la dilatazione dei tempi di istruttoria e risposta (per le operazioni a breve si sono allungati nel 66,9% dei casi rispetto al precedente valore del 58,4%, mentre per le operazioni a medio/lungo si passa dal 48,7% di fine ottobre al 88,8% di metà novembre). In conclusione, la rilevazione della prima metà di novembre 2008, conferma le tensioni esistenti sul mercato del credito alle piccole imprese. In generale tende a manifestarsi una più accentuata stretta del credito sui diversi fronti. Ciò vale per gli accordati in essere e le nuove concessioni. Inoltre le aziende si trovano a dover affrontare costi crescenti. In questo modo aumentano le preoccupazioni per il divario sempre più vistoso tra la domanda e l’offerta di credito, in particolare per quello a breve termine. “Non è pensabile che di fronte a questo scenario di difficoltà, a pagarne le spese siano proprio quelle imprese, le micro e le piccole, a cui si chiedono sempre più sforzi in flessibilità e in innovazione, e il cui unico canale finanziario è quello bancario non avendo la possibilità di accedere né a capitali di rischio né tanto meno a mercati borsistici” - continua il Presidente di Cna Lombardia Fausto Cacciatori - “imprese che sono generalmente affidabili e i cui dati di insolvenza sono molto bassi rispetto alla media, soprattutto se transitano dai Confidi (meno del 2% nel 2008). Anche in relazione dell’avvio dei fondi di garanzia che Regione e Unioncamere Lombardia hanno recentemente deliberato a favore delle imprese, di cui chiediamo una rapida attivazione, sollecitiamo le banche a riprendere i flussi verso le micro e piccole imprese permettendo loro di continuare ad investire e di far fronte agli impegni assunti sul mercato". . |
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