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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Dicembre 2008
 
   
  IL SÌ ALLA NOMINA DI GAIA CHECCHUCCI ALL´AUTORITÀ DI BACINO DELL´ARNO

 
   
   Firenze, 17 dicembre 2008 - «Quello che a noi interessa è andare avanti, realizzare le opere previste per mettere in sicurezza il fiume. Il ministro ci ha assicurato massima disponibilità sia sul piano operativo che, soprattutto, finanziario, come ha positivamente dimostrato con la decisione, presa a fine novembre, di mettere a disposizione 11 milioni di euro. E´ di fronte a questi precisi ed espliciti impegni che la Regione, superando forti perplessità sul metodo seguito per arrivare alla scelta, ha deciso per senso di responsabilità istituzionale di dire sì alla nomina». Così il presidente della Toscana, Claudio Martini, spiega la posizione assunta dal governo regionale di fronte alla nomina di Gaia Checcucci alla segreteria generala dell’Autorità di bacino dell’Arno. «Il ministro Prestigiacomo ha chiesto a tutte e due le Regioni coinvolte la disponibilità a varare le nomine per l’Autorità di bacino. Proposta che abbiamo accettato privilegiando la necessità di avviare, da subito, un lavoro comune e coerente sulle questioni della sicurezza idrogeologica. Del resto – prosegue Martini - questo non è tempo di fare polemiche, ma di agire sia sulle emergenze che, e ancor di più, sulla prevenzione e sulla necessità di assicurare all´Autorità una gestione efficiente. Il ministro ha assunto un impegno esplicito ad aprire una pagina nuova nella collaborazione con la Toscana. Ci auguriamo che questo orientamento produca finalmente i risultati attesi». Dal 2005 è entrato in vigore il Piano di bacino. Con esso si è scelto di realizzare alcuni interventi prioritari lungo l’asta principale del fiume, concentrando le risorse sulle opere in grado di mettere in sicurezza le aree di maggiore criticità: Firenze, Pisa e le a ree industriali e urbanizzate nelle zone alluvionali. E’ questo l’obiettivo dell’Accordo di programma sottoscritto tra Regione e Governo nel 2005 e confermato nel 2006 e noto come “Piano dei 200 milioni”. Un investimento necessario per la realizzazione di 23 opere, tra cui le casse di Figline per la messa in sicurezza di Firenze, e di Soffia per la riduzione nel rischio nel distretto conciario. A questo sono state aggiunte le opere per rendere navigabile lo scolmatore d’Arno, opera fondamentale per la sicurezza di Pisa e zone limitrofe e per rendere navigabile il collegamento tra il porto di Livorno, l’Interporto di Guasticce e Pisa attraverso il canale dei Navicelli. La Regione ha già previsto per questo obiettivo 19 milioni sugli anni 2009-2010. A distanza di 3 anni dalla firma, si registra un ritardo nell’erogazione dei finanziamenti a fronte dell’Accordo che stanziava 200 milioni di euro: 100 a carico della Re gione e 100 da parte dello Stato. Ad oggi sono solo 74 i milioni erogati, di cui 37 da parte della Regione, 9 degli Enti locali e 28 da parte del Ministero dell’ambiente. «Evidenti squilibri e ritardi – commenta Martini – da recuperare per realizzare tutte le opere necessarie alla sicurezza». Assicurare i finanziamenti mancanti è dunque una priorità: oggi quasi tutti i progetti per realizzare queste opere sono pronti, possono quindi essere appaltati i lavori e aperti i cantieri. «Per questo è necessario che il Governo faccia la sua parte, assicurando la certezza dei finanziamenti. Noi lo faremo. Se il ministro farà altrettanto, come si è impegnata a fare, potremo completare tutte le opere entro i prossimi 10 anni». La Regione ha dato il proprio consenso alla nomina della Checcucci pur avendo sollevato in precedenza problemi. «Problemi di metodo – precisa il presidente toscano – perché sarebbe stato opportuno un percorso istruttorio più ampio e partecipato. E proprio per questo avevamo chiesto un incontro al ministro prima di procedere alla nomina. Cosa che non è avvenuta. A questo si sono aggiunti problemi di sostanza, a partire dal mancata confronto sulle opere prioritarie per l’Arno e sulla garanzia dei finanziamenti per dare certezza alla realizzazione degli interventi previsti. Incontro che non c’è mai stato. Tuttavia – conclude Martini - il ministro, con cui ho parlato a ieri, si è impegnato a recuperare questi passaggi e mi ha assicurato piena collaborazione e massima disponibilità». .  
   
 

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