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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Dicembre 2008
 
   
  LAVORO FVG: 78 MLN EURO PER LAVORATORI IN DIFFICOLTA´

 
   
  Trieste, 17 dicembre 2008 - La Regione Friuli Venezia Giulia intende rafforzare il ruolo e le capacità di intervento in materia di Lavoro delle Amministrazioni provinciali, mettendo a punto un piano di sviluppo dei Servizi per l´Impiego a medio e lungo termine. Il progetto, illustrato ieri dall´assessore al Lavoro, Alessia Rosolen, nel corso della presentazione del volume "Crisi occupazionali e Servizi per il lavoro" al Mib di Trieste, sarà inquadrato nel Masterplan 2007-13 e nella riforma della legge regionale 18/2005, prevedendo un impegno di 110 milioni di euro (di cui 40 milioni nel periodo 2008-10) suddivisi tra le quattro province: 23 milioni a Trieste, 15 a Gorizia, 44 a Udine e 24 a Pordenone. Entrando nel dettaglio degli interventi, la Rosolen ha spiegato che 78 milioni di euro sono rivolti a facilitare l´assunzione di lavoratori maggiormente in difficoltà, mentre 14 milioni serviranno per la qualificazione delle strutture e delle tecnologie a supporto dei servizi per il lavoro. Altri finanziamenti, invece, saranno destinati ad implementare la figura dell´operatore unico dei servizi per il lavoro, ad avviare la sperimentazione dei livelli essenziali di prestazione e al rafforzamento della comunicazione istituzionale nei confronti degli utenti della rete lavoro. "E´ un programma su ampia scala e modulato sul lungo periodo", ha commentato la Rosolen, aggiungendo che verrà realizzato "nella nostra regione con largo anticipo rispetto alla pianificazione nazionale, con l´obiettivo di garantire risorse a favore dei lavoratori del Friuli Venezia Giulia". A questo scopo, quindi, saranno utilizzati fondi europei (Fse, Fers, Fas), regionali e provinciali. "C´è la forte determinazione - ha annunciato la Rosolen - ad estendere gli strumenti di tutela a nuove tipologie di contratti, ma anche a responsabilizzare tutti i soggetti interessati". Ecco perché l´azione complessiva della Regione sarà caratterizzata da tre aspetti innovativi che intendono porre al centro la persona, costruendo un sistema di welfare attivo: 1) i servizi attivati dovranno rispondere agli effettivi fabbisogni di lavoro e di formazione delle persone; 2) la formazione sarà considerata un percorso necessario e non facoltativo; 3) gli interventi saranno il più possibile personalizzati. "Non ci illudiamo certo di aver trovato la soluzione ai tanti problemi che ci si presenteranno quest´anno - ha concluso l´assessore - ma siamo certi di aver fatto ricorso a tutti quegli strumenti che ci consentiranno di affrontare anche le situazioni più difficili nelle forme più adeguate, gettando nel contempo le basi per nuovi percorsi che renderanno il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia più solido, anche e soprattutto quando la crisi sarà alle nostre spalle". .  
   
 

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