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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Dicembre 2008
 
   
  AGRICOLTURA: NASCONO IN SICILIA 42 MERCATI CONTADINI

 
   
  Palermo - Sono state firmate ieri mattina le convenzioni per l’istituzione di 42 mercati contadini in Sicilia, finanziati dall’assessorato regionale all’Agricoltura a seguito del bando pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione dell’11 aprile scorso. A sottoscriverle, insieme all’amministrazione regionale, i rappresentanti legali dei 42 mercati. L’assessorato ha stanziato 1 milione di euro che serviranno per l’allestimento degli stand mobili e delle attrezzature connesse. La creazione dei cosiddetti farmer’s market nasce dall’idea di promuovere la “filiera corta”, in risposta al caro prezzi. A beneficiare dei contributi saranno i Comuni, le associazioni o le unioni di Comuni che hanno partecipato alla manifestazione d’interesse superando le selezioni effettuate dall’assessorato. Tra i criteri che hanno influito nella graduatoria, il maggior peso è stato dato al cofinanziamento da parte delle amministrazioni locali; alla collocazione del mercato vicino a un bene monumentale o archeologico; alla disponibilità di parcheggi nella zona; all’eventuale partneriato con associazioni di categoria, Gal (Gruppi di azione locale), Slow Food. “Da un lato - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via - garantiamo un margine di guadagno maggiore per i produttori e, dall’altro, la genuinità di frutta e verdura per i consumatori. In questo modo eliminiamo tutti i passaggi intermedi: l’agricoltore vende direttamente i propri prodotti al consumatore, con la possibilità di abbattere i prezzi”. Si tratta di un bando pilota, visto che nel nuovo Programma di sviluppo rurale 2007/2013 è prevista una misura specifica di finanziamento. L´obiettivo è quello di ripetere l’esperienza positiva di altri Paesi come Francia e Gran Bretagna, dove il fenomeno è in rapida espansione. Soprattutto negli Stati Uniti c’è stato un vero e proprio boom, con un aumento, negli ultimi dieci anni, del 53 per cento dei farmer’s market, che ormai sono oltre 4mila, 500 dei quali nella sola California. A garantire sulla qualità e sulla sicurezza alimentare, ma anche sui prezzi e sul fatto che a vendere saranno esclusivamente gli agricoltori, sarà l’assessorato. “Gli agricoltori che vorranno fare parte dei mercati - afferma il dirigente generale del Dipartimento interventi infrastrutturali dell’assessorato, Dario Cartabellotta - saranno obbligati all’accreditamento, una sorta di lasciapassare che verrà rilasciato solamente a tutti coloro che rispetteranno i requisiti previsti dal bando. Un obbligo che vuole essere testimonianza di sicurezza per i consumatori”. L’assessorato, infatti, non si limiterà al solo finanziamento, ma avrà un ruolo di coordinamento organizzativo e sanitario nei singoli mercati per quello che riguarda la selezione e il controllo delle aziende, ma anche dei prezzi. Prevista, per completare l’offerta, l’interscambiabilità delle aree e dei produttori. Per esempio, se un determinato prodotto non è presente in un mercato lo si potrà fare arrivare facendo trasferire i produttori. In ogni mercato, oltre alla presenza di un rappresentante dell’assessorato, è prevista anche una sorta di animazione, con degustazioni e punti di informazione per dare notizie utili ai consumatori. Questi i 42 beneficiari: Società consortile “Le cinque valli” (con sede a Vallelunga Pratameno, in provincia di Caltanissetta); Unione di Bovo Marina, Eraclea Minoa, Torre Salsa, Scala dei turchi, (con sede a Siculiana, in provincia di Agrigento); Consorzio “Valle dell’Ippari” (con sede a Vittoria, in provincia di Ragusa); Ribera (insieme a Calamonaci, Villafranca Sicula, Lucca Sicula e Burgio, in provincia di Agrigento); Unione “Feudo D’alì” (Raffadali, Sant’elisabetta, Ioppolo Giancaxio, Sant’angelo Muxaro, in provincia di Agrigento); Unione “Val d’Himera settentrionale” (Caltavuturo, Scillato e Sclafani Bagni, in provincia di Palermo); Unione “Valle del Sosio” (Bisacquino, Chiusa Sclafani, Giuliana, Palazzo Adriano e Prizzi, in provincia di Palermo); Montevago-terre Sicane (Montevago, Menfi, Sambuca di Sicilia e Santa Margherita del Belice, in provincia di Agrigento); Unione “Monreale Jetas” (Monreale, San Giuseppe Jato, Camporeale, e San Cipirello, in provincia di Palermo); Unione “Valle degli Iblei” (Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide e Sortino, in provincia Siracusa); Unione dei Nebrodi (Capo d´Orlando, Sant’agata di Militello, San Fratello, Caronia, Torrenova e Santo Stefano di Camastra, in provincia di Messina); Unione “Valli Ioniche peloritane” (Mandanici, Roccalumera, Furci Siculo, Santa Teresa di Riva, Sant’alessio Siculo, Savoca, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Itala, Scaletta Zanclea, Pagliara, Antillo, Roccafiorita, Limina, Forza D´agrò, Fiumedinisi, Alì e Casalvecchio Siculo, in provincia di Messina); Unione “Valle del Torto e dei feudi” (Roccapalumba, Alia, Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi, Valledolmo e Vicari, in provincia di Palermo); Unione “Dall’eleutero a Rocca Busambra” (Marineo, Bolognetta, Godrano, Villafrati e Cefala Diana, in provincia di Palermo); Unione del corleonese (Corleone, Campofiorito e Contessa Entellina, in provincia di Palermo); Unione “Valle dei Nebrodi” (Galati Mamertino, Tortorici, Castell´umberto, San Marco d´Alunzio, Caprileone e San Salvatore di Fitalia, in provincia di Messina); E poi i Comuni di: Leonforte (En); Ragusa; Palma di Montechiaro (Ag); Alcamo (Tp); Librizzi (Me); Sant’angelo di Brolo (Me); Cefalù (Pa); Agrigento; Lentini (Sr); Niscemi (Cl);siracusa; Agira (En); Sciacca (Ag); Castelvetrano (Tp); Barcellona Pozzo di Gotto (Me); Caltagirone (Ct); Caltanissetta; Bivona (Ag); Mineo (Ct); Trapani; Palermo; Caccamo (Pa); Messina; Erice (Tp); Castelbuono-circuito dei Castelli (Pa), Nicosia (En). Le richieste pervenute sono state 52: 5 Comuni (Giarre, Caronia, San Cipirello, Ciminna e Rosolini) sono stati esclusi per documentazione incompleta; tre (Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia e Milazzo) perché la domanda è arrivata fuori termine; due (Alia e Sortino) perché già presenti nell’Unione dei Comuni “Valle del Torto e dei feudi” e “Unione dei comuni Valle degli Iblei”. .  
   
 

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