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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Dicembre 2008
 
   
  ATLANTA CONTRO I PIRATI.. NON UN TITOLO DI UN FILM, MA UN OPERAZIONE NAVALE EUROPEA

 
   
  Bruxelles, 17 dicembre 2008 - Lotta ai pirati. Non solo nei film. La settimana scorsa, l´Unione europea ha dato il via alla missione navale Atlanta per porre fine agli atti di pirateria perpetrati al largo delle coste somale. Non tutti i deputati sono d´accordo sull´origine del fenomeno e sulle soluzioni da adottare per risolvere definitivamente un problema non legato solo alla pesca. L´instabilità economica alla base del problema. Lunedi 8 dicembre é stata lanciata la missione navale Atlanta con lo scopo di proteggere le navi del programma alimentare mondiale (Pam) destinate agli sfollati in Somalia. Almeno 1200 persone partecipano all´operazione. La Francia, la Grecia e l´Inghilterra partecipano attivamente alla missione mentre la Germania, l´Italia, la Spagna, l´Olanda ed il Belgio dovrebbero aderirvi in un secondo momento. Quest´anno nella zona del Corno d´Africa si sono registrati almeno un centinaio di atti di pirateria di cui molti messi a segno usando la violenza e le armi. Il bottino dei pirati si aggirerebbe intorno ai 90 milioni di euro senza contare le 17 navi mercantili sequestrate e tuttora in loro possesso. "E´ difficile contrastare gli atti di pirateria, ma la nostra risposta di fronte ad attacchi, che possiamo definire terroristici, sarà ferma", ha dichiarato l´eurodeputato Filip Kaczmarek (Ppe-de). Non tutti sono però d´accordo sul definire "i pirati" somali dei terroristi: Per l´eurodeputata Ana Gomes (Pse) si tratta di semplici pescatori che hanno tentato di difendere le loro zone di pesca depredate dalle navi straniere. Una cosa su cui tutti gli eurodeputati si trovano d´accordo é invece la necessità di stabilizzare innanzitutto la situazione politica in Somalia, poiché la missione Atlanta, da sola, non sarà sufficiente per porre fine al problema della pirateria. L´onorevole Gomes ha espresso il suo disappunto sul ruolo dell´Unione europea nella gestione di questo dossier. Secondo la deputata, l´Unione dovrebbe piuttosto preoccuparsi di aiutare il popolo somalo a uscire dall´anarchia che regna da ormai troppo tempo nel paese e non a limitarsi alla sola protezione dei mercantili. Per l´Onorevole Kaczmarek invece non bisogna cadere nell´esagerazione: "Non si tratta qui di un problema legato esclusivamente alla pesca. L´unione europea dispone di accordi in materia di pesca con molti Paesi. E´ ovvio che questo limita molto le opportunità per i pescatori locali, ma non é certo una ragione sufficiente per darsi alla pirateria. In Somalia non c´é nessuno che controlli la situazione, le autorità sono letteralmente inesistenti, di conseguenza i pirati agiscono indisturbati". La stabilità economica sarebbe dunque la soluzione ideale contro la pirateria. .  
   
 

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