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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Dicembre 2008
 
   
  LE 48 ORE AL CENTRO DEL DIBATTITO NON SOLO NELL´EMICICLO..

 
   
  Bruxelles, 17 dicembre 2008 - 48 ore di lavoro. Pro o contro? Mentre al Parlamento si sta discutendo sulla proposta di direttiva relativa all´orario di lavoro, è stato chiesto ad alcuni "lavoratori europei" quanto fossero disposti a lavorare. Più o meno di 48 ore? Trovare un equilibrio tra lavoro e vita familiare è il principio alla base di tutte le norme che regolano i rapporti di lavoro. Oltre le 48 ore, il lavoro non nobiliterebbe più l´uomo ma lo renderebbe malato. "Non credo che andare oltre le 48 ore sia molto salutare" ha dichiarato Tine Berse, assistente stampa e 45 ore settimanali di lavoro alle spalle. Dello stesso avviso Ritva Nieminen, infermiera in pensione: "Io lavoravo in media 40 ore a settimana. Credo che sia necessario limitare la durata massima delle ore di lavoro. E´ impensabile per chiunque lavorare 60 ore a settimana". Ad ogni Paese le proprie esigenze - Non tutti gli europei vivono la stessa situazione economica ed evolvono nello stesso mercato del lavoro, di conseguenza le riflessioni sono piuttosto differenti. Grzegorz Gas, polacco, direttore dell´edizione di una rivista di due ruote, sostiene che le limitazioni al tempo di lavoro sono appannaggio dei paesi più ricchi in cui i lavoratori godono di protezione in caso di abusi e incidenti. Purtroppo non in tutti i paesi europei la situazione é la stessa: "Da noi gli stipendi sono più bassi che altrove in Europa. Per arrotondare i nostri stipendi dobbiamo necessariamente lavorare di più. Non sono contro le limitazioni all´orario di lavoro, ma dovrebbero essere accompagnate da misure compensatorie come quella di aumentare il salario minimo". Melita Koletnik Korošec accumula tre lavori. E´ traduttrice per il Parlamento sloveno, lettore all´Università e traduttrice per una società che lei stessa ha creato: "La decisione del quanto lavorare dovrebbe essere presa dal lavoratore e dal datore, insieme, di comune accordo. Fissare dei limiti massimi e minimi non credo sia realmente utile". L´importante è proteggere i lavoratori da ogni forma di abuso: " Chi vuole lavorare di più però dovrebbe avere la possibilità di farlo", ha affermato Peter Russel, instancabile Direttore creativo di un´agenzia di pubblicità a Bruxelles. Avere la libertà di scegliere quanto lavorare è il sogno di Justin Barter, conduttore di autobus in Inghilterra: "Vorrei avere la libertà di decidere quanto lavorare, anche se capisco che per alcune professioni dovrebbero esserci delle restrizioni legali". Carsten Ritter è un chirurgo inglese che lavora almeno 70 ore a settimana. Sarebbe inimmaginabile per lui limitare l´orario di lavoro. Perché? Immaginate un po´ un chirurgo che nel bel mezzo di una lunga operazione abbandoni la sala perché. Il tempo é scaduto! In Italia l´orario normale di lavoro è fissato a 40 ore settimanali, modificabile, in senso riduttivo dai contratti collettivi. La durata massima invece non può superare le 48 ore settimanali. .  
   
 

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