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Notiziario Marketpress di
Venerdì 19 Dicembre 2008 |
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BANDIERA ARANCIONE DEL TCI PER CIVIDALE DEL FRIULI
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Anche il Friuli Venezia Giulia può vantare ora la presenza di un paese insignito della bandiera arancione del Touring Club Italiano. I meriti riconosciuti alla località riguardano il servizio di informazioni turistiche, descritto come accogliente e ricco di materiale informativo, il grande valore e la varietà degli attrattori storico-culturali, nonché l’ampia varietà dell’offerta ricettiva e ristorativa. Ed è un dato di fatto che gli attrattori storico-culturali che caratterizzano il paese dell’entroterra friulano siano più unici che rari. I tesori di cui è ricca Cividale del Friuli non sono messi in bella evidenza, bensì celati nelle viuzze di borghi sonnacchiosi. L’interno delle chiese, le silenziose vie dell’abitato e anche il ventre della terra sono luoghi ricchi di testimonianze dei tempi passati. Ne è un esempio l’ipogeo celtico che consiste in vari ambienti sotterranei, scavati nella roccia con tecnica primordiale, che si sviluppano su diversi livelli. Il mistero maggiore è rappresentato da tre rozzi mascheroni, un monumento particolarissimo che non trova riscontro in Friuli e la cui funzione originaria è ancora un quesito irrisolto. Tra i simboli di Cividale del Friuli c’è il Ponte del Diavolo la cui costruzione iniziò nel 1442. Il ponte è sospeso sul fiume Natisone ed è avvolto in una leggenda demoniaca secondo la quale il diavolo avrebbe facilitato la costruzione del ponte in cambio dell’anima del primo che vi fosse transitato sopra. Per l’occasione si scomodò anche la madre del Maligno che trasportò nel suo grembiule l’enorme scoglio centrale. Gli abitanti di Cividale beffarono però il diavolo facendo attraversare il nuovo ponte da un animale. Anche il Tempietto Longobardo, noto come S. Maria in Valle, la Casa Medievale e il Duomo catturano l’attenzione del visitatore attento e curioso che non teme di inoltrarsi nelle piccole vie e negli angoli nascosti di questa località misteriosa in grado di incantare chi va alla sua scoperta per il fascino lasciato dalla storia e per la dedizione con cui gli abitanti di oggi se ne prendono cura. Dedizione che ha valso l’assegnazione della bandiera arancione del Tci e tracce del passato che hanno permesso alla località di candidarsi per l’inserimento del sito nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco. . |
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