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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Dicembre 2008
 
   
  UN BUON BICCHIERE DI VINO CONTRO LA MALNUTRIZIONE, LA SETE E LA MANCANZA DI STRUTTURE

 
   
  Si avvicina il Natale e si ricomincia a parlare di solidarietà. C’è, però, chi di solidarietà se ne occupa tutto l’anno. E’ il caso di alcuni vignaioli del Friuli Venezia Giulia. Tre sono le iniziative particolarmente degne di nota. “Celebrate Life Merlot” sostiene la lotta alla malnutrizione nel mondo appoggiando un’importante organizzazione non governativa dell’Onu, la Iimsam, nata nel 2005, che si occupa della produzione su vasta scala della micro alga Spirulina, indicata dagli scienziati come miglior fonte alternativa alimentare del futuro. “Celebrate Life Merlot” è un progetto del gruppo vinicolo Fantinel il cui presidente, Marco Fantinel, è stato nominato “Goodwill Ambassador” per l’Italia in una cerimonia svoltasi al Palazzo di vetro dell’Onu a New York il 16 ottobre di quest’anno. Il gruppo Fantinel sostiene la Iimsam devolvendo un dollaro per ogni bottiglia di Merlot Doc Friuli Grave venduta nel mondo. “Diamo un taglio alla sete”, invece, è un progetto avviato nel 2007 da un gruppo di enologi friulani, tutti provenienti dall’Istituto agrario di Cividale del Friuli, dove nel 1993-94 hanno frequentato il sesto anno di corso corrispondente all’anno di specializzazione. Dopo essersi scambiati per diversi anni vini ed esperienze, hanno deciso di dare vita a questo progetto chiamando il proprio gruppo “Fur di seste” (in friulano fuori di sesta). Nel 2007 si è assistito all’”assemblaggio” di uve Tocai provenienti dalle aziende di proprietà dei componenti del “Fur de seste”, con il quale è stato prodotto il vino “Diamo un taglio alla sete”. Quest’anno lo stesso progetto è stato realizzato con il Merlot vendemmiato nel 2007. Il gruppo di ex compagni di classe mette il vino, la vetreria aderisce al progetto dando le bottiglie gratuitamente e c’è anche chi si è reso disponibile a stampare le etichette. Ed è proprio grazie a questa catena di solidarietà che con i ricavati della vendita delle bottiglie del 2007 è stato possibile realizzare un pozzo nel Turkana, una regione del Kenya afflitta da problemi di siccità. Per chi desidera fare un regalo di Natale solidale anche quest’anno ci sono 300 Magnum e 2. 300 bottiglie di questo vino “buono e dissetante”. Quando Francesca Pecorari nel 1996 aveva sedici anni sognava di aiutare i bambini dei paesi in via di sviluppo. Essendo figlia di un noto vignaiolo di San Lorenzo Isontino, l’idea di Francesca era quella di creare un vino speciale dal nome importante “Fatto in Paradiso”, con un’etichetta personalizzata e ideata da lei stessa. Con la vendemmia del 2003 il suo sogno diventa realtà, anche se, purtroppo, Francesca non potrà vedere i risultati del suo progetto in quanto un tragico incidente stradale ha spezzato la sua giovane vita nel 2002. E’ stato allora che la famiglia Pecorari ha deciso di dar vita alla Fondazione Francesca Pecorari, una Onlus che si prefigge di realizzare progetti di solidarietà rivolti principalmente ai bambini grazie a quel vino, fatto con uve di Riesling e Sauvignon Blanc vendemmiate tardivamente e fermentato in botti di rovere per dieci mesi. Le bottiglie portano l’etichetta e il nome voluti da Francesca. Grazie a questo progetto sono già state costruite due scuole in Myanmar e altre due scuole sono in fase di costruzione, di cui una sempre in Myanmar e l’altra nel sud dell’India. Grazie a Francesca, ai suoi sogni e a chi ha saputo farli diventare realtà. .  
   
 

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