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Notiziario Marketpress di
Lunedì 12 Gennaio 2009 |
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LIGURIA: ANNUARIO STATISTICO
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Genova, 12 Gennaio 2009 - Densità abitativa: la percentuale maggiore in Liguria e la concentrazione della popolazione sul 5% del territorio producono una tensione molto forte e richiedono particolare attenzione alla tutela ambientale e a politiche abitative mirate. La Liguria produce più rifiuti - cosa che in genere è indice di maggiore benessere - ma è ancora indietro rispetto alle medie nazionali per la raccolta differenziata. Da qui gli investimenti della Regione in questo settore, tra cui 5 milioni di fondi Fas per incentivare la raccolta differenziata. Due ruote: l´alta incidenza di mezzi su due ruote, nonostante la maggiore popolazione anziana, richiede politiche specifiche. E´ opportuna la creazione di un gruppo di lavoro ad hoc per incontrare i rappresentanti degli utenti, e l´appoggio alla realizzazione di parcheggi dedicati. La Regione soprattutto dispone dei Pim, programmi integrati per la mobilità: finora molto è stato utilizzato per finanziare piste ciclabili e altri interventi. Ora nuove risorse potrebbero essere indirizzate al sostegno ai Comuni che si dotassero di programmi e di posteggi per rispondere ai problemi del traffico su due ruote. Andamento demografico: l´inversione di tendenza dovuta in particolare all´immigrazione richiede politiche mirate alla qualità dell´immigrazione che in parte si sta già facendo con il diritto allo studio utilizzato da numerosi studenti stranieri, con l´attrattività di realtà come l´Iit e il progettato parco scientifico e tecnologico agli Erzelli. Evoluzione delle nascite dal ´95 al 2007: si può notare una relazione tra andamento economico e demografico. Il valore più basso delle nascite è nel 1995, anno peggiore per la disoccupazione. L´economia e l´occupazione sono migliorate progressivamente tra il 1991 e oggi. Le nascite sono passate da 10. 831 nel ´95 a 12. 156 nel 2007, cioè 1. 325 in più (+ 12,2%) Nuovi nidi e politiche per la fascia da 0 a 3 anni: le politiche sociali della Regione hanno assecondato l´inversione di tendenza nella natalità investendo molto per creare nuovi posti dedicati alla prima infanzia. Dai 5. 837 posti trovati nel 2005 si è passati agli 8. 870 attuali: 3. 033 posti in più pari al 52% . Dal 16% di posti disponibili sulla popolazione da 0 a 3 anni si è passati al 25%. L´obiettivo di Lisbona (33%) potrebbe essere raggiunto in un secondo ciclo con le stesse politiche: la Liguria sarebbe una delle pochissime regioni europee a raggiungere l´obiettivo di Lisbona. Una curiosità: se continua lo stesso trend il saldo naturale demografico sarebbe raggiunto in Liguria nel 2041. Il ritorno nell´entroterra, un fenomeno anche genovese: i dati assegnano indici positivi nella variazione della popolazione residente in tutte le province liguri tranne Genova (-3%). Ma se si guarda ai comuni della provincia genovese anche qui registriamo un +2%. Il fenomeno riguarda tutta la prima fascia di comuni vicini ai centri maggiori non situati lungo la costa. Questo spinge a approfondire politiche che favoriscono questo ritorno: aprire e non chiudere le scuole dei comuni dell´entroterra, così come gli uffici postali e i centri di servizi, investire in nuove infrastrutture di collegamento tra costa e entroterra, come il tunnel della Fontanabuona, e orientare nello stesso senso il trasporto pubblico locale. Persone sole: i dati confermano l´alta incidenza di persone sole, anziane, in grande maggioranza donne. Da qui l´esigenza di un progetto specifico per assistere almeno 100 mila persone che si trovano in condizioni di bisogno di cure e attenzione. Si tratta anche di capire quante di queste persone (vedove e vedovi, anziani non sposati) hanno comunque rapporti con la famiglia e quanti no. Immigrazione : l´immigrazione ha conosciuto una crescita abbastanza lineare: la maggioranza degli immigrati viene dall´Europa (40 mila), dall´Africa (17 mila), dall´Asia ( 7 mila) , dall´America del sud (27 mila). L´enfasi sugli sbarchi non riguarda quindi la Liguria, dove i lavoratori stranieri arrivano semmai in aereo o in pullman (dall´America e dall´Europa dell´est). Ospedali: i dati sottolineano come siano diminuiti i posti letto negli ospedali e siano aumentati nei day hospital, qualificando e razionalizzando il servizio. Parallelamente sono aumentati rispetto ai posti letto gli infermieri mentre è diminuito il personale impiegatizio e medico. Spesa farmaceutica: soprattutto nell´ultimo anno (2006-2007) la spesa farmaceutica è molto diminuita. Tra il 2004 e il 2007 complessivamente di 27 euro a testa per ogni ligure in media. Ciò vale un risparmio di circa 50 milioni di euro calcolando anche l´inflazione. Il dato migliore riguarda Imperia: se gli standard regionali tendessero ai valori imperiesi si potrebbero risparmiare altri 44 milioni. Da sottolineare che la razionalizzazione ottenuta in questi anni ha allineato i valori della spesa farmaceutica nello Spezzino, che erano sensibilmente più alti, a quelli delle altre province. Pronto soccorso: i dati dicono che moltissimi cittadini si recano al pronto soccorso come se fosse un ambulatorio. Questa tendenza pone il problema di come riorientare i servizi. O indirizzando meglio i pazienti verso i servizi ambulatoriali e attrezzandoli, o ripensando l´organizzazione dei pronto soccorso ospedalieri. In particolare non ci sono state variazioni significative nel corso degli ultimi 4 anni: 683 mila persone si sono recate al pronto soccorso nel 2004, 692 mila nel 2005, 709 mila nel 2006 e 688 mila nel 2007. Se prendiamo i dati del 2007 vediamo le seguenti cose: 220 mila (32%) sono arrivati con il 118 in ambulanza, 468 mila (68%) con mezzi propri. Gli esiti registrati sono questi: ricoverati 110. 824 - 16. 3%; non ricoverati 533. 743 - 77. 6%; in osservazione 30. 015 - 4,4%; trasferiti 12. 601 - 1. 8%; deceduti 517 - 0. 08%; giunti già deceduti 128 - 0. 02%. . |
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