|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 12 Gennaio 2009 |
|
|
|
|
|
AGLI UTENTI SERVITI DALLE COMPAGNIE MARITTIME PRIVATE CHE OPERANO NEI GOLFI DI NAPOLI E SALERNO
|
|
|
|
|
|
Napoli, 12 gennaio 2009 - E´ da 1993 che le compagnie marittime private che operano nei golfi di Napoli e Salerno non percepiscono contributi di nessun genere da enti pubblici (Stato, Regione, Province, Comuni). Con un vero e proprio colpo di mano è stata cancellata anche la proroga per il 2009 di quei residui sgravi contributivi che pure erano stati previsti nel così detto <decreto mille proroghe> licenziato dal Consiglio dei Ministri in data 18. 12. 2008. Ciò significa che gli armatori privati che operano nei Golfi di Napoli e Salerno a partire da 1 gennaio 2009 avranno un aggravio di spese che peserà per oltre il 6% sui bilanci delle singole compagnie mentre altre compagnie, quelle che operano oltre cento miglia dalla costa, continueranno ad avere il 100% degli sgravi contributivi così come i pescatori della laguna di Venezia che per la prima volta sono stati ammessi a questo beneficio che, forse, neanche loro si aspettavano. Questa ulteriore penalizzazione nei confronti degli armatori privati arriva alla fine di una stagione dai risultati non certo lusinghieri: Su tutte le rotte dei golfi di Napoli e Salerno, infatti, si sono registrati notevoli cali di flussi turistici e la difficile situazione economica in atto nulla di buona a tale proposito lascia prevedere per il 2009. - Gli armatori privati che operano nei golfi di Napoli e Salerno sempre sensibili alle istanze dei cittadini abitanti sulle isole di Ischia, Capri e Procida e nei centri della costiera sorrentina hanno mantenuto in tutti questi anni tariffe differenziate per i residenti garantendo collegamenti e servizi che hanno pesato esclusivamente sui bilanci delle singole aziende e non, come molti credono, sui bilanci di Stato e Regione. Ed emerge così, se ancora ce ne fosse bisogno, la stridente disparità di trattamento dei vettori: da un lato quelli privati come noi che continuano a garantire servizi e collegamenti a tariffe agevolate per i residenti e dall´altra la compagnia pubblica, la Caremar, a cui lo stato ogni anno, puntualmente, ripiana i bilanci in perdita e, contemporaneamente, garantisce un 10% di utile prelevato direttamente dalle tasche dei cittadini. L´assurdo finale è che le nostre compagnie hanno proprio come diretto concorrente la Caremar: insomma ogni giorno combattiamo sul mercato contro un avversario a cui i bilanci in passivo non fanno per nulla paura; garantiamo migliaia di posti di lavoro senza poter contare neanche sugli sgravi contributivi che pure vengono garantiti in altre forme alla compagnia pubblica. E´ evidente, a questo punto, che abbiamo un solo modo per far sentire la nostra voce: fermare tutto! E´ evidente dunque che vogliamo al nostro fianco proprio i cittadini residenti, i pendolari che usano le vie del mare per raggiungere i posti di lavoro, i sindaci dei comuni isolani e della Costiera: solo potendo contare ancora sul 50% degli sgravi contributivi possiamo continuare a garantire le tariffe agevolate per i residenti. Fermiamo tutto, dunque, e ci rivolgiamo al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti senatore Altero Matteoli: signor ministro vogliamo rappresentare a Lei e a tutto il governo le nostre ragioni. Non vogliamo assistenzialismo, non vogliamo favori. Vogliamo essere imprenditori liberi che operano su un mercato libero senza privilegi per nessuno. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|