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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Gennaio 2009
 
   
  UE, IMMIGRAZIONE: PATTUGLIE DI VIGILANZA COMUNI ALLE FRONTIERE MARITTIME A PIÙ ALTO RISCHIO

 
   
  Strasburgo, 13 gennaio 2009 - Il Parlamento sollecita il rafforzamento dell´Agenzia Frontex, inclusa l´estensione del suo mandato alla lotta contro il traffico degli esseri umani e al sostegno per le operazioni di rimpatrio. Nel suggerire l´istituzione di pattuglie di vigilanza congiunte nelle zone marittime a più alto rischio, chiede di garantire all´Agenzia i mezzi necessari per poter operare. Occorre poi migliorare la cooperazione con i paesi terzi, specie con Libia e Turchia, e con altre agenzie, come Europol. Approvando, 18 dicembre 2008, con 429 voti favorevoli, 76 contrari e 58 astensioni la relazione di Javier Moreno Sánchez (Pse, Es), il Parlamento sottolinea anzitutto che l´immigrazione illegale costituisce una sfida comune per l´Europa che richiede una politica europea comune. Invita quindi gli Stati membri a considerarla attraverso un approccio globale che comprenda il rafforzamento dei controlli alle frontiere dell´Unione, la lotta contro l´immigrazione clandestina e il ritorno nel loro paese di origine degli stranieri in situazione irregolare, la lotta contro il lavoro illegale e la tratta degli esseri umani. Ma anche l´organizzazione dell´immigrazione legale e le misure atte ad agevolare l´integrazione dei migranti legali, il rafforzamento di un partenariato globale con i paesi terzi che favoriscono una relazione positiva tra migrazioni e sviluppo e l´attuazione di una politica omogenea in materia di diritto di asilo a livello comunitario. Plaude pertanto all´approvazione da parte del Consiglio europeo del patto europeo sull´immigrazione e l´asilo. Ampliare il mandato di Frontex - Pur sostenendo che l´Agenzia Frontex non sia «una panacea per tutti i problemi provocati dalla migrazione irregolare», i deputati reputano che essa sia «uno strumento essenziale nella strategia globale dell´Unione sull´immigrazione» e invitano quindi la Commissione a presentare proposte di revisione del suo mandato «al fine di rafforzarne il ruolo e di aumentarne l´efficacia». Più in particolare, sottolineano che Frontex dovrebbe integrare nelle sue attività «misure preposte alla lotta contro la tratta di esseri umani», specie alle frontiere esterne dell´Unione. Il Parlamento chiede poi di istituire pattuglie di vigilanza congiunte, permanenti e operative durante tutto l´anno in tutte le zone ad alto rischio, «in particolare alle frontiere marittime dove il rischio di perdite umane è elevato». L´agenzia dovrebbe inoltre essere incoraggiata a eseguire progetti e operazioni nei paesi terzi, affinché, tra l´altro, l´efficacia degli accordi operativi ne risulti rafforzata e si identifichi quanto necessario ai fini dello sviluppo delle capacità per quanto riguarda la gestione delle frontiere nei paesi terzi. Gli Stati membri sono anche invitati a coinvolgere l´Agenzia nella pianificazione e organizzazione dei voli di rimpatrio congiunti e nell´identificazione di quanto necessario ai fini delle operazioni di ritorno congiunte. Dotare Frontex dei mezzi necessari - Il Parlamento insiste inoltre sulla necessità per l´Agenzia di poter contare sulla disponibilità dei mezzi messi a disposizione dagli Stati membri, sia per il suo coordinamento delle operazioni puntuali congiunte che per le sue missioni permanenti. Rammaricandosi che questi ultimi non abbiano una sufficiente volontà di fornirle le necessarie risorse, li esorta a farlo. Chiede inoltre agli Stati membri di formalizzare quanto prima un sistema di "solidarietà obbligatoria e irrevocabile" che consenta a Frontex «di eliminare l´incertezza che pesa sull´estensione dei mezzi su cui può far affidamento in tempo reale». Ricorda peraltro di aver già aumentato il bilancio dell´Agenzia e che vigilerà sulla sua corretta esecuzione nonché sul suo aggiustamento all´evoluzione delle sue funzioni. Migliorare la cooperazione con i paesi terzi - I deputati invitano l´Unione europea ad inserire nel quadro dei negoziati con i paesi terzi la necessità di intensificare la cooperazione in materia di immigrazione da parte di questi ultimi e ad esortare i paesi terzi la cui cooperazione è insufficiente, se non addirittura inesistente, a fare del loro meglio per agevolare il lavoro dell´Agenzia. Notano infatti che seppur la quasi totalità dei paesi terzi con i quali Frontex è chiamata a operare quotidianamente ha compiuto importati sforzi «che si sono tradotti in risultati estremamente positivi», in altri casi la cooperazione e ancora carente, come «ad esempio nel caso della Turchia e della Libia». Commissione e Stati membri dovrebbero poi raddoppiare i propri sforzi per aumentare il livello di cooperazione da parte dei paesi terzi, specificamente tramite i negoziati sugli accordi di riammissione . Un sistema europeo di gestione delle frontiere - Nel chiedere di riflettere sulla fattibilità di un sistema europeo di guardie di frontiera, il Parlamento insiste sulla necessità di un piano esaustivo che stabilisca l´architettura generale della strategia comunitaria di gestione delle frontiere, fornisca dettagli sulle modalità di interfunzionamento di vari programmi e piani connessi e sul modo di ottimizzarne l´interazione fra tali programmi. Si compiace quindi della riflessione sull´istituzione di un sistema di sorveglianza delle frontiere Eurosur per garantire una gestione ottimale di tutti i dispositivi di monitoraggio, estendendo essenzialmente la loro copertura attuale. Il Parlamento sottolinea poi la necessità di intensificare la cooperazione sull´analisi dei rischi tra l´Agenzia e Europol e le altre agenzie europee nonché gli organismi internazionali e le autorità di controllo delle frontiere dei paesi terzi. Soprattutto per bloccare le reti internazionali della tratta di esseri umani e per consegnare alla giustizia le persone coinvolte nella tratta degli immigranti illegali. Ritenendo indispensabile uno strumento volto a rendere possibile il trasferimento di informazioni (intelligence) da Frontex a coloro che possono usarle al meglio, invita l´Agenzia a istituire un ambiente comune di condivisione dell´informazione tra le autorità nazionali competenti. Sarebbe così possibile ottimalizzare la raccolta, l´analisi e la diffusione dei dati sensibili. Garantire il rispetto dei diritti umani e il controllo democratico - Il Parlamento chiede che il mandato di Frontex includa esplicitamente l´obbligo di rispettare gli standard internazionali in materia di diritti umani e il dovere verso i richiedenti asilo nelle operazioni di salvataggio in alto mare. Esorta poi la Commissione a valutare pienamente le attività di Frontex per quanto riguarda l´impatto che hanno sulle libertà fondamentali e sui diritti, compresa la responsabilità di proteggere le persone. Nel quadro del mandato, dovrebbe inoltre essere formalizzata la cooperazione con l´Alto Commissario dell´Onu per i rifugiati e con le altre organizzazioni non governative pertinenti. I deputati chiedono infine un rafforzamento del controllo democratico di Frontex, da parte del Parlamento europeo, e invitano l´Agenzia a informarlo sui negoziati volti a concludere accordi con i paesi terzi, a presentare valutazioni tattiche imperniate su regioni frontaliere specifiche e a rendere pubblici i rapporti di valutazione sulle operazioni congiunte, nonché le analisi dei rischi, gli studi di fattibilità e le statistiche sui movimenti migratori. .  
   
 

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