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Notiziario Marketpress di Venerdì 16 Gennaio 2009
 
   
  BASTA MORTI, SÌ AL PROGETTO MONTAGNA SICURA: INTERESSATE LE PROVINCE DI MASSA CARRARA, LUCCA E PISTOIA . INFORMARE E FARE SISTEMA

 
   
  Firenze - Una prima messa a punto di “Montagna sicura” il progetto a cui stanno lavorando la Regione Toscana e le province di Massa Carrara, Lucca e Pistoia per cercare di ridurre il numero degli incidenti che capitano a turisti ed escursionisti e di arginare la tragica sequenza di cadute mortali che ha funestato soprattutto le Apuane, dove nell´ultimo mese hanno perso la vita ben cinque persone. E´ questo l´obiettivo dell´incontro che si è tenuto in Regione per fare il punto sulla sicurezza in montagna e sulle misure da adottare per garantirla. Vi hanno partecipato l´assessore regionale alle politiche per la montagna, Marco Betti, il presidente del Parco delle Apuane, Giuseppe Nardini, e quello delle guardie del Parco, Giovanni Speroni, il sindaco di Stazzema, Michele Silicani, con l´assessore Egidio Pelagatti, Mauro Miro della Prefettura di Lucca, il responsabile del 118 lucchese, Alessandro Lanciani, il presidente del soccorso alpino speleologico toscano, Marco Bertoncini, il presidente delle guide alpine toscane, Pasquale Equizi, il responsabile del 118 della Versilia, Andrea Nicolini e il presidente delle scuole di alpinismo per Toscana ed Emilia, Bruno Barsuglia. «Abbiamo deciso – spiega l´assessore regionale alle politiche per la montagna, Marco Betti – di dare una valenza regionale al Progetto Montagna sicura. Prevediamo di trasformare le guardie dei parchi in una sorta di promotori della prevenzione e garanti della sicurezza dei frequentatori dei sentieri montani. Sappiamo bene che non è possibile impedire l´accesso o sanzionare chi mostra imprudenza, ma è certo che dobbiamo dire basta a queste morti evitabili e far sì che i cittadini non mettano in pericolo la propria vita e quella di familiari e amici». Si prevede di dare il via a due campagne, una di informazione e una di formazione di operatori e cittadini. Una delle idee a cui si sta lavorando è l´adozione di una segnaletica appropriata in grado di evidenziare chiaramente, attraverso l´uso di specifici colori, la pericolosità dei vari sentieri anche in rapporto alle condizioni meteorologiche e climatiche. Interessato sarà l´intero arco appenninico, ma le Apuane rimarranno un sorvegliato speciale. Sempre le Alpi Apuane sono state scelte come luogo di sperimentazione e prima applicazione del progetto che prevede palmari non solo per fornire ai turisti la cartografia digitale dell´area, le informazioni sulla sicurezza e quelle turistiche, ma anche come strumenti per la loro georeferenziazione. In pratica entro la fine del 2010, grazie all´unione delle tecnologie wi-max e gps sarà possibile avere in tempo reale la posizione esatta di ciascun escursionista, garantendo un maggior livello di sicurezza e più tempestivi interventi in caso di difficoltà. «Per mettere a regime il sistema – spiega l´assessore Betti - ci vorranno alcuni mesi, ma nel frattempo è necessario fare sistema e mettere in rete le varie competenze che si intrecciano e si integrano. Stiamo già lavorando per giungere in tempi brevi all´unificazione delle centrali operative del 118, del Soccorso alpino, degli speleologi, delle guide, dei guardia parchi e di tutti gli operatori che si occupano di garantire la sicurezza in montagna. Venerdì della prossima settimana abbiamo messo in calendario una nuova riunione operativa per dettagliare il progetto Montagna sicura, che la Regione finanzierà insieme alle Province e agli enti locali interessati». .  
   
 

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