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Notiziario Marketpress di
Lunedì 19 Gennaio 2009 |
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PRESENTATO IL FILM DI MARCELLO E DARIO BALDI GIRATO IN TRENTINO “NARCISO, DIETRO AI CANNONI DAVANTI AI MULI” HA VINTO IL FESTIVAL DI SALERNO
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Trento, 19 gennaio 2009 - Marcello Baldi prima di lasciarci l’estate scorsa dopo breve malattia, ha fatto in tempo a vedere un primo montaggio dell’opera cinematografica a cui - probabilmente - teneva di più. Lo sceneggiatore, regista cinematografico televisivo e teatrale nato a Telve 85 anni fa, vissuto a Roma per gran parte della vita è morto infatti poco dopo aver realizzato, assieme al figlio Dario, “Narciso dietro ai cannoni davanti ai muli”. Una pellicola con un ritmo pacato, di grande intensità emotiva che stimola la riflessione e sottolinea valori irrinunciabili per l’uomo. “Prima di tutto un omaggio alla mia terra, alla sua gente, ai valori che la caratterizzano” ha detto lui stesso sul set cinematografico. Il film è interpretato con grande maestria da Roberto Herlitzka che proprio per questa interpretazione ha ricevuto il primo premio alla 62° edizione del Festival Internazionale del Cinema. Sempre a Salerno la pellicola è stata premiata anche per la miglior colonna sonora scritta da Giuliano Sangiorgi. Produttore della pellicola è Paolo Ghezzi responsabile della Nervous Pixel. La pellicola è stata realizzata grazie al sostegno della Provincia autonoma e di istituzioni ed enti locali. Il 16 gennaio , alla presentazione e anteprima al Cinema Astra di Trento, erano presenti il Presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai, il regista Dario Baldi, alcuni attori del cast e il produttore Paolo Ghezzi della Nervous Pixel. Girato nello splendido scenario del Lagorai e nei Comuni di Telve, Telve di Sopra, Carzano e Torcegno il film è stato presentato ieri alla stampa nazionale a Roma alla Casa del Cinema di Villa Borghese. A rappresentare il Trentino c’era il consigliere provinciale Giovanni Battista Lenzi che ha ricordato come “il film di Marcello Baldi racconta una storia senza eroi e senza violenze, capace di parlarci di quest’epoca e delle sue contraddizioni”. Lontano dal trasferire trame di puri fatti che si sviluppano freneticamente il racconto cinematografico ha, infatti, un’andatura e un carattere che trasferiscono la bellezza dei luoghi e il lavoro dell’uomo e affronta contemporaneamente il tema attuale della supposta incompatibilità fra le diverse culture e religioni, fra popoli e razze diverse. Grande l’emozione di Dario, figlio del regista, nel presentare davanti agli organi di informazione la pellicola realizzata insieme al padre. “Voglio ringraziare soprattutto la gente di Telve, Telve di Sopra, Carzano e Torcegno - ha detto - per come ha partecipato alla realizzazione di questo film. L’entusiasmo e la pazienza di tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del film è stata un dono grande per mio padre e per il film”. . |
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