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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Settembre 2006 |
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PIEMONTE: PROGETTI DI FORMAZIONE PER CITTADINI EXTRACOMUNITARI UN BANDO PUBBLICO NE DEFINIRA´ I TERMINI DI PRESENTAZIONE NEI PAESI D´ORIGINE
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Torino, 20 settembre 2006 - La Giunta Regionale, con la deliberazione 51/3792 dello scorso 11 settembre, ha deciso di aderire all’iniziativa del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, ora Ministero della Solidarietà Sociale, di realizzare interventi di formazione e istruzione rivolti a cittadini extracomunitari che aspirano a fare ingresso in Italia per motivi di lavoro. Sono stati infatti approvati i criteri per la definizione di un Bando pubblico per la presentazione di progetti di formazione da realizzare nei rispettivi paesi d’origine dei cittadini interessati. Saranno finanziabili le azioni formative finalizzate all’inserimento lavorativo mirato nei settori produttivi italiani le cui imprese operano sia in ambito nazionale sia nei paesi d’origine dei cittadini extracomunitari cui sono destinati gli interventi, in particolare in Albania, Bosnia-erzegovina, Brasile, Marocco, Romania, Senegal e Tunisia. “I corsi - ha precisato l’assessore all’Istruzione e Formazione professionale Gianna Pentenero - prevedranno almeno un modulo di formazione obbligatoria (nozioni di lingua, legislazione e cultura italiana), a cui potranno aggiungersi uno o più moduli di formazione tecnica strumentale e un periodo di stage presso imprese o operatori localizzati nel paese d’origine dell’allievo oppure localizzati in Piemonte”. Diversi sono i settori di intervento individuati secondo le esigenze espresse dal mercato del lavoro regionale: assistenza e cura domiciliare, ristorazione, produzione industriale nel settore metalmeccanico, edilizia e costruzioni, agricoltura e zootecnica, trasporti, creazione d’impresa e turismo. “Abbiamo ritenuto importante e necessario aderire all’iniziativa ministeriale - continua l’assessore Pentenero - non solo per intervenire in modo più efficace nella realizzazione di interventi mirati alla migliore gestione dei flussi migratori sul nostro territorio, ma anche per garantire un miglior inserimento socio-lavorativo di manodopera qualificata rispondente al fabbisogno del mercato del lavoro piemontese, nell’ottica della cooperazione internazionale”. . |
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