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Notiziario Marketpress di
Lunedì 26 Gennaio 2009 |
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PARTECIPAZIONE A SIENA DELLA FONDAZIONE CORONINI ALLA GRANDE MOSTRA L’ARTE, IL GENIO, LA FOLLIA IDEATA DA VITTORIO SGARBI
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Siena, 26 gennaio 2009 - Da un’idea di Vittorio Sgarbi, in collaborazione con la Fondazione Mazzotta e promossa dal Comune di Siena e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, si inaugurerà a Siena il prossimo 31 gennaio una grande mostra intitolata “Arte, Genio, Follia. Il giorno e la notte dell’artista” che sarà allestita presso il Complesso Museale Santa Maria della Scala ed a cui parteciperà come prestatore anche la Fondazione Coronini. Oltre 300 opere racconteranno, fino al 25 maggio, il complesso rapporto fra produzione artistica e disagio mentale in un percorso che attraversa momenti fondamentali della storia dell’arte. Dipinti e sculture, alcune di grande impatto emotivo, daranno vita a un percorso espositivo articolato in otto diverse sezioni: la prima parte della mostra documenta l’emarginazione ed il riscatto dei “folli”. Partendo dal periodo medievale, in cui gli insani erano trasportati in grandi navi alla deriva verso “Mattagonia” (il reame della follia), si passa al racconto della vita manicomiale del Xvii secolo, documentata attraverso incisioni, strumenti medici e di contenzione utilizzati nella cura dei pazienti. Con l’avvento della cultura positivista viene messa da parte l’esperienza psicologica dell’individuo e si presta più attenzione alla natura biologica della malattia mentale, che vedeva in Cesare Lombroso l’esponente di maggior fama, non solo in Italia. In mostra le opere di grandi protagonisti dell’arte moderna e contemporanea, come Van Gogh, Kirchner, Much, Ernst, Diox, Grosz, Guttuso, Mafai e Ligabue, provenienti dai più importanti musei d’Europa: dal Museo d’Orsay, al Museo del Prado, dal Kirchner Museum di Davos al Musée de Beaux-arts di Lille. Numerosi anche i musei italiani, fra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Pinacoteca di Brera e la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, la Galleria Internazione d’Arte Moderna – Cà Pesaro di Venezia, il Museo Marino Marini di Firenze e la Fondazione Palazzo Coronini Cronberg che ha concesso il prestito di una delle due straordinarie “teste di carattere” di Fran Xaver Messerschmidt (1736-1783) che possiede: si tratta de L’uomo che guarda il sole, uno dei circa settanta studi fisiognomici prodotti dallo scultore austriaco fra il 1770 ed il 1780. Le teste di carattere, che diedero all’artista così tanta notorietà, evocano le ricerche contemporanee dello scrittore religioso svizzero Johann Kaspar Lavater (1741-1801) effettuate sul medesimo soggetto: nei suoi numerosi scritti affiora la convinzione che dall’analisi delle fisionimie di uomini illustri si potesse trarre indicazioni psicologiche. A sua volta Lavater era stato ispirato dalle teorie del medico viennese Friedrich Anton Mesmer (1734-1815) che formulò la celebre teoria sul magnetismo animale e con il quale anche Messerschmidt fu in contatto. L’interesse di Vittorio Sgarbi per le teste di Messerschmidt della Fondazione Coronini si era già rivelato nel 2005, quando richiese ed ottenne il prestito dell’altro esemplare, Lo starnuto, per la mostra “Il male. Esercizi di pittura crudele”, che egli curò e fece allestire presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi, a Torino. . |
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