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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Febbraio 2009
 
   
  A BREVE DELIBERA PER ACCORPAMENTO O FUSIONE IPAB DEL LAZIO

 
   
  Roma, 2 febbraio 2009 - “Nei prossimi giorni proporrò alla giunta regionale e alla Commissione consiliare competente la delibera per la razionalizzazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e Beneficenza (Ipab) prevista nella finanziaria regionale”. Lo ha annunciato l’Assessore regionale agli affari istituzionali, enti locali e Sicurezza, Daniele Fichera. “L’ipotesi - precisa - prevede la fusione o l’accorpamento di diverse Ipab distribuite in tutto il territorio regionale. Le Ipab coinvolte nell’intervento potranno essere aggregate in poli, attraverso criteri puntuali e stringenti: dovranno operare nella stessa Provincia, erogare servizi compatibili e offrire garanzie di autonomia economica e finanziaria per la realizzazione dei propri scopi statutari”. Il processo dovrà essere condiviso dagli Enti locali interessati in modo da giungere al piano definitivo entro tre mesi e all’effettiva riduzione degli enti entro quest’anno. Nella proposta di accorpamento o di fusione resteranno esclusi enti che operano in specifici settori come l’Istituto per ciechi S. Alessio-margherita di Savoia nel settore dell’handicap e la Fondazione Piccolomini per l’assistenza di artisti. “Solamente 1 anno e mezzo fa - continua l’assessore Fichera - nel Lazio esistevano più di 100 Ipab. Con la prima fase del riordino complessivo abbiamo sciolto la metà di questi istituti, arrivando ai 54 enti attualmente esistenti. Abbiamo così eliminato un inutile carrozzone di Enti che non svolgevano alcuna attività da anni e, in alcuni casi, abbiamo restituito alla collettività beni e patrimoni inutilizzati. Con questo provvedimento, invece, passeremo dalle attuali 54 Ipab a circa 15 poli, tagliando di centinaia di unità i posti nei consigli di amministrazione. Dopo aver ridotto le società e gli enti regionali, prosegue quindi l’azione di questo assessorato per semplificare la Pubblica Amministrazione e per ridurne l’invadenza della politica”. .  
   
 

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