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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Febbraio 2009
 
   
  FIRENZE, DONNE E OCCUPAZIONE: COME CONCILIARE VITA E LAVORO TESTIMONIANZE A UN CONFRONTO PROMOSSO DALLA CONSIGLIERA PROVINCIALE DI PARITÀ

 
   
  Firenze, 4 febbraio 2009 - Adozione di buone prassi per conciliare tempi di vita e tempi di lavoro nei contratti decentrati di categoria. Il ricorso diffuso a queste misure appare indispensabile per sostenere l’occupazione femminile, soprattutto nell’attuale fase critica che l’economia italiana e mondiale sta attraversando. E’ un’indicazione emersa al convegno “La conciliazione vita/lavoro nella contrattazione decentrata”, promosso dalla Consigliera provinciale di Parità Maria Grazia Maestrelli in collaborazione con i coordinamenti donne di Cgil, Cisl e Uil. In un momento di confronto fra le parti sociali sul rinnovo del modello contrattuale nazionale, gli accordi di secondo livello possono offrire un’occasione di azione comune e unitaria sotto il profilo delle pari opportunità. Alcuni esempi sono stati fatti al convegno, riportando esperienze di pratiche aziendali favorevoli alla conciliazione (rimodulazione degli orari, estensione del part time, ecc. ), presenti in grandi imprese così come in piccole realtà ed in vari settori produttivi del territorio provinciale. Dagli interventi è risultato evidente il miglioramento complessivo della qualità del lavoro, con vantaggi sia per i dipendenti che per le aziende disposte a innovare la propria organizzazione. Fra le proposte emerse dalla tavola rotonda conclusiva – a cui hanno preso parte Mauro Fuso (segr. Gen. Cgil Firenze), Giovanni Ronchi (segr. Gen. Aggiunto Cisl Firenze), Arturo Papini (segr. Gen. Aggiunto Uil Firenze), Laura Salaorni (Vicepresidente Confindustria Firenze) e Danilo Paoli (Cna Firenze) – vi è la revisione del Patto provinciale per lo Sviluppo, con un impegno più marcato da parte di ogni attore sociale (istituzioni, sindacati, associazioni datoriali) nel contrastare, anche con gli strumenti citati, il rischio di espulsione delle donne dal mercato del lavoro. .  
   
 

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