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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Febbraio 2009
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: MISURE MIRATE PER L´AVIAZIONE D´AFFARI

 
   
  Strasburgo, 4 febbraio 2009 - Il Parlamento europeo rileva l’esigenza di tenere conto degli interessi e delle specificità dell´aviazione generale e d´affari nello sviluppo di future iniziative sul trasporto aereo. Chiede quindi una certa flessibilità per il settore nell´attuazione delle misure Ue sulla sicurezza e i controlli, e il miglioramento dell´accesso agli aeroporti, anche mediante un´assegnazione degli slot più favorevole. Sollecita poi il sostegno all´industria europea della costruzione di aeromobili. L’aviazione generale e di affari comprende tutte le operazioni degli aeromobili civili diverse dal trasporto aereo a fini commerciali, incluse le operazioni di trasporto aereo civile a richiesta del cliente contro remunerazione. L´europa conta circa 50. 000 aeromobili a motore adibiti all´aviazione generale e di affari a fronte di una flotta commerciale di circa 5. 000 aerei. Ad essi si aggiungono i 180. 000-200. 000 velivoli ultraleggeri e velivoli non motorizzati impiegati per il volo da diporto o sportivo. Nel 2006 circa il 9% di tutti i movimenti aerei registrati da Eurocontrol era costituito da voli dell´aviazione generale e di affari. Dal 2003, inoltre, il numero dei movimenti in questo segmento è cresciuto a un ritmo doppio di quello del resto del traffico aereo (un aumento del 22% del numero dei voli tra il 2003 il 2006, contro un aumento del 14% del traffico restante). Il Parlamento ha adottato con 524 voti favorevoli, 74 contrari e 6 astensioni la relazione di Luís Queiró (Ppe/de, Pt) che, accogliendo molto favorevolmente la comunicazione della Commissione sull´aviazione generale e di affari, sottolinea l’esigenza di tenere conto degli interessi e delle specificità di tale settore nello sviluppo di future iniziative politiche in materia di trasporto aereo, con l’obiettivo di rafforzarne la competitività. I deputati rilevano anche la necessità di svolgere valutazioni di impatto per segmento di attività finalizzate ad applicare normative differenziate in funzione delle diverse categorie di imprese e di utenti dello spazio aereo e invitano la Commissione a garantire che le norme di attuazione per la sicurezza dell’aviazione «siano proporzionate e commisurate alla complessità della rispettiva categoria di aeromobile e al suo funzionamento». Ritenendo che «un certo livello di flessibilità sia auspicabile nella fase di applicazione della normativa comunitaria», suggeriscono quindi di raggiungere questo obiettivo «delegando taluni poteri di controllo alle associazioni e alle organizzazioni dell’aviazione da diporto e sportiva». A patto, però, che queste «siano sottoposte ad adeguata sorveglianza». Chiedono inoltre alla Commissione di valutare la possibilità di stabilire «procedure di sicurezza e processi di controllo semplificati per i passeggeri dei voli dell’aviazione di affari», purché non sia compromessa la sicurezza. Il Parlamento sottolinea poi che è sempre più difficile per l’aviazione generale e di affari accedere sia agli aeroporti principali sia a quelli regionali, «poiché la crescita della domanda di trasporto aereo commerciale riduce la disponibilità di slots e di piazzali». Sollecita quindi la Commissione e gli Stati membri ad attuare misure intese ad utilizzare al meglio le capacità esistenti con una migliore programmazione e lo spiegamento di moderne tecnologie. Incoraggia inoltre gli Stati membri e le autorità regionali e locali ad investire nella modernizzazione e nella costruzione di aeroporti di piccole e medie dimensioni e nelle specifiche infrastrutture necessarie all’esercizio e allo stazionamento. Chiede inoltre di valutare la possibilità di destinare aeroporti potenziali o esistenti (compresi quelli militari in disarmo) agli usi specifici dell’aviazione generale e di affari. D´altra parte, il Parlamento rileva che l’aviazione di affari, laddove possibile, «deve poter accedere agli aeroporti principali per collegare le regioni d’Europa ai suoi centri economici». Pertanto, chiede alla Commissione di elaborare una relazione, entro la fine del 2009, sull´eventuale necessità di adeguare le pertinenti disposizioni del regolamento vigente sull’assegnazione delle bande orarie. Insiste poi sulla necessità di sviluppare un approccio armonizzato a livello europeo teso a garantire coerenza tra l’assegnazione delle bande orarie e i programmi di volo e, in tale contesto, invita la Commissione a proporre misure adeguate. Più in generale, i deputati auspicano che l’introduzione di un sistema per la gestione del traffico aereo con tecnologie moderne e innovative nel quadro del progetto Sesar contribuisca alla lotta contro la frammentazione dello spazio aereo europeo e la sua prevista congestione, aumentando nel contempo considerevolmente le capacità dello spazio aereo. Sottolineano poi che il programma Sesar deve comunque «tenere pienamente conto delle specificità dell’aviazione generale e di affari e generare vantaggi concreti per il settore senza gravarlo di oneri inutili». Pertanto, le norme del Cielo unico europeo e il progetto Sesar «non devono generare requisiti tecnologici sproporzionati ed eccessivamente costosi per gli apparecchi di piccole dimensioni utilizzati secondo le regole del volo a vista». Il Parlamento ritiene che l’impatto sull’ambiente dell’aviazione generale e di affari, in termini di emissioni di Co2 e di inquinamento acustico, «è relativamente modesto rispetto a quello generato dal trasporto aereo commerciale». Ma i deputati si dicono comunque persuasi dell´esigenza di ridurre le emissioni, anche se la maggior parte dell´aviazione generale e di affari non rientra nel campo di applicazione della proposta sull´estensione al trasporto aereo del sistema di scambio delle quote di emissione. L’inquinamento acustico, invece, deve essere affrontato a livello nazionale e locale secondo i deputati. Infine, i deputati invitano la Commissione ad adottare le misure appropriate per facilitare l’accesso ai mercati mondiali dell’industria europea della costruzione di aeromobili per l’aviazione generale e di affari, nonché a rafforzare il proprio sostegno alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione nel settore aeronautico, soprattutto attraverso le piccole e medie imprese (Pmi) che progettano e costruiscono aeromobili per l’aviazione generale e di affari. Rilevano poi l´esigenza di promuovere l’aviazione da diporto e sportiva, come anche gli aeroclub europei, in quanto costituiscono un’importante fonte di personale qualificato per tutto il settore dell’aviazione. Background - l´industria europea per l´aviazione di affari - Secondo la Commissione europea, nel settore dell´aviazione generale e di affari l´industria aeronautica dell´Ue è sana ed in rapida crescita. Il 75% circa di tutti i certificati di omologazione rilasciati dall´Easa riguardano questo settore. Nel primo semestre del 2007 i principali costruttori europei di aeromobili ad ala fissa per l´aviazione generale e di affari hanno collocato sul mercato prodotti per circa un miliardo di euro, con un incremento del 33,6% rispetto allo stesso periodo del 2006, valore che rappresenta il 16% circa del valore del mercato mondiale dell´aviazione generale e di affari. Al contempo reputano che vada sviluppato lo sfruttamento delle risorse fossili autoctone, in particolare i giacimenti di gas naturale sulla terraferma e off-shore, per contribuire ad accrescere l´autonomia energetica dell´Europa. Sollecitano inoltre incentivi per incrementare l´impiego dei combustibili biogenici nelle centrali elettriche alimentate a combustibili fossili. Sì all´energia nucleare, purché sia sicura - Con 355 voti favorevoli, 243 contrari e 44 astensioni, il Parlamento valuta positivamente la posizione generalmente favorevole della Commissione sull´energia nucleare e ne ricorda l´importanza, essendo prodotta da 15 Stati membri su 27 e utilizzata da un numero ancora maggiore di essi, soddisfacendo circa 1/3 della domanda di elettricità nell´Ue. Nel rilevare poi la competitività dell´energia nucleare, che non risente delle fluttuazioni del prezzo del combustibile, ritiene importante mantenere il suo contributo nel mix energetico e, a tal fine, promuovere la definizione di un quadro regolamentare ed economico armonizzato che agevoli l´adozione delle decisioni d´investimento necessarie. Chiedendo di elaborare una tabella di marcia concreta per gli investimenti nel nucleare, ritiene però tassativo lanciare un dibattito sull´uso sicuro di questa fonte di energia. Al contempo esorta gli Stati membri interessati ad intensificare gli sforzi per risolvere il problema dello smaltimento definitivo di ogni tipo di rifiuti radioattivi e ritiene essenziale garantire ai cittadini che nell´Ue l´energia nucleare «viene utilizzata in modo sicuro e trasparente, secondo il più alto livello di sicurezza tecnologicamente possibile». Accoglie quindi con favore l´adozione, da parte della Commissione, di una nuova proposta di direttiva che stabilisce un quadro comunitario per la sicurezza delle centrali nucleari. D´altra parte, l´Aula ha respinto - con 126 voti favorevoli e 495 contrari - un emendamento proposto dai Verdi che invitava gli Stati membri che ancora vi dipendono a «predisporre e ad attuare un piano di uscita graduale dal nucleare». .  
   
 

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