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Notiziario Marketpress di
Venerdì 06 Febbraio 2009 |
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CHIASSO JAZZ XII° FESTIVAL DI CULTURA E MUSICA JAZZ BUCHI NERI NEL VORTICE DI NUOVE ENERGIE MUSICALI SABATO 7 FEBBRAIO A COMO IL CONCERTO-ANTEPRIMA
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Con la trombettista Hilaria Kramer e il suo quartetto tutto al femminile, Ratrabra, sabato 7 febbraio alle ore 21 si terrà a Como, presso la Sala Bianca del Teatro Sociale, il concerto-anteprima della dodicesima edizione del Festival di cultura e musica jazz di Chiasso. Il titolo di questa edizione, “Buchi neri”, rimanda ai ‘buchi neri’ studiati da Einstein e rinvia alle misteriose energie che si sprigionano tra i ‘corpi’ (celesti, in questo caso), e che creano delle dinamiche sorprendenti, proprio come talvolta accade, sul piano delle emozioni, nei fenomeni artistici e nella musica. Come nei ‘Buchi neri’: quando una stella è molto massiccia (sei-sette volte più del sole, scrivono gli scienziati) esplode come supernova dando luogo all´oggetto più strano e affascinante del cosmo: un buco nero. Niente può fermare la caduta della materia verso il centro della stella, finché l´intera massa del nucleo non si concentra in un unico punto. L´oggetto che si forma, il buco nero, è qualcosa di così strano e così estremo che non può essere descritto con le leggi della fisica che valgono sulla Terra. Questo fenomeno, così straordinario e unico, ha sollecitato l’immaginario di molti artisti tra le arti figurative come in quelle musicali; pensiamo ai tagli e ai ‘buchi neri’ di Alberto Burri, e ad altri del Movimento Spazialista, come Lucio Fontana, Roberto Crippa, Mario De Luigi. Infrangendo la tela con buchi e tagli, lo spazio cessò, nel rivoluzionario gesto di Fontana, di essere oggetto di rappresentazione secondo le regole convenzionali della prospettiva; e la superficie stessa della tela, interrompendosi in rilievi e rientranze, entrò in rapporto diretto con lo spazio, la luce reali e le ombre. Tutto ciò rinvia in qualche modo anche al jazz, all’interagire dei ‘corpi’ musicali nell’improvvisazione e nella pulsazione ritmica dello swing, allo scandaloso scardinamento di codici e alla sua funzione innovativa che ne caratterizza la storia, sin dalle iniziali influenze musicali afroamericane agli inizi del Xx secolo. Nel jazz, parafrasando le parole dello stesso Fontana, le note abbandonano il piano della partitura e divengono forme spaziali, caratterizzate dall´uso estensivo dell´improvvisazione, di “blue notes”, di poliritmie e di progressioni armoniche audaci e insolite (se confrontate con quelle in uso nella musica classica)… tutto ciò libera energie nuove e nuovi vertiginosi ‘black holes’ di incomparabili emozioni. Anteprima Sabato 7 febbraio Como – Sala Bianca Teatro Sociale ore 21. 00: Ratrabra, Hilaria Kramer tromba, Co Streiff sassofoni, Beatrice Graf batteria, Karoline Hoefler contrabbasso. “Tomorrow is… the woman!” avrebbe detto Ornette Coleman nel1959, se avesse saputo che un giorno un agguerrito gruppo tutto al femminile avrebbe seguito con tanta creativa determinazione le orme del suo rivoluzionario quartetto, sfatando tra l’altro clamorosamente il luogo comune per cui le donne del jazz si limitano ad imporsi nei ruoli di cantante e in qualche caso di pianista. In realtà le quattro musiciste di Ratrabra si sono fatte notare da tempo anche nelle vesti di leader, a cominciare da Hilaria Kramer che non è nuova ad originali tributi come questo, basti pensare al progetto Zappatronix. Il suo incontro con Co Streiff risale agli inizi della sua formazione musicale, 25 anni or sono, quando entrambe studiavano alla scuola jazz di San Gallo. Scoprirono subito di avere una passione in comune e nacque così un quartetto senza strumento armonico ricalcato su quello storico del grande contraltista texano, che negli anni ha visto succedersi sezioni ritmiche diverse fino al 2006, quando si è definita l’attuale formazione di Ratrabra. La contrabbassista tedesca Karoline Hoefler e la batterista svizzera Beatrice Graf costituivano già una solida coppia in un’altra formazione femminile, le Four Roses, e si dimostrano partner ideali per sostenere il serrato dialogo di una line-up davvero affiatata e in grado di reggere il confronto con l’infuocato interplay del quartetto di Coleman. Una bella sfida, insomma, che vede impegnate quattro appassionate continuatrici di un approccio all’improvvisazione che può ancora riservare piacevoli sorprese. Il Festival proseguirà a Chiasso, presso lo Spazio Officina, nei giorni 12, 13, 14 febbraio 2009. . |
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