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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Febbraio 2009 |
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DISABILITA’ ED EMERGENZE AMBIENTALI CONVEGNO INTERNAZIONALE DI VERONA
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Verona, 24 febbraio 2009 - “Per dare le risposte più appropriate ai soggetti deboli, anziani, disabili, malati, non autosufficienti, in occasione di eventi calamitosi bisogna mettere attorno ad un tavolo e coordinare tra loro tutti gli enti deputati ad intervenire: dalla protezione civile innanzi tutto, al sistema sociosanitario, dal volontariato, ai comuni. Vanno realizzati protocolli precisi di intervento per scongiurare l’improvvisazione e dare risposte certe e non frammentate. Il progetto europeo Fsd da questo punto di vista è un passo importante da cui partire che deve ora essere tramutato in linee concrete al fine di ottimizzare le azioni in tutti i paesi europei”. Così Stefano Valdegamberi, Assessore regionale alle politiche sociali, ha introdotto i lavori del meeting internazionale sulle “esondazioni fluviali e soccorso alle persone con disabilità” che si è tenuto ieri al Grand Hotel di Verona. Il convegno internazionale è partito da un dato di fatto: la maggior parte dei fiumi più importanti d’Europa è soggetta a straripamenti improvvisi, specialmente in autunno e primavera. Di fronte a questa realtà è stato presentato il progetto Fsd (flooding: rapid response and simulation schemes for safety of disabled) ovvero “esondazioni fluviali: risposte rapide e schemi di simulazione per la sicurezza delle persone con disabilità” che, iniziato nel 2006 e ora in fase di conclusione, ha lo scopo di migliorare le procedure di soccorso di persone con disabilità in caso di esondazioni fluviali. L’iniziativa vede impegnati gli esperti delle protezioni civili europee e i rappresentanti delle associazioni dei disabili nell’elaborazione di protocolli comuni. “Nel Veneto -ha detto Valdegamberi- c’è la massima attenzione a questi problemi e faremo in modo che l’applicazione del progetto europeo divenga pratica quotidiana per i nostri servizi sociosanitari e di protezione civile”. Durante i lavori del meeting sono state ricordate da Francesco Bianchini della Direzione Protezione Civile della Regione Veneto, le alluvioni del ’51 del Polesine, del ’66 in parte nel Polesine e a Venezia, e alcune altre esondazioni fluviali più recenti nel territorio regionale durante le quali si sono manifestate diverse carenze proprio nello spostamento in sicurezza di malati, anziani, disabili. Sono quindi necessarie queste esperienze internazionali che mettono a confronto le diverse strutture di protezione civile e puntano ad accordi di cooperazione internazionale per parlare un linguaggio univoco in questo specifico settore. . |
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