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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Marzo 2009 |
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DENUNCIA STRANIERI IRREGOLARI; ASSESSORE ROSI INCONTRA PRESIDENTI ORDINI MEDICI PERUGIA E TERNI
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Perugia, 4 marzo 2009 - Incontro, ieri, a Perugia, tra l’assessore alla sanità della Regione Umbria, Maurizio Rosi, ed i Presidenti degli Ordini dei medici di Perugia, Graziano Conti, e di Terni, Aristide Paci, sulla questione dell’accesso alle strutture sanitarie degli stranieri non in regola con le norme di soggiorno. Nel corso dell’incontro Rosi ha espresso “condivisione” sul dissenso espresso dagli Ordini provinciali dei medici umbri rispetto all’emendamento al Testo Unico sull’immigrazione che prevede la denuncia degli stranieri irregolari che si rivolgono alle cure di sanitari italiani. Si tratta per gli Ordini umbri di un tentativo di utilizzare la professione per finalità non proprie. “Il nostro dissenso – hanno detto Conti e Paci - è motivato da ragioni etiche e deontologiche legate all’esercizio della professione ed ai suoi delicati risvolti civili e sociali. Dovere del medico, deontologico prima ancora che giuridico – hanno sottolineato, è infatti la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona”. Rosi ha ricordato che la Giunta regionale si è pronunciata sull’argomento con l’auspicio che il Parlamento non giunga a varare questo provvedimento. La Giunta regionale ha espresso un giudizio fortemente negativo sull’emendamento della Lega, che va contro i principi di base della sanità pubblica e il senso di umanità. Si tratta peraltro di norme di difficile applicazione pratica. L’obbligo della segnalazione, per l’assessore, produrrebbe “un inevitabile effetto deterrente all’accesso alle prestazione sanitarie da parte di stranieri irregolari, con conseguenze non solo sul singolo individuo, ma anche sull’intera popolazione. Si possono fare esempi concreti derivanti dall’applicazione della norma – ha spiegato, come l’impossibilità di controllare fenomeni legati a malattie trasmissibili per cui esistono programmi di vaccinazione, rappresentando così un pericolo per la salute dei singoli e dell’intera comunità. L’assessore ha poi annunciato che, su mandato della Giunta regionale, si rivolgerà alla Commissione Nazionale Salute perché si faccia portavoce del dissenso diffuso tra le Regione italiane e chieda la non approvazione dell’emendamento. L’assessorato regionale alla Sanità - ha aggiunto Rosi - promuoverà incontri con le categorie professionali interessate “per continuare gli approfondimenti in corso e perché vengano messi a punto gli strumenti più efficaci a tutela della salute, evitando al contempo agli operatori sanitari atti contrari alla loro deontologia professionale”, come concordato anche con i vertici degli Ordini dei medici umbri. Sulla base di allarmi lanciati dalle organizzazioni sindacali che segnalano un drastico calo di stranieri che si rivolgono alle strutture sanitarie - ha infine concluso Rosi, ricordo che la normativa vigente prevede ancora il divieto per i medici di denunciare stranieri non in regola con i permessi di soggiorno”. . |
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