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Notiziario Marketpress di
Venerdì 06 Marzo 2009 |
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8 MARZO, GIORNATA DELLA DONNA: L´EUROPA MANTIENE L´EMANCIPAZIONE FEMMINILE TRA LE PRIORITÀ DELLA SUA AGENDA MONDIALE
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In occasione della giornata internazionale della donna dell’8 marzo, che quest’anno ha per tema “donne e uomini uniti per porre fine alla violenza nei confronti delle donne e delle ragazze”, la commissaria europea alle relazioni esterne Benita Ferrero-waldner ribadisce il costante impegno politico e finanziario della Commissione nella lotta per i diritti delle donne. L’emancipazione femminile continua ad occupare un posto di primo piano nell’agenda mondiale dell’Ue. Nel 2008 la commissaria Ferrero-waldner ha condotto un’iniziativa volta a dare nuovo impulso all’effettiva attuazione della risoluzione 1325 delle Nazioni Unite su donne, pace e sicurezza. L’iniziativa, cui hanno partecipato 40 donne di tutto il mondo che occupano posizioni di rilievo nella politica, nell’economia e nella società civile, ha prodotto una raccomandazione a seguito della quale il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha accettato di organizzare una conferenza ministeriale nel 2010 per fare un bilancio dei progressi realizzati e per esaminare in qual modo si possa ulteriormente rafforzare l’impatto della risoluzione 1325. Sempre in occasione della giornata internazionale della donna, la Commissione europea lancia, sotto il patronato della principessa Mathilde del Belgio, un concorso internazionale di disegno, nell’ambito del quale i bambini dei Paesi terzi sono invitati ad esprimere la loro visione della parità tra donne e uomini. Finora al concorso hanno partecipato circa 60. 000 bambini, tra gli otto e i dieci anni, di 61 Paesi. In occasione della giornata internazionale della donna, la commissaria europea per le relazioni esterne e la politica di vicinato Benita Ferrero-waldner ha dichiarato: “Sono consapevole del fatto che la piena emancipazione delle donne è un lontano miraggio per molte donne nel mondo. Ribadisco dunque la mia ferma intenzione di mantenere invariato il nostro livello sostenuto di impegno e di fare in modo di mantenere le nostre promesse di mobilitare al massimo i nostri strumenti politici e finanziari per rafforzare le risoluzioni 1325 e 1820 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su donne, pace e sicurezza. Non possiamo abbassare la guardia finché i diritti di ogni donna non saranno rispettati e tutelati nel mondo intero. Inoltre, dobbiamo investire nel futuro coinvolgendo i bambini e sensibilizzandoli alle questioni relative alla parità tra donne e uomini. La conferenza internazionale Women’s Empowerment, Leadership Development, International Peace and Security, attualmente in corso a Monrovia, costituisce un evento importante per l’emancipazione delle donne e spero che avrà un grande successo”. Per quanto riguarda in particolare la risoluzione 1325 (2000) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su donne, pace e sicurezza, la commissaria Benita Ferrero-waldner si è espressa in questi termini: “Mi rallegro di cuore dell’accordo del segretario generale delle Nazioni Unite sulla necessità di organizzare una conferenza di follow-up sulla risoluzione 1325. Nel decennio che è passato dall’adozione della risoluzione, abbiamo constatato alcuni progressi nella sua attuazione, come la partecipazione delle donne ai negoziati di Juba riguardanti il nord dell’Uganda o la partecipazione di gruppi di donne ai negoziati per la pace in Colombia, in Nepal o in Sri Lanka. Tuttavia, permangono sfide enormi perché purtroppo l’attuazione della risoluzione 1325 è stata spesso insufficiente”. La risoluzione 1325 (2000) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è importante perché è la prima risoluzione mai adottata dal Consiglio di sicurezza che riguardi specificamente l’incidenza della guerra sulle donne e il contributo di queste ultime alla risoluzione dei conflitti e ad una pace duratura. Su invito della commissaria Benita Ferrero-waldner, più di 40 donne che occupano posizioni di primo piano in vari Paesi si sono incontrate a Bruxelles il 6 marzo 2008 per discutere in qual modo si possano valorizzare le capacità delle donne per contribuire alla sicurezza umana e, in particolare, alla prevenzione e risoluzione dei conflitti. Le partecipanti hanno deciso di cercare di rafforzare il dialogo con i governi e i dirigenti che dubitano della necessità di promuovere l’emancipazione femminile. Dopo la conferenza, le partecipanti hanno invitato il segretario generale delle Nazioni Unite a dare nuovo impulso all’effettiva attuazione della risoluzione 1325 ed a convocare una conferenza ministeriale nel 2010 (decimo anniversario della risoluzione) per fare un bilancio dei progressi realizzati e per esaminare in qual modo si possa ulteriormente rafforzare l’impatto della risoluzione 1325. L’unione europea è impegnata a discutere le questioni relative alla parità uomo-donna con i suoi partner internazionali e ad integrare tali questioni in tutte le sue azioni esterne. Ogni anno, il 35% circa dell’aiuto allo sviluppo accordato dalla Commissione europea riguarda progetti nei quali la promozione della parità uomo-donna riveste un ruolo importante. Inoltre, per il terzo anno consecutivo, l’8 marzo 2009 la Commissione europea lancia un concorso internazionale di disegno sul tema dell’uguaglianza tra donne e uomini. Il concorso invita i bambini dei Paesi terzi ad esprimere la loro visione della parità tra donne e uomini. Due disegni per regione saranno selezionati da una giuria istituita a Bruxelles e composta da bambini dei 27 Stati membri dell’Ue. A ciascun vincitore sarà assegnato un premio di 1. 000 euro e un’esposizione verrà in seguito inaugurata nell’autunno 2009. . |
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