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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 18 Marzo 2009 |
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FINCO: SÌ AL 30 – 35% PER LA “SOSTITUZIONE URBANA” CON PREMIO VOLUMETRICO. CAUTELA SUL 20% (AMPLIAMENTO DELL’ESISTENTE)
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Roma, 18 marzo 2009 - Rossella Rodelli Giavarini, Presidente di Finco (Federazione di Confindustria che rappresenta le Industrie ed i Sistemi per le Costruzioni e Manutenzioni edili e stradali), dichiara il suo auspicio per un’applicazione quanto più possibile rapida ed uniforme a livello nazionale del provvedimento, in realtà composto di vari aspetti (Housing Sociale, Sostituzione Urbana, Ampliamento). “La uniformità o meno del comportamento delle Regioni costituirà un banco di prova per l’efficacia del federalismo. Il rischio è quello che si creino delle disparità tra cittadini italiani e tra imprese italiane di Regioni diverse, in termini di uguaglianza tra tutti i cittadini, ed in termini di forte differenziazione delle opportunità di lavoro tra le aziende. E’ quindi importante che venga dato un indirizzo incisivo, a livello centrale. ” “A chi paventa scenari negativi, con cementificazione selvaggia diciamo che in realtà quella che per noi deve essere al centro del Provvedimento è una Sostituzione Urbana di Qualità, con il totale rispetto delle tutele ambientali, architettoniche e paesaggistiche, con i criteri dell’efficienza energetica, con l’utilizzo delle fonti alternative. E’ inesatto parlare di cementificazione: non verrà consumato territorio (si deve poter ricostruire in loco oppure in posto diverso con inibizione tuttavia a riedificare nella zona abbattuta), ma si dovrà puntare sulla riqualificazione delle costruzioni esistenti. Questo è il nocciolo del progetto Abbattere per Ricostruire che Finco porta da tempo avanti e che è in buona sostanza la parte centrale del Piano Casa 2, dal punto di vista Finco. Per quanto riguarda gli ampliamenti non possiamo che confermare la necessità di precisi vincoli e l’inibizione agli immobili tutelati o non in regola, come appare scontato, nonchè la massima attenzione ai confini dell’utilizzo dell’istituto del ravvedimento operoso. ” Risulta quindi importante sottolineare soprattutto la possibilità di aumento del 30% della volumetria esistente per gli edifici residenziali o assimilati e fino al 30% della superficie coperta per quelli adibiti ad uso diverso. Attraverso l’utilizzo di materiali efficienti dal punto di vista energetico (non genericamente “bio”, ma efficienti energeticamente) si potrà raggiungere un incremento del 35%. Anzi sarebbe opportuno innalzare il premio, per quest’ultimo tipo di intervento, al 40%. Importantissimo è poi l’aspetto riguardante la “sburocratizzazione” dei procedimenti con ciò che ne consegue anche in termini di diritti del cittadino e di trasparenza dell’azione amministrativa. Da parte di Finco, quindi, il sostegno alla promozione della riqualificazione del patrimonio edilizio è forte ed assoluto per quanto riguarda il rinnovamento del patrimonio esistente, positivamente cauto con riferimento all’ampliamento degli edifici esistenti. “Puntare in questo modo sul grande comparto delle costruzioni come settore trainante capace di traghettare il Paese fuori dalla crisi è un atteggiamento consapevole e condivisibile, soprattutto perché stiamo parlando di un volano per l’economia che non necessita di soldi pubblici” prosegue la Presidente di Finco. “Potrebbe innescarsi un circolo virtuoso, con le famiglie che danno lavoro ad una quantità di imprese, smuovendo il credito bancario, che deve essere – aspetto che non mi stanco di sottolineare – a fianco delle imprese. ” “Dopo aver realizzato tre Congressi nazionali su questi temi, ed aver portato per anni le nostre istanze presso le sedi competenti, è senza presunzione che Finco sente di aver contribuito al percorso del Provvedimento in questione. E come sempre rimane a disposizione per fornire un ulteriore apporto pratico e costruttivo”. . |
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