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Notiziario Marketpress di
Lunedì 30 Marzo 2009 |
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IL PRESIDENTE LOIERO INCONTRA LA MINORANZA, CONDIVISO IL PIANO DI RIENTRO SANITÀ CALABRESE
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Reggio Calabria, 30 marzo 2009 - Un confronto franco e senza veli. E una condivisione piena da parte dell’opposizione di centrodestra dei gravi problemi della Sanità in Calabria e del percorso ipotizzato dalla Giunta che dovrà portare all’azzeramento del deficit e alla nuova offerta di assistenza. Senza infingimenti il presidente della Regione Agazio Loiero, nell’incontro che si è svolto il 25 marzo a Palazzo Alemanni, ha rappresentato la realtà per quella che è, e ha offerto alla valutazione dei capigruppo in Consiglio regionale quei dati, ancora incerti perché il monitoraggio dell’advisor Kpmg non è ancora perfezionato, sul disavanzo nel settore che impongono scelte nette e condivise, partendo dall’assunto che quello alla Salute è un principio irrinunciabile che riguarda tutti i cittadini calabresi. Attorno al tavolo con Loiero, in rappresentanza del centrodestra, c’erano i consiglieri regionali Pino Gentile, Pasquale Senatore, Giovanni Nucera, Michele Trematerra. Gianpaolo Chiappetta, Francesco Talarico, Domenico Tallini e Salvatore Pacenza. “Sentivo il bisogno di dirvi come stanno andando le cose in Sanità, fornirvi tutti i numeri disponibili e chiedere uno sforzo unanime per venire fuori da una situazione che tutti stiamo subendo”, ha detto Loiero, spiegando come negli anni si è formato un debito ancora non definito nella sua cifra esatta ma per il quale si sta già preparando un piano di rientro che non prevede chiusure ma rimodula la presenza degli ospedali sul territorio, progetta la realizzazione di Case della Salute, di Utap, di presidi diffusi, insomma, dotati di professionalità adeguate e di tecnologia di avanguardia che permetteranno efficienza e risparmi. “Il gioco cambia. Questo è un passaggio di stagione politica – ha rivendicato Loiero – e si impone un’unità d’intenti. Ho voluto io, una volta per tutte, che si facesse luce e chiarezza nei conti della Sanità e l’ho inteso come una missione, convinto che solo con una operazione verità e un cambio di passo possiamo garantire ai calabresi il loro diritto a essere curati, bene e nella loro terra. La diagnosi è grave ma non infausta solo se ci muoviamo subito e tutti assieme”. Poi Loiero, paventando drastici interventi sulle ragionerie delle Asp e della Aziende Ospedaliere responsabili di conti che il governo ha giudicato come assolutamente non credibili e inaffidabili, ha elencato i mali che affliggono il settore. Tra questi mali, individuati dai tecnici, la mancanza di un sistema informativo che consenta di monitorare l’evolversi della situazione per indirizzare l’azione di governo, la forte disomogeneità tra pubblico e privato, i costi della farmaceutica in alcune aree incontrollabili, il costo del personale (ipertrofico quello amministrativo in alcune aziende), i ricoveri inappropriati che gravano in maniera abnorme sui bilanci, gli sprechi generalizzati. Tutti i presenti hanno dato atto a Loiero degli sforzi che sta facendo per risanare i conti anche mediante un piano di rientro (la Calabria sarebbe l’ottava regione d’Italia a farlo) che potrebbe prevedere interventi pesanti, pronti ad sostenerlo anche nella trattativa con il governo centrale. “Le responsabilità sono di tutti e nessuno può dire io non c’ero perché il debito viene da lontano”, ha affermato Senatore, sollecitando un colpo di reni di tutta la classe dirigente. Sulla stessa lunghezza d’onda Talarico (“Incontro positivo, siamo disponibili a dare il nostro contributo al Piano sanitario e predisporre strumenti legislativi adeguati al rilancio del settore) e Chiappetta (“C’è bisogno di approfondire, sono soddisfatto delle informazioni, lavoreremo per un percorso condiviso ma evitiamo nuove disfunzioni e anomalie”). Tallini è andato oltre offrendo il coinvolgimento diretto del centrodestra anche sui tavoli romani “per togliere a tutti tentazioni di strumentalizzazione per una realtà da addebitare ai vari governi”. Pacenza, dal canto suo, dando atto dell’impegno di Loiero, ha richiamato l’attenzione sulla spesa farmaceutica e sulla “possibilità di partecipare alla elaborazione del Psr”. Un “discorso di prospettiva” quello di Trematerra, pronto a partecipare allo sforzo collettivo: “Salvare le persone con un sistema di urgenza-emergenza che funzioni, niente chiusure ma trasformazione di ospedali, bloccare in qualche modo la mobilità passiva sempre più onerosa”. Per Gentile “la situazione è gravissima e dal federalismo arriveranno altre difficoltà. E’ la volta buona per far quadrare i conti, intervenendo dove c’è da intervenire, evitando ospedali doppioni, avendo presente costi e benefici, evitando case di cura private ripetitive del pubblico e dando ai calabresi una Sanità migliore”. Giovanni Nucera, per il quale l’incontro di oggi è “un segnale di speranza”, rivolgendosi a Loiero lo ha invitato ad attuare subito “tutte le terapie disponibili” per superare la drammatica situazione: “Sono con te – ha detto al presidente – e apprezzo il lavoro fatto. I calabresi hanno bisogno di una sanità che funzioni e noi dobbiamo operare per tale obiettivo. Mi affido per questo alla maturità di tutti i consiglieri e della stessa giunta”. All’incontro odierno erano presenti anche il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova, che ha parlato di misure significative da assumere, e il capogruppo del Pd Nicola Adamo. Domani si riprende. Di mattina Loiero incontrerà, oltre Bova e Adamo, i consiglieri di maggioranza e i segretari dei partiti della coalizione. Nel pomeriggio sarà il turno dei segretari dei sindacati regionali. Si vuole fare in fretta e bene. E c’è bisogno di assunzioni di responsabilità da parte di tutti. . |
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