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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Marzo 2009
 
   
  RANIBIZUMAB (LUCENTIS), L’ANTICORPO CHE PUÒ SALVARE LA VISTA, È ORA DISPONIBILE IN ITALIA A CARICO DEL SSN

 
   
  Milano, 30 marzo 2009 - Via libera alla rimborsabilità di ranibizumab, l’anticorpo monoclonale di Novartis, indicato per i pazienti con Dmle neovascolare. Ranibizumab è il primo ed unico farmaco anti-angiogenico che ha dimostrato in un ampio programma di studi clinici di migliorare la visione, permettendo un concreto miglioramento della qualità della vita dei pazienti Sviluppato con Aifa un sistema di rimborso per garantire accesso gratuito al farmaco e appropriatezza prescrittiva nel rispetto della sostenibilità economica E’ ora disponibile a carico del Servizio Sanitario Nazionale per le persone affette da degenerazione maculare legata all’età (Dmle) neovascolare, ranibizumab, l’anticorpo monoclonale di Novartis, sviluppato specificamente per uso oftalmico. Ranibizumab, già raccomandato dal National Institute for Clinical Excellence (Nice), rigoroso ente britannico che esamina il costo-beneficio dei farmaci, è il primo ed unico farmaco anti-angiogenico che ha dimostrato, in un ampio programma di studi clinici su oltre 7. 500 pazienti, di migliorare la visione, prevenire l’evoluzione della malattia fino alla perdita della vista e quindi, anche la qualità della vita dei pazienti. (1-4) Nel mondo, ogni anno, circa mezzo milione di persone perde la vista a causa della Dmle; in Italia si stima che circa 260. 000 persone sono affette dalla forma più grave, quella neovascolare che registra 20. 000 nuovi casi ogni anno. “Ranibizumab arrestando la formazione dei neovasi con il massimo rispetto della retina sana, migliora in una percentuale significativa, la funzionalità visiva del paziente, consentendo il recupero della propria autonomia nello svolgimento delle attività della vita quotidiana. – afferma Filippo Cruciani del Dipartimento Scienze Oftalmologiche dell´Università La Sapienza di Roma – Con ranibizumab si apre sia per il paziente che per il medico una nuova prospettiva di cura e un nuovo approccio alla malattia: si può infatti comunicare al paziente un’evoluzione più positiva rispetto al passato quando ci si limitava a trattarlo con la consapevolezza che era possibile solo rallentare la progressione della malattia”. “La rimborsabilità di ranibizumab – afferma Mark Never, Amministratore delegato di Novartis in Italia – rende finalmente disponibile anche in Italia gratuitamente una terapia che rappresenta un importante passo in avanti nella cura della Dmle neovascolare. L’innovativo modello di rimborso concordato con l’Aifa concilia il diritto dei pazienti ai farmaci più innovativi ed efficaci in un contesto di impiego attento delle risorse economiche pubbliche”. E’ stato infatti raggiunto con le Autorità un accordo che prevede il monitoraggio dell’intero percorso terapeutico, dalla diagnosi al trattamento e alla valutazione dei risultati ottenuti al fine di assicurare l’appropriatezza prescrittiva e la sostenibilità economica. “La sostenibilità economica delle terapie è strettamente legata al diritto dei pazienti di accesso alle cure. Questo vale in particolare per i farmaci biotecnologici innovativi che spesso rappresentano un’importante alternativa terapeutica, se non l’unica, per alcune categorie di pazienti. – afferma Walter Ricciardi, direttore Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane e Istituto di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma – Il modello di rimborso “payment by results” è volto a promuovere una più alta qualità delle cure e dell’assistenza sanitaria sulla base dei risultati e risponde all’annosa questione del disallineamento tra i bisogni di salute e le risorse disponibili per soddisfarli. Questo modello di rimborso, già avviato in campo oncologico, viene per la prima volta applicato in campo oftalmico ed offre un’importante opportunità per utilizzare la pratica clinica allo stesso tempo come cura e strumento di valutazione dei risultati clinici, combinando assistenza e ricerca”. “Da sempre impegnati nella prevenzione della cecità e difesa della vista accogliamo positivamente questa decisione che rappresenta uno straordinario passo in avanti per tutte le persone affette da degenerazione maculare legata all’età – afferma l’Avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della Iapb Italia onlus – poiché garantisce ai malati la possibilità di accedere ai migliori trattamenti disponibili senza differenze legate al reddito, all’età e allo stato sociale. Questo provvedimento – conclude il Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità – testimonia l’impegno del Servizio Sanitario Nazionale verso una patologia destinata ad incidere sempre più sulla salute degli italiani e l’impegno delle Istituzioni nella prevenzione della cecità e della disabilità visiva. ” .  
   
 

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