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Notiziario Marketpress di
Venerdì 03 Aprile 2009 |
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PRIMAVERA ALLE TERME
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Per molti stabilimenti termali trentini l’arrivo della primavera coincide con l’avvio di una nuova stagione dedicata alla salute ed alla bellezza della pelle. Dopo la pausa invernale hanno infatti riaperto i battenti le terme di Comano e quelle di Roncegno, mentre per le altre bisognerà pazientare qualche settimana. Le prime sono l’ideale nella cura di psoriasi, eczemi e dermatiti di grandi e piccini, sfruttando un’acqua ricca di bicarbonato, calcio e magnesio che alla sorgente presenta una temperatura di 27°. Lo stabilimento vanta inoltre un moderno comparto wellness, per i cui trattamenti viene impiegata la linea cosmetica Salus per Aquam, composta da prodotti di grandissima qualità, scientificamente provati e ottenuti con l’acqua termale di Comano in aggiunta a materie prime e ingredienti largamente, se non esclusivamente, naturali. A metà marzo hanno ripreso la propria attività anche le terme di Roncegno-casa Raphael, particolarmente indicate nel campo della medicina omeopatica, antroposofica e fitoterapica. Bisognerà invece attendere il 27 aprile per poter usufruire delle acque minerali del centro di Levico, classificate come arsenicali-ferruginose per la presenza di arsenico e per l’elevato contenuto di ferro, componenti che determinano un’azione sedativa sul sistema nervoso. Il mese successivo, maggio, registrerà l’apertura della struttura di Garniga, circondata da un giardino naturale ricco di erbe alpine riconosciute per le preziose proprietà mediche e terapeutiche, ed utilizzate per effettuare la fitobalneoterapia, nonché delle terme di Rabbi e di Pejo. Le prime sono indicate nella cura dei disturbi della circolazione ed hanno un’azione specifica nelle malattie reumatiche di natura cronica, mentre alle acque termali di Pejo è riconosciuta una straordinaria efficacia nelle malattie respiratorie, circolatorie, reumatiche e dermatologiche. Sono invece aperte tutto l’anno le terme Dolomia in Val di Fassa, note fin dall’antichità per la qualità terapeutiche delle loro acque che sgorgano nel cuore delle Dolomiti ladine dall’unica sorgente solforosa del Trentino, così come quelle dello stabilimento Valrendena a Caderzone che, sfruttando l’acqua della fonte ferruginosa S. Antonio, bene si presta al trattamento delle vasculopatie periferiche, delle affezioni dermatologiche, delle affezioni osteoarticolari e delle patologie dell’apparato respiratorio. Info: www. Visittrentino. It . |
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