|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Venerdì 03 Aprile 2009 |
|
|
|
|
|
CHIEDO ASILO GIOVANI TARTARUGHE OSPITI NELL’ ASILO DELLE TARTARUGHE ALL’ ACQUARIO DI CATTOLICA
|
|
|
|
|
|
Si chiamano Gaia e Beckett, hanno circa tre anni e provengono dal Centro Turtle Point di Napoli, si tratta di due piccole tartarughe marine della specie Caretta caretta, arrivate ieri sera,(31/03/09) sono loro le prime ospiti dell’Asilo per le tartarughe marine il nuovo ambiente, che sabato 4 aprile aprirà al pubblico all’ Acquario di Cattolica, presentate oggi, durate la conferenza stampa sulle novità dell’ Acquario di Cattolica. Questo progetto nasce per potenziare la collaborazione già attiva tra l’Acquario di Cattolica, la Stazione Zoologica A. Dhorn di Napoli e la sua struttura distaccata il Turtle Point, rinomato centro di cura e riabilitazione delle tartarughe marine trovate in difficoltà. Gaia e Beckett, cosi battezzate a Napoli, sono 2 esemplari di Caretta caretta, una specie diffusa in Mediterraneo, ma anche ad alto rischio di estinzione a causa delle attività umane e di fattori ambientali sfavorevoli. Questa sinergia, da vita al primo Asilo delle tartarughe, un luogo nato per ospitare giovani tartarughe marine durante le fasi più vulnerabili della loro vita, è un ambiente protetto che potrà garantire loro, un periodo temporaneo di convalescenza durante il quale lo staff dell’ Acquario, (acquaristi, biologi e veterinario) , ne monitorerà la crescita, (variazioni di peso e di taglia) l’ autonomia e ne garantirà il perfetto stato di salute allo scopo di riportarle in mare “Saranno reintrodotte in natura, non appena le loro dimensioni dai 35 cm di oggi, arriveranno a raggiungere circa i 50 cm”, spiega la Dott. Ssa Flegra Bentivegna curatore della Stazione Zoologica di Napoli. La storia di Gaia e Beckett, è legata ai cambiamenti climatici del pianeta, parte dall’inverno 2008 quando furono catturate accidentalmente da un peschereccio in una rete a strascico a nord del golfo di Napoli, trovate assiderate in un area identificata dagli studiosi come zona di pascolo, cioè ricca di cibo per le tartarughe. Le due tartarughe marine, per i cambiamenti climatici di un estate troppo prolungata, sono rimaste più a lungo nelle nostre acque, anziche’ dirigersi verso le zone calde della Grecia e della Turchia, quando un improvviso abbassamento delle temperature, le ha colte di sorpresa assiderandole. Portate al Centro di Napoli e li curate con terapie di idratazione e vitaminiche, hanno ripreso gradatamente a mangiare, acquistando autonomia e peso, pronte per la fase successiva di convalescenza a Cattolica. Una volta definito il protocollo di mantenimento, monitorata la crescita e controllata la ripresa di tutte le loro funzioni, saranno riportate dall’Asilo dell’Acquario di Cattolica nel Tirreno per poi essere reintrodotte in mare dai responsabili della Stazione Zoologica di Napoli . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|