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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Aprile 2009
 
   
  NUOVO POLO NAUTICO DI VENEZIA “FORTE LA RICHIESTA DI PROFESSIONISTI DEL MARE” SABATO 4 APRILE L’INAUGURAZIONE

 
   
  C’è fame di marinai, di capitani, di costruttori di barche, di ufficiali di macchine e di coperta. C’è fame di professionalità e competenza. In tempo di penuria di lavoro, nonostante la crisi, il settore del mare chiede ancora professionisti. È quanto emerso nel corso del convegno “Polo Nautico di Venezia, un nuovo futuro sul mare”, organizzato dall’assessorato all’Educazione della Provincia di Venezia a Ca’ Corner, che ha raccolto i maggiori esponenti della formazione nautica e marinara del Veneto. In scaletta, le prospettive, gli scenari, le evoluzioni dell’istruzione di settore alla luce dell’inaugurazione del Polo Nautico di Venezia prevista il 4 aprile. Insomma: il contenuto nel nuovo contenitore ovvero la nuova formazione per il mare e la nuova, prestigiosa sede di Castello. Alla presenza del presidente della Provincia di Venezia Davide Zoggia e dell’assessore all’Educazione Andrea Ferrazzi, si sono alternati nel dibattito coordinato da Giampaolo Pavan, dirigente del settore Istruzione della Provincia, il dirigente scolastico dell’Istituto superiore “Giorgio Cini” Fausta Tocchio, il direttore marittimo del Veneto l’ammiraglio Stefano Vignani, Antonio Zacchello, di Confitarma, Giuliano Borella di Consormare e Stefano Quaglia dell’Ufficio scolastico regionale. 5300 marittimi in attività nel Veneto; 596 titoli “minori” rilasciati nel 2008 dalle capitanerie di Venezia, Chioggia e dai Circomare di Jesolo e Caorle; 104 idonei agli esami ufficiali a Venezia (su 159 candidati) nel 2008 per titoli di Coperta e di Macchina. I numeri del settore li ha dati stamane nel suo intervento l’ammiraglio Stefano Vignani, direttore marittimo del Veneto, il quale si è soffermato sull’importanza di una “regia” sui corsi svolti e sulle esigenze del territorio, sottolineando anche la scarsa qualità della preparazione dei giovani che affrontano esami di abilitazione. Il lavoro c’è, dunque, tanto che il commercio marittimo cresce di due, tre punti in più del Pil mondiale, così come cresce la flotta marittima sia in numero che in tonnellaggio. E se c’è lavoro deve esserci anche una formazione di qualità: “Dal momento in cui si è scelto di unire il Tecnico nautico Venier e il Professionale Cini in una unica sede – ha detto Davide Zoggia – ed era dicembre del 2005, il trend di iscrizioni è aumentato sensibilmente. La crisi che aveva colpito a Venezia questo settore di istruzione si è evidentemente fermata. Abbiamo fatto questa scommessa: ridare a Venezia un polo nautico che potesse costruire un futuro per i nostri giovani, un futuro sul mare. Tutti hanno contribuito a far nascere questo progetto, soprattutto il Comune di Venezia. Oggi, per noi – ha concluso il presidente – è un momento di grande soddisfazione”. “Era dal 1970 che si parlava di un polo nautico a Venezia – ha ricordato Andrea Ferrazzi – e finalmente ora c’è. Una delle partite più difficili che questa Amministrazione abbia incontrato, anche perché nelle more dei lavori per la sua costruzione si sono spostate altre quattro scuole. Dal punto di vista dell’edilizia il nuovo polo è straordinario: 8 milioni di euro spesi, il più importante investimento della Provincia per un solo sito. Ma così come importante è la sede – ha aggiunto – così determinante sarà ricostruire la qualità dell’offerta formativa, un’offerta a 360° costruita con la collaborazione del territorio e di tutti gli enti di settore più accreditati”. .  
   
 

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