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Notiziario Marketpress di
Martedì 07 Aprile 2009 |
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RICERCA, LE OSSERVAZIONI DI CONFINDUSTRIA BASILICATA
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Potenza, 7 aprile 2009 Dopo un’attenta indagine, svolta intervistando oltre 30 aziende, Confindustria Basilicata ha depositato, ieri , presso la Iii Commissione Consiliare Regionale, le proprie osservazioni sull’Aggiornamento della strategia regionale per la Ricerca, l’Innovazione e la Società dell’Informazione. «Siamo in un momento difficile, - ha dichiarato Pasquale Carrano, Vice Presidente di Confindustria Basilicata - non orientare in modo organico gli interventi in materia di ricerca e innovazione significa non guardare al futuro. Non sono più sufficienti, infatti, le spontanee iniziative dei singoli, siano essi imprenditori coraggiosi o amministratori illuminati. Si sente spesso ripetere che sui mercati insieme con le imprese competono i territori, i quali si differenziano tra loro per le condizioni di miglior competitività che sono capaci di porre in essere. In questa accezione ai governi, alla pubblica amministrazione, alle istituzioni finanziarie spetta il compito di finalizzare le proprie strategie economiche allo sviluppo del tessuto imprenditoriale. Mentre le imprese hanno la responsabilità, in un contesto virtuoso, di porre a frutto le condizioni di maggior competitività di cui possono usufruire. In tal senso riteniamo sia indispensabile portare il sostegno all’innovazione industriale al centro delle politiche programmatiche, anziché concepirla al traino della ricerca scientifica; così come pensiamo che una corretta e funzionale interconnessione tra imprese e mondo della ricerca non deve e non può essere limitata ai soli confini regionali. Inoltre - ha continuato Carrano – è importante riequilibrare il rapporto tra i fondi da destinare ai 4 assi ritenuti prioritari (80%) e quelli per i rimanenti settori industriali, che, nel documento di programmazione regionale, vengono definiti “tradizionali” (20%). Le aziende hanno la necessità di procedere, in maniera rapida, con specifici investimenti orientati all’innovazione di processo e di prodotto. Pertanto occorre emanare bandi gestiti in modalità “a sportello” di durata almeno annuale e senza vincoli così stringenti legati ai comparti o alle dimensioni ». Dopo aver evidenziato, inoltre, l’importanza della creazione di un sistema di valutazione degli interventi improntato alla chiarezza e affidato a professionisti qualificati ed extra regionali, Carrano ha espresso una considerazione sullo Sportello Regionale per l’Innovazione: «Sembrava destinato a diventare una mera e costosa duplicazione dei numerosi punti di accesso alle informazioni già esistenti sul nostro territorio, ed invece ha, oggi, le carte in regola per trasformarsi in una vera agenzia per l’innovazione se, come sembra, Area Science Park sarà incaricata di gestirne i servizi nella fase di start-up». . |
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