|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 14 Aprile 2009 |
|
|
  |
|
|
DISABILITA´. VALDEGAMBERI A PADOVA INCONTRA ASSOCIAZIONI REGIONALI SU FONDO NON AUTOSUFFICIENZA, VITA INDIPENDENTE, DOPODINOI, SERVIZI DOMICILIARITA´
|
|
|
 |
|
|
Padova, 14 aprile 2009 - Il disegno di legge per l´istituzione di un fondo regionale per la non autosufficienza, l´autonomia delle persone disabili in particolare tramite la realizzazione dei progetti di “Vita Indipendente”, un modello veneto per il “Dopodinoi”, il rafforzamento dei servizi per la domiciliarità, il ruolo della famiglia e delle associazioni dei disabili e del volontariato. Questi i delicati e basilari temi affrontati oggi dall´assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, nella Sala Valeri del Comune di Padova, con i rappresentanti delle associazioni regionali dei disabili e con i direttori dei servizi sociali delle Aziende Ullss del Veneto. Per quanto riguarda i progetti di “Vita Indipendente” Valdegamberi ha ricordato che nel Veneto sono attivi circa mille interventi personalizzati che valorizzano l´autonomia, l´indipendenza dei soggetti disabili. “Il modello veneto di ´vita indipendente´ – ha detto – è stato presentato a Roma, agli assessori alle politiche sociali delle Regioni, dai rappresentanti della Fish regionale e nazionale che ne hanno esplicitato la validità proponendolo anche al resto d´Italia come esempio di politiche di promozione dei diritti delle persone con disabilità e di dignità della persona con handicap”. L´assessore ha informato inoltre che la Regione ha istituito una Commissione sul ´dopodinoi´ per arrivare a individuare un modulo di risposte di garanzia per le famiglie e i soggetti coinvolti per accompagnare la persona disabile anche quando vengono a mancare i genitori. Nel bilancio regionale 2009 il capitolo unico ´fondo per la non autosufficienza´ mette insieme 680 milioni di euro di cui 470 milioni di euro per la residenzialità. “Numeri – ha rilevato l´esponente del governo veneto – che fanno capire chiaramente il bisogno di un riequilibrio a favore della domiciliarità per cui attualmente il governo veneto spende 60/70 milioni di euro, a cui vanno sommati i contributi per gli assegni di cura, per i centri diurni, per i servizi di sollievo per le famiglie”. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|