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Notiziario Marketpress di
Martedì 14 Aprile 2009 |
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INGEGNERIA ANTISISMICA: PRESENTAZIONE
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"Relia" Gorizia, 14 aprile 209 - - "Il Progetto ´Relia´ valorizza la prospettiva internazionale e la vocazione di Gorizia ad assumere un ruolo centrale nell´area e a diventare un riferimento per un bacino di utenti e di realtà sempre più ampio". Lo ha affermato, l’ 8 aprile, l´assessore regionale al Lavoro e Università, Alessia Rosolen, intervenuta al Consorzio per lo sviluppo del Polo universitario Goriziano alla presentazione di "Relia" (Rete di laboratori per l´ingegneria anti-sismica). Per l´esponente regionale si tratta di un progetto che otterrà una sua prospettiva nel tempo "se saprà assumere una sua specificità all´interno del sistema universitario regionale e se allo stesso tempo saprà garantire quell´ attrattività che dovrà derivare dalla capacità di saper dare autonomia e qualificazione alla propria offerta formativa e alla ricerca; se sarà in grado, infine, di trasformare i risultati delle sue ricerche in risposte per il territorio". "Relia" è un progetto che si affianca a quello già in atto tra le Università di Trieste e Udine sui rischi idrogeologici e che conferma l´attenzione e la capacità delle Università nella nostra regione di concentrare i loro sforzi in campi che mai come oggi appaiono decisivi per lo sviluppo e la difesa del territorio. "Di fronte alla tragedia che ha colpito l´Abruzzo, attorno all´unanime cordoglio per le vittime di questo terremoto, accanto alla solidarietà nazionale che abbraccia coloro che hanno perso con gli affetti anche le certezze materiali - ultima in ordine di tempo proprio la lodevole iniziativa dell´Ateneo giuliano di non far pagare le tasse agli studenti residenti in Abruzzo che studiano a Trieste -, si sono levate le voci che oggi alimentano un dibattito, che in questo luogo credo abbia trovato una sede più che titolata e autorevole per potersi sviluppare", ha sostenuto Rosolen. L´assessore non ha voluto entrare nelle polemiche in atto sulla prevedibilità o meno dei terremoti, ma ha ribadito "il principio che anche in questo settore è fondamentale sostenere la ricerca. I fatti di questi giorni hanno dimostrato che di fronte alla natura si può fare molto in termini di prevenzione - soprattutto per ciò che riguarda il monitoraggio sulla tenuta e sulla stabilità delle infrastrutture - e che la portata di un evento come questo dipende molto da come un territorio è ´preparato´ ad affrontarne le conseguenze". La scienza anti-sismica ha fatto notevoli passi in avanti, ma spesso, anche negli ultimi anni, si è scontrata con cocenti delusioni che hanno dimostrato come molto si debba fare nel campo della prevenzione più che della "predizione". In questo senso nazioni con terremoti molto più frequenti e devastanti di quelli che colpiscono le nostre aree, come il Giappone, dimostrano che non conta tanto la capacità di prevedere quando accadrà, ma di essere pronti a sostenerne i costi e le conseguenze. L´idea di creare una Rete di Laboratori per l´Ingegneria Antisismica (Relia), quindi, è per l´assessore uno strumento che va nella direzione tracciata. La possibilità di disporre di una rete in grado di monitorare, di controllare un territorio, di analizzare in anticipo le conseguenze di un evento sismico è ciò che in questi giorni emerge come unico elemento utile e imprescindibile per affrontare la gravità di questo evento naturale". Proprio nell´ambito della prevenzione antisismica, infatti, anche per la collaborazione che coinvolge il Dipartimento di Scienze della Terra dell´Università di Trieste, già da alcuni anni opera a livello regionale un´unica centrale anti-sismica della Protezione Civile, riferimento per l´area tra Slovenia, Austria e Italia Nord-orientale, che ha subito numerosi terremoti distruttivi durante la sua storia. Una collaborazione che consente di avere un servizio di monitoraggio sismico affidato a diverse reti sismologiche, che garantiscono sistemi di allerta e allo stesso tempo supportano programmi di ricerca fornendo loro i dati. Il recente esempio di forti terremoti accaduti nella fascia confinaria ha dimostrato come l´integrazione dei servizi forniti dalle reti confinanti sia essenziale per un intervento rapido ed efficace. "Per questa ragione - ha concluso Rosolen - progetti, come quello del ´Relia´, possono costituire un ulteriore e qualificato passo in avanti sulla strada della prevenzione e sul controllo delle attività sismiche, che non può però mai dimenticare di inserirsi nell´ambito di una prospettiva d´insieme del sistema universitario regionale, dove tutte le strutture devono integrarsi in una dimensione volta a impedire la creazione di inutili doppioni, o di contenitori che non sappiano sfruttare in un´ottica razionale le risorse a cui un territorio è in grado di ricorrere. Occorre cioè mantenere come obiettivo principale quello di creare una struttura che sappia ritagliarsi un ruolo di specificità nell´ambito di un territorio e che sappia rendere la propria ricerca capace di assumere una sua rilevanza strategica e una prospettive temporale nel lungo periodo che siano in grado di conferirgli centralità e autonomia finanziaria e progettuale". . |
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