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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Aprile 2009
 
   
  FABBRICHE DI VALLICO, INAUGURATA LA NUOVA SCUOLA PER PICCOLE REALTÀ FONDI IN AUMENTO: 9 MILIONI NEI PROSSIMI 3 ANNI

 
   
  Firenze, 16 aprile 2009 - La scuola primaria e dell´infanzia di Fabbriche di Vallico, in Garfagnana, riapre oggi le porte ai suoi alunni dopo essere stata completamente ristrutturata e messa in sicurezza, anche in base alle norme antisismiche. A inaugurarla, insieme alle autorità locali, è stato l´assessore regionale all´istruzione, formazione e lavoro che ha ricordato come quella di Fabbriche di Vallico sia una delle 46 scuole completate grazie ai contributi che la Regione ha messo a disposizione dei piccoli Comuni con la legge 70. Una legge, ha detto ancora l´assessore, che ha consentito di intervenire in molte situazioni di emergenza, scongiurando la chiusura di decine di scuole in comuni montani o in zone rurali e disagiate. Per la scuola di Fabbriche il contributo regionale è stato di 200 mila euro, cui si sono sommati i fondi reperiti dal Comune sulla legge 23, quella per l´edilizia scolastica. Con questo intervento la Regione ha deciso di dimostrare concretamente di essere a fianco dei Comuni, in controtendenza con quanto avviene a livello nazionale: le piccole scuole sono un presidio sociale importante, che si punta a difendere e a valorizzare, per dare a tutti gli alunni toscani pari opportunità nello studio. E´ in questa logica che per scuole come quella di Fabbriche di Vallico, la Regione punta anche sulla qualità. La nuova scuola fa infatti parte del progetto “senza zaino”, una sperimentazione cui collaborano anche Uncem e Regione, realizzata da Provincia di Lucca più alcuni Comuni e comunità montane, con un’attenzione particolare alla progettazione degli edifici scolastici, concepiti a misura di bambino e ispirati ai maestri della pedagogia moderna, da Dewey alla Montessori. Perché senza zaino? Perché in queste scuole funzionali ed accoglienti gli alunni trovano già tutto quello che loro serve per apprendere senza fatica. Non solo, la piccola scuola fa parte anche del progetto Errequ@dro, che con il contributo dell´assessorato all´istruzione mette in rete fra loro scuole grandi e piccole, realizzando integrazioni interattive delle funzioni, anche didattiche, in modo da sopperire, con collegamenti on line, ai problemi di natura geografica e alle grandi distanze. Proprio per preservare l’identità di tanti piccoli comuni la Regione sostiene esperienze innovative, di qualificazione della didattica. Fare scuola a un piccolo numero di alunni non deve infatti portare ad abbassare la qualità né diminuire le opportunità di apprendimento per chi vive in zone disagiate. Per questo le risorse destinate alle scuole nei piccoli Comuni sono progressivamente aumentate. Dai 2 milioni l´anno stanziati per il periodo 2006-2008, si passa ai 3 milioni stanziati per il periodo 2009-2011, in tutto un investimento di 9 milioni di euro. .  
   
 

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