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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Aprile 2009 |
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IL RESTAURO DELLE STATUE PARLANTI DEL CENTRO STORICO DI ROMA
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Roma, 21 aprile 2009 - Con l’intervento di restauro della Statua dell’Abate Luigi in piazza Vidoni, ha preso il via il 16 aprile, il ciclo di manutenzioni di quattro Statue Parlanti: Pasquino, Madama Lucrezia, Abate Luigi e Facchino, promosse dall’Associazione Abitanti del Centro Storico d’intesa con l’Assessorato alle Politiche Culturali e la Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma. L’associazione, che sosterrà la spesa complessiva di circa € 70. 000 tramite finanziamenti pubblici (Regione Lazio e Provincia di Roma) e privati, ha affidato i lavori ad una Ditta specializzata nel restauro di opere monumentali, che opererà sotto la Direzione Tecnico-scientifica della Sovraintendenza Comunale. Gli interventi, della durata di circa 60 giorni lavorativi ciascuno, si concluderanno entro l’autunno del 2010. L’associazione Abitanti del Centro Storico, con l’intento di stimolare nei cittadini il rispetto per l’immenso patrimonio culturale della città, promuoverà una serie di iniziative a tutto campo, anche on-line. Le cosiddette “statue parlanti” sono sculture, per lo più di epoca romana, che fin dagli inizi del Xvi secolo diventano note a Roma quali portavoce delle denunce anonime contro l’arroganza e la corruzione delle classi dominanti: su di esse, infatti, venivano apposti cartelli satirici che potevano esser letti dai passanti. La più nota fra queste è certamente quella del Pasquino, collocata nel 1501 nella piazza omonima dal Cardinale Oliviero Carafa a ridosso del proprio palazzo. Il torso mutilo di figura maschile è probabilmente appartenente al gruppo marmoreo Menelao col corpo di Patroclo della prima età ellenistica (Iii secolo a. C. ). La notorietà delle satire a lui attribuite è tale che da allora viene definita “pasquinata” ogni presa in giro del potere costituito. La Madama Lucrezia, in piazza San Marco è un colossale busto marmoreo muliebre, forse di Faustina, proveniente dal Tempio di Iside. Il soprannome le deriva da una nobile dama piuttosto conosciuta che visse nei pressi della piazza nel Xv secolo. L’abate Luigi, in piazza Vidoni, è addossato al muro della chiesa di S. Andrea della Valle. La statua rappresenta una figura maschile togata ed è di epoca tardo-romana. Il suo nome si ispira probabilmente al sacrestano della vicina chiesa del Sudario che, secondo la tradizione popolare, assomigliava al personaggio scolpito. Il Facchino in via Lata è una fontanella raffigurante un facchino nel costume cinquecentesco dell’Università degli Acquaioli. Scolpita intorno al 1590, probabilmente su disegno di Jacopino del Conte, fu originariamente collocata sulla facciata principale di palazzo De Carolis, in via del Corso e spostata nella collocazione attuale nel 1874. . |
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