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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Aprile 2009
 
   
  BOLZANO: DIVIETO PER MAIS GENETICAMENTE MODIFICATO: SODDISFAZIONE DI BERGER

 
   
  Tra gli scettici verso gli organismi geneticamente modificati (ogm) l´Alto Adige trova nuovi aderenti. "La novità importante è che ora non sono solo organizzazioni o realtà regionali, ma anche Governi nazionali a sposare questa linea di cautela", sottolinea l´assessore provinciale all´Agricoltura Hans Berger salutando con soddisfazione la decisione del governo della Germania di vietare il mais geneticamente modificato. Da anni la Provincia di Bolzano si batte con altre Regioni a favore del divieto di coltivazione di ogm in agricoltura. "Oggi ci sono ancora troppe questioni non chiare per poter approvare un´apertura verso gli ogm, con il rischio di contaminare i nostri prodotti tradizionali e di alta qualità", ribadisce l´assessore Berger. Ora anche alcuni grandi Stati hanno sposato questa linea: "La Germania è arrivata alla conclusione che ci sono ragionevoli motivi per ritenere che il mais modifcato Mon810 rappresenti un pericolo per l´ambiente e pertanto lo ha vietato. È un segnale importante che anche l´Ue non può trascurare", sottolinea Berger. A Bruxelles vanno presentate le direttive di coesistenza tra le due coltivazioni (tradizionale e ogm) che le Regioni italiane hanno elaborato sotto la guida della Provincia di Bolzano. Prevedono grossi ostacoli alla coltivazione con ogm, soprattutto in un sistema agricolo strutturalmente piccolo. "Se l´Ue raccoglierà i segnali che arrivano da un numero sempre maggiore di Regioni e di Governi nazionali, per l´Alto Adige prende corpo la prospettiva di mantenere l´agricoltura libera da organismo geneticamente modificati", conclude Berger. .  
   
 

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