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Notiziario Marketpress di
Giovedì 23 Aprile 2009 |
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BASILICATA, DISTRETTO IRRIGUO: ACCELERARE ITER PROGETTUALE
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“L’incontro promosso dall’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti, con i presidenti dei Consorzi di Bonifica di Bradano e Metaponto e del Vulture, dovrebbe segnare un’accelerazione delle procedure progettuali, per quanto di competenza regionale, sullo stato di attuazione del Distretto irriguo G e al tempo stesso produrre una più efficace sinergia tra i vari enti che si occupano di irrigazione, mettendo ordine nel comparto della bonifica in agricoltura”. A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio regionale, Franco Mattia (Fi-pdl), sottolineando che “a distanza di mesi dal finanziamento approvato dal Cipe del progetto definitivo dello schema idrico ´Basento Bradano-acerenza´, terzo lotto, inserito nella Legge Obiettivo del precedente governo Berlusconi, è necessario dare risposte agli agricoltori del Vulture - Alto Bradano per migliorare i servizi irrigui nei propri territori adeguati ai programmi di sviluppo, condizione prioritaria per accrescere la competitività delle produzioni agricole di qualità presenti nello stesso comprensorio”. “Il progetto più complessivo, noto come ‘Genzano-marascione’, portato avanti in primo luogo dal precedente sottosegretario alle Infrastrutture, sen. Guido Viceconte – ha sottolineato Mattia – prevede la costruzione di un adduttore e di una grande vasca finalizzati a creare le condizioni indispensabili per la irrigazione di territori nei Comuni di Banzi, Palazzo San Gervasio, Genzano, Tolve, San Chirico Nuovo, Irsina, Maschito, Montemilone, Lavello, Venosa, Rapolla e Melfi, favorendo lo sviluppo agricolo e produttivo di quelle aree. Per completare la rete irrigua, inoltre, è sempre più urgente la necessità di mettere a regime produttivo la diga di Acerenza, per la quale urge l’attivazione sia dello schema Bradano-basento che dell’ultimo sistema finanziato del Marascione”. “E’ anche questa l’occasione – continua Mattia – per riproporre il tema di una bonifica moderna, dedicata, in grado di riposizionarsi, di andare oltre il ruolo e le funzioni storiche, proiettata nei nuovi scenari e verso nuove sfide e nuovi compiti cui chiamare i Consorzi di Bonifica, approvando una nuova normativa regionale di profonda riforma, altrimenti rischieremmo di realizzare infrastrutture idriche nuove da far gestire ad Enti consortili vecchi”. . |
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