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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Aprile 2009
 
   
  “REDESIGN THE WORLD BY CORNELIA BAMERT” NO SEASON COLLECTION 2009/10: “WAITING FOR SPRING”

 
   
  “Vestire socialmente consapevole” è la reazione contro un consumismo sempre più veloce e permette alla moda di diventare meno stagionale. Consumatori sofisticati si spostano dagli supervalutati marchi alla ricerca di una esperienza autentica. Codici da interpretare a base della propria personalità e scelta “Esteticha”. La Design rivoluzione è cominciata! Dettagli di design si coniugano ai valori tradizionali dell’arte e dell’artigianato. La moda ritorna alla semplicità basica, commerciale, senza essere banale e ritrova il piacere divertendosi. Un intreccio di culture, nature inesplorate, eco-sensibilità. Un global patchwork di antico e moderno. Folk, vintage, fibre naturali, capi fatti a mano. Inside è il primo tema della collezione Redesign the world no-season collection 2009-10. L’idea è quella di giocare con la sensazione di prolungare i ricordi di un’estate felice. Colori tenui e silhouette semplici sono abbinate ad elementi di sorpresa. Mood solido e concreto vede protagonisti i grigi e le loro declinazioni: dall’antracite al nebbia accostati da colori pastello. Cromie basiche tiepide si uniscono a tinte delicate che scaldano l’atmosfera: perla, glacé, giallo pallido, rosa, azzurri, dall’animo glamour e rétro. Materiali e tessuti fluidi, naturali come l’alpaca per soffici maxi cardigan realizzati a mano che sostengono piccoli produttori nel cuore delle Ande; abiti e maglie della trama grossa dip-dayed sono i pezzi chiave in un tempo dove la vita è condotta nei limiti. Così gli elementi eco-sostenibili assumono un significato revival. Volumi non-convenzionali, silhouette morbide, forme cocoonging sono combinati con fit stretti, puliti e semplici. Il re-check mixa quadri classici su popeline organico dell’isola Maurizius di cotone fair-trade, con disegni organici per abiti e camicie dal gusto giocoso e sofisticato al tempo stesso. Un tocco glamour è dato dai ricami di pietre e brodi di uncinetto, realizzati dalle donne nelle favelas di Rio de Janeiro. Abitini e t-shirt in jersey organico leggerissimo da abbinare sotto cardigan in filato mix alpaca-cotone e rame effetto “Antistress”. Cardigan, abiti e poncho fatti a mano interpretano pizzi floreali e antichi motivi del Perù in tinte pastello. Ancora, gilet in chuncky cotton e rifiniture a uncinetto abbinati a jeans dal fit super skinny super long, in nuovi lavaggi ecologici. Borse anni ‘60 dalle righe multicolor opera delle abili mani che tessano sui telai del Perù; rifiniture in pelle di pesce e eco-pelle, chiusure preziose. Il secondo tema è imprevedibile: niente è quello che sembra. Misticismo e magia da Perù e Brasile. Antichi simboli rivivono senza preconcetti culturali, impreziositi da dettagli folk ma in chiave moderan. Concetti naturali e urbani, si mescolano e si confondano in nuove elaborazioni espressive, dando vita a nuovi elementi contemporanei. Giochi di beige, grigi caldi, tinte neutrale come la polvere e ombre fredde del mare. Nero inchiostro per i jeans. Schemi tradizionali, maglie in jacquard decorate, tessuti per una eleganza informale, ma dal tocco metropolitano. Punti tessuto e tridimensionali per capotti della linea importante articolano e arricchiscano questo stile dal sapore eco-couture. Arricciature e movimenti sono dati da onde fluenti per abiti in jersey con rouche di croche, realizzati dagli artigiani delle favelas. Linee essenziali, tipiche dell’Oriente degli anni ‘20 si abbinano a materiali come la maglieria organica, in abiti, cardigan e coprispalle. Capi in forma kimono con stampe floreali, reinterpretati in chiave attuale. Uno sguardo al passato, ma una spinta decisiva verso forme nuove e grandi occasioni. Romantico e senza tempo: pizzi in croche realizzati dalle donne delle favelas di Rio de Janeiro sono applicati su maxi tuniche in mircro fleece eco-Pet, ricami in lana su capotti dei tessuti rigorosamente riciclati, nascondono starti più leggeri e soffici in tessuto di cotone organico certificato fairtrade delle Maurizius, da decorazioni delicate. Pieghe e imbottiture insolite. Piumini in maglieria. Un mix tra natura selvaggia e street. Denim scuro e metalli s’incontrano e si fondono. Nuove forme come il horse shoe boot cut, abiti-tuta in microfleece, piumini in maglia, abiti-kimono con pizzo in uncinetto, borse di pesce di pelle, ponchi in 100% baby alpaca, guanti-coprispalla in lana bio, giacche e soprabiti in latex naturale dell’Amazzonia completano il look della donna Redesign the Word. Una collezione figlia del desiderio etico di dare forma a una moda che tende a coniugare le esigenze dell’animo con quelle della vanità femminile, pensando a una donna contemporanea e concreta, determinata a essere seducente e femminile, ma consapevole del proprio ruolo in questa epoca. Website: www. Redesigntheworld. Eu .  
   
 

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