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Notiziario Marketpress di
Giovedì 23 Aprile 2009 |
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DISTRETTI PRODUTTIVI: ALTRI DUE IN PUGLIA PER MECCANICA E INFORMATICA
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Bari, 23 aprile 2009 - Il panorama economico pugliese si arricchisce di due nuovi distretti produttivi, uno dedicato alla meccanica, l’altro all’informatica. Un settore di lunga tradizione il primo, più recente il secondo, ma entrambi accomunati dalla necessità forte di innovare per diventare più competitivi e di puntare sull’internazionalizzazione per uscire dalla crisi. Si chiamano per intero “Distretto Produttivo della Meccanica Pugliese” e “Distretto produttivo dell’Informatica” e sono stati riconosciuti dalla Giunta regionale durante l’ultima seduta. Si tratta delle due proposte di distretto arrivate nel 2009, entrambe già approvate perché considerate in linea con la legge. Coinvolgono complessivamente 167 imprese e 25 tra enti, centri di ricerca, università, organizzazioni e associazioni. Così salgono ad 11 i distretti produttivi della Puglia e riguardano i settori più strategici della nostra economia: dall’aerospazio all’arredo, dalla moda all’edilizia sostenibile, dal lapideo alle energie rinnovabili. “Con la meccanica e l’informatica la Puglia dei distretti va completandosi con due pezzi fondamentali della nostra economia” ha commentato il Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo. “L’approvazione di queste due proposte porta il totale delle imprese coinvolte nei distretti pugliesi al ragguardevole numero di 1434. Si tratta ora di concentrarsi sui programmi di sviluppo che al di là delle procedure di riconoscimento, costituiscono l’autentica missione di queste aggregazioni”. La Regione - continua il Vice Presidente della Puglia - attende di ricevere i primi programmi di sviluppo che dovranno contenere le proposte del sistema di imprese per l’accompagnamento e il rilancio dei settori produttivi più importanti della Puglia. Siamo sicuri che i distretti riconosciuti stanno operando in questo senso e che porteranno a termine il loro lavoro nel più breve tempo possibile. Siamo certi che sapranno cogliere la sfida di essere protagonisti del loro stesso destino senza perdere tempo prezioso”. Il distretto produttivo è una rete di imprese legate tra loro per comparti produttivi o per filiere. Queste aziende svolgono, con il coinvolgimento delle istituzioni, attività collegate, anche se in territori non confinanti tra loro. Tra le istituzioni spiccano soprattutto le università, i politecnici e i centri di ricerca (oltre ad associazioni, enti e sindacati) che collaborando con le imprese possono produrre innovazione rilanciando sui mercati la competitività del tessuto produttivo pugliese. Ecco in dettaglio i due distretti appena riconosciuti. Il Distretto Produttivo della Meccanica Pugliese raggruppa 95 imprese e 14 tra enti, centri di ricerca, università, organizzazioni e associazioni. Ha diffusione regionale e si pone l’obiettivo di diffondere la cultura meccanica trasmettendo antichi valori e nuove idee, di promuovere alleanze tra le imprese per lo sviluppo di progetti comuni che favoriscano le strategie di penetrazione in nuovi mercati, di sviluppare percorsi comuni di internazionalizzazione. Il settore della meccanica ha una lunga tradizione in Puglia. Nonostante il crollo dell’automotive e a fronte della crisi mondiale dell’economia, la meccanica continua a sostenere di fatto l’export pugliese e rappresenta un asset fondamentale del territorio. Oggi si contano più di 10mila imprese del settore, in crescita del 5% rispetto al 2000. Inoltre la meccanica con i suoi 67. 100 addetti rappresenta il principale settore industriale della Regione. Il fatturato (superiore nel 2007 a 4 miliardi di euro) contribuisce per il 40% circa alla composizione del valore aggiunto dell’industria. Risultati altrettanto brillanti nell’export: con oltre 2. 667 milioni di euro nel 2008, il settore meccanico rappresenta più del 40% del valore totale delle esportazioni. Proprio la meccanica potrebbe consentire all’economia regionale di resistere alla crisi produttiva mondiale, se punta sul valore aggiunto che deriva dalla qualità dei prodotti e dal loro contenuto innovativo. La costituzione del Distretto produttivo in questo senso è un punto di riferimento e lo strumento in grado di attivare gli indispensabili processi di crescita. Il Distretto produttivo dell’Informatica ha un ambito territoriale regionale e comprende 72 imprese oltre ad 11 tra centri di ricerca, università, associazioni e sindacati. Obiettivo principale del distretto è contribuire alla competitività del Sistema Puglia grazie ad innovazione, capacità ed opportunità imprenditoriali ed elevata formazione. “Con l’aggregazione nella forma di Distretto – si legge sulla proposta di costituzione – il settore coglierà meglio l’opportunità di estendersi, grazie alla propria vocazione al networking”. Il settore dei Servizi innovativi e tecnologici in Italia è costituito da oltre 700mila imprese con un’occupazione complessiva di più di 2,2 milioni di unità, generando un fatturato di circa 230 miliardi di euro, che incidono sul Pil nazionale per il 18%. La Puglia è perfettamente in linea con il quadro nazionale, registrando 16,3 miliardi di fatturato con una incidenza sul Pil regionale pari al 19%. Le imprese che fanno parte del neo-costituito Distretto pugliese rappresentano la componente a maggior connotazione industriale, cioè le imprese produttrici di prodotti, soluzioni e servizi basati sul software. Il fatturato complessivo di queste società registra poco meno di 200 milioni di euro, mentre il numero dei dipendenti si aggira intorno alle 2. 300 unità che diventano circa 3000 se si considerano i collaboratori a progetto e i free lance titolari di partita Iva. Gli altri distretti produttivi della Puglia I primi due distretti produttivi pugliesi sono stati riconosciuti a luglio 2008: il Distretto Produttivo Aerospaziale Pugliese (che riunisce 37 imprese) e il Distretto Produttivo del Legno e Arredo (84 imprese in tutto). Il 10 dicembre 2008 è stata la volta di sette nuovi distretti: il “Distretto Produttivo dell’Edilizia Sostenibile Pugliese (che conta 133 imprese), il “Distretto Produttivo della Nautica da Diporto in Puglia” (70 imprese), il “Distretto Produttivo della Filiera Moda Puglia” (230 imprese), il “Distretto Logistico Pugliese” (111 imprese), il “Distretto Produttivo Lapideo Pugliese” (201 imprese), il “Distretto Produttivo Pugliese delle Energie Rinnovabili e dell’Efficienza energetica ‘La Nuova Energia’” (263 imprese), il “Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo” (138 imprese). Le proposte presentate entro febbraio 2008 all’Assessorato allo Sviluppo economico erano in tutto 59. Si prevede che il numero totale dei Distretti in Puglia debba aggirarsi intorno alla quindicina. . |
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